Home Notizie Rai3, Vianello: “In autunno nuovo format sulle famiglie italiane. Colò? Innovare comporta scelte inevitabili”

Rai3, Vianello: “In autunno nuovo format sulle famiglie italiane. Colò? Innovare comporta scelte inevitabili”

Le dichiarazioni di Vianello sul calo di ascolti della rete che dirige

pubblicato 6 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:47

Nell’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera per confermare e commentare l’ingaggio di Massimo Giannini per la conduzione di Ballarò – come anticipato da TvBlog nei giorni scorsi – Andrea Vianello ha annunciato anche una novità che riguarda la prossima stagione della rete che dirige. Su Rai3, infatti, arriverà in prima serata un nuovo format in partenza in autunno “che racconti la nuova realtà delle famiglie italiane”:

Alla famiglia tradizionale si sono ormai affiancate innumerevoli modalità di stare insieme, di costituire un nucleo affettivo, di crescere figli. Il nuovo format narrerà questa Italia. Non abbiamo ancora un titolo, sulla conduzione non posso anticipare nulla.

Il direttore della terza rete Rai è tornato anche sul tema dell’allontanamento di Licia Colò dalla conduzione di Alle falde del Kilimangiaro, replicando a quanto dichiarato dalla conduttrice alcuni giorni fa proprio al Corriere della Sera:

La ringrazio per i 16 anni di ottimo lavoro. Il programma aveva problematiche di ascolto. Abbiamo cercato quest’anno di innovarlo e lei stessa non si trovava su questa nuova linea. Ora il testimone passa a Camila Raznovich, che ci porterà nel mondo dei viaggiatori. Ci viene chiesta innovazione e l’innovazione comporta scelte inevitabili.

A proposito degli ascolti in calo, Vianello, dopo aver ricordato che Rai3 ha chiuso il 2013 come terza rete generalista, ha citato la solita “frammentazione di tutta la tv generalista per la crescita delle tv tematiche satellitari e dell’offerta sul digitale terrestre della Rai” precisando che esse “vanno a pescare in particolare un pubblico dal palato buono e intellettualmente curioso come quello di Rai3”. Quindi ha ammesso che “persino i nostri marchi storici, l’ossatura portante e vincente della Rete subiscono una piccola flessione”.