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Codice Rosso – Lo stato del calcio, su Sky Sport un’inchiesta sul crollo del football italiano

Una docu-inchiesta per analizzare il declino del calcio italiano e per cercare delle ricette per la ripresa: questo il succo della produzione Sky.

pubblicato 30 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:11

Parte oggi il Campionato di Serie A 2014/15 e debutta su Sky Sport 1 HD un doc in quattro parti dedicato alla difficile situazione del calcio italiano, passato dall’essere tra i più desiderati del mondo ai meno appetibili della scena internazionale. Nasce cosi Codice Rosso – Lo stato del calcio, l’inchiesta realizzata da Sky Sport per ripercorrere la storia recente del football italiano, dai fasti di inizio millennio al declino di queste ultime stagioni, tra scandali e crisi economica, strategie sbagliate e squadre sempre meno competitive.

A guidare il pubblico e gli addetti ai lavori in questa ‘discesa agli inferi’ c’è Gianluca Vialli, ormai volto Sky e anche tra i primi allenatori italiani a imporsi sulla scena internazionale. L’obiettivo dell’inchiesta, però, non è tanto quello di mostrare il declino del calcio italiano, ma soprattutto quello di arrivare a qualche proposta innovativa, qualche soluzione applicabile, qualche consiglio utile per recuperare credibilità e competitività.

 

il racconto di Codice Rosso – Lo stato del calcio procede attraverso la composizione di materiale d’archivio e le testimonianze dei maggiori esponenti della scena calcistica italiana e internazionale: tra questi Gigi Buffon, Francesco Totti, Marco Verratti, Thiago Silva, Ciro Immobile, Kevin Prince Boateng, Michel Platini, Fabio Capello, Massimiliano Allegri, Roberto Donadoni, Giovanni Trapattoni, Francesco Guidolin, Arrigo Sacchi, Alessandro Del Piero, Demetrio Albertini, Johan Crujff, Roberto Mancini, Paolo Rossi, Gianluca Pessotto, ma anche il magistrato Raffaele Cantone. La missione è quella di cercare una ‘soluzione’, senza polemiche e senza cercare un colpevole: impresa ardua in Italia. Il nuovo allenatore della Juventus, ad esempio, Massimiliano Allegri è tornato sull’annosa questione dei vivai e della fiducia nei giovani (“La serie A è il campionato più vecchio d’Europa, da noi c’è poco coraggio a far giocare i giovani. I ragazzi sono come le montagne russe, bisogna saperli aspettare e aiutare perché non è da loro che dipende la vittoria o la sconfitta in una partita”) mentre Boateng punta i riflettori sulla cultura del tifo (“Ripenso spesso all’episodio di Busto Arsizio: possibile che abbiamo ancora di questi problemi in un mondo multiculturale?”).

Questioni annose, dunque, oggetto di talk e approfondimenti che Sky però vuole ‘convertire’ in spunti concreti per un miglioramento: obiettivo ambizioso, tanto più che sceglie per il debutto la prima giornata di Campionato, quando cioè si torna all’azione dopo mesi di chiacchiere. L’inchiesta proseguirà sempre in seconda serata sabato 13, 20 e 27 settembre. Per chi vuole (e può) l’appuntamento è il sabato sera alle 23.30 su Sky Sport 1 HD.