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Prendere o lasciare, Papi torna al quiz dopo Sarabanda

Questo post è relativo alla prima messa in onda di Prendere o lasciare nel 2007. Il game show è riproposto in replica nel 2009 (qui dettagli) con i siparietti inediti, aggiunti in fase di montaggio, di Raffaella Fico. Qui la recensione del prodotto.Raffaella Fico sexy su Italia1 Dopo tanta curiosità destata dalle anticipazioni di Luca

10 Settembre 2007 22:17

enrico papi

Questo post è relativo alla prima messa in onda di Prendere o lasciare nel 2007. Il game show è riproposto in replica nel 2009 (qui dettagli) con i siparietti inediti, aggiunti in fase di montaggio, di Raffaella Fico. Qui la recensione del prodotto.

Raffaella Fico sexy su Italia1
Raffaella Fico sexy al Colore dei Soldi di Italia1
Raffaella Fico sexy al Colore dei Soldi di Italia1
Raffaella Fico sexy al Colore dei Soldi di Italia1

Dopo tanta curiosità destata dalle anticipazioni di Luca Tiraboschi, si apre il sipario sul nuovo quiz show di Enrico Papi. Il mitico mattatore di Sarabanda torna all’access prime di Italia1 con Prendere o lasciare, un nuovo gioco a premi in cui non conta una particolare preparazione culturale ma servono intuito e tanta fortuna.

Sull’ultimo numero di Sorrisi e Canzoni Tv viene annunciato come una sorta di Ok! Il prezzo è giusto di nuova generazione. Il conduttore proporrà di volta in volta al concorrente due oggetti alternativi, per un totale di dodici, di cui si ignora il valore reale.

Solo alla fine saprà l’ammontare economico dei sei che ha messo nel suo carrello o gettato nel cestino. Una sorta di asta un po’ retrò andrà in scena ogni sera dalle 20.45 su Italia1, inspiegabilmente a partire da giovedì 20 settembre, data a metà settimana un po’ sui generis per il debutto di uno show (nella stessa serata esordisce nell’access di Raidue, a partire dalle 19.50, la sitcom 7vite).

Insomma, il buon(tempone) Papi si riappropria di una fascia di rete che ormai gli spetta per anzianità di servizio, visto che oltre il noto quiz musicale vi ha presentato anche Baila, Il gioco dei 9 e L’anello debole, esperimenti non troppo riusciti. Dopo la conduzione di successo de La Pupa e il Secchione e un’esperienza da dimenticare come Distraction, Papi potrebbe ritrovare la consacrazione in questo nuovo programma, che dimostra la costante volontà della rete di investire sul suo talento.

Se Gerry Scotti è l’erede di Mike Bongiorno alla guida dei quiz su Canale5, non si può negare che Enrico Papi e la sua aria da eterno Peter Pan siano perfetti per la proposizione di giochi brillanti su Italia1.

Peccato che il rischio, di questi tempi corso anche da Tempesta D’Amore di Rete4, sia quello di andare troppo bene dando filo da torcere al noto tg satirico dell’ammiraglia.

Chi non ricorda il boom di Sarabanda, entrato nella storia della televisione italiana come show acchiappascolti che disturbava persino il telegiornale? Le curve auditel parlavano chiaro, facendolo svettare spesso e volentieri tra i programmi più visti della serata, e allora Papi azzardava anche l’eventualità di un trasloco nel preserale di Canale 5 al posto della zoppicante Passaparola:

“Non lascerei mai Italia 1 ma certo Sarabanda lì ci starebbe benissimo”.

Come si può evincere dall’illuminante archivio di Repubblica:

Sarabanda, in onda su Italia 1 dalle 20.58 alle 21, “sposta” il pubblico della tv dal Tg2, dal Tg5 (resiste il Tg1). Soprattutto dal Tg di Antonio Ricci che, l’anno scorso aveva ottenuto di far accorciare il gioco condotto da Enrico Papi. Causando le dimissioni dell’allora direttore di rete Stefano Magnaghi. Adesso, in coda al programma (20.51-20.55) ci sono due pubblicità ma lo share vola: la media è tra il 14 e il 16 per cento, il picco arriva al 19 per cento, oltre 4 milioni di spettatori. E dire che l’obiettivo di Italia 1 per quella fascia è tra il 10 e l’11 per cento.

Motivo di tanto successo (quando Sarabanda è iniziata faceva il 3 per cento ed era a rischio chiusura), erano i personaggi che popolavano lo studio, da Valentina Locchi, la campionessa non vedente, passando per L’Uomo Gatto. Così commentava l’instancabile padrone di casa le ragioni del successo:

“La formula vincente è quella di fare della televisione un luogo di riscatto. L’Uomo Gatto è l’anti-Fiorello. È un animatore così e così, canta malino, recita peggio. È riuscito ad avere successo. Valentina quando è venuta qui con la madre, quasi non parlava, poi si è trasformata in un personaggio. Gabriele-Gatto era uno che veniva preso in giro, Valentina viveva con cupezza il suo problema, il quiz musicale gli ha dato quella sicurezza che fuori non trovavano.Ironizziamo sulla tv come mezzo di fama veloce: da noi vince l’Anti, è una specie di satira sui programmi che promettono la gloria”.

Il format a cui si ispirava Sarabanda era l’americano Name that tune datato anni ’50, lo stesso da cui prese vita Il Musichiere. Tre gli autori (Pietro Gorini, Nicola De Feo, Alfredo Morabito), incondizionata l’approvazione di Pier Silvio Berlusconi e un dilemma destinato a restare irrisolto: vista l’aria di vintage imperante negli schermi televisivi, perché non ripensare a un ritorno di Sarabanda in grande spolvero, magari proprio su Canale5 come strenna natalizia?

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