Home Serie Tv True Blood, il finale non si dimentica del messaggio centrale dello show (spoiler)

True Blood, il finale non si dimentica del messaggio centrale dello show (spoiler)

Il finale di True Blood può aver deluso qualche fan, che si aspettava più colpi di scena, mentre si è soffermato su Sookie e Bill, preferendo il lato romantico all’azione

pubblicato 25 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:20

-Attenzione: il seguente post contiene spoiler sull’ultima puntata di True Blood-

Il finale di True Blood è stato ben diverso da come la serie tv della Hbo era iniziata: se qualcuno si aspettava azione, colpi di scena e nuove scene splatter, sarà rimasto ampiamente deluso. Il finale dello show che ha riportato i vampiri in tv si è concesso poca azione, molti momenti romantici e, come unico colpo di scena, la decisione di Sookie (Anna Paquin) di aiutare Bill (Stephen Moyer) ad uccidersi, senza però privarsi dei propri poteri, come inizialmente pensava di fare.

Il resto, è una carrellata di sentimenti che portano ad un finale in cui il pubblico conosce le sorti di Eric (Alexander Skarsgård) e Pam (Kristin Bauer van Straten), diventati proprietari del New Blood -la loro assenza per gran parte dell’episodio è, forse, la vera sorpresa-, e quelle di Sookie che, come le aveva detto Bill, si costruisce una vita con un altro uomo (sempre di spalle: è uno degli stuntmen dello show) e con tanto di pancione. Se di Jason (Ryan Kwanten) scopriamo che ha messo su famiglia con Brigette (Ashley Hinshaw) e di Jessica (Deborah Ann Woll) che continua a vivere serenamente la sua storia con Hoyt (Jim Parrack), poco si vede degli altri personaggi: le loro storyline non rientrano nel finale che, evidentemente, è stato dedicato ai due personaggi principali.

Lo show, però, deve molto anche ai personaggi minori, e questo trattamento sbrigativo verso le loro vicende non sembra convincere. Il finale di True Blood, quindi, preferisce soffermarsi solo una parte dell’intera storia, quella tra Sookie e Bill, come spiega a TvLine lo showrunner Brian Buckner:

“Volevamo che Bill avesse ragione quando ha detto a Sookie che poteva avere una vita normale -il colpo di scena, certo, sta nel fatto che lei decide di conservare i suoi poteri. Ciò che volevamo sapere è che fosse felice e che vivesse la vita che voleva”.

Un finale, insomma, che non ha portato dietro lo stile con cui True Blood si è fatto conoscere anche nel corso della settima stagione: forse, gli autori, hanno preferito darsi alle scene più cruente nel corso degli scorsi episodi, lasciando tutta la parte meno violenta e più affettiva per l’ultima puntata. Così facendo, il finale della serie è sembrato ben diverso da come è sempre stata al serie stessa, fatta eccezione per uno dei temi principali dello show, ovvero l’uguaglianza tra le persone.

Attraverso il matrimonio di Jessica ed Hoyt, ed anche nella scena finale, con vampiri, umani e mutaforma tutti insieme, lo show ha di nuovo specificato il proprio messaggio di amore legato al contesto Lgbt: un matrimonio tra una vampira ed un umano non è legale a Bon Temps, ma i due si sposano ugualmente perchè, spiega Andy (Chris Bauer), per Dio l’amore è amore. Inoltre, quando Sookie rifiuta di uccidere Bill con la propria energia magica, rivendica il proprio essere diversa dagli altri, e rinuncia ad essere “normale” pur di continuare a mantenere parte della propria natura.

Questo messaggio arriva al pubblico della serie: non cambiare ciò che si è, anche quando gli altri ti faranno sentire diverso. Un messaggio che True Blood ha difeso sempre nel corso delle stagioni, e con cui sembra giusto chiudere la serie. Ma concentrarsi solo su questo, senza dare la possibilità alle altre storie di avere una degna conclusione, ha un po’ confuso quel pubblico abituato invece a scene più violente e dialoghi sboccati. True Blood non ha tradito sè stesso, ma ha preferito chiudere soffermandosi sul suo lato più tenero: un modo per ringraziare il pubblico e ricordargli che siamo tutti diversi ed uguali.