Home Notizie Sons of Anarchy, Kurt Sutter sul finale della serie tv: “Le idee cambiano”

Sons of Anarchy, Kurt Sutter sul finale della serie tv: “Le idee cambiano”

Al Television Critics Association press tour il creatore di Sons of Anarchy Kurt Sutter, Charlie Hunnam e Katey Sagal hanno parlato del finale di serie ed hanno anticipato qualcosa sulla settima stagione della serie tv

pubblicato 23 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:12

La settima ed ultima stagione di Sons of Anarchy, in onda su Fx a partire da settembre, promette ancora colpi di scena, ma soprattutto un Jax (Charlie Hunnam) sempre più arrabbiato, soprattutto dopo gli eventi del finale della sesta stagione. Al Television Critics Association press tour, il creatore della serie tv Kurt Sutter ed Hunnam hanno anticipato cosa succederà al protagonista ed a che punto sono col finale di serie.

-Attenzione: spoiler-
La settima stagione prenderà il via dieci giorni dopo il finale della sesta, in cui Tara (Maggie Siff) è stata uccisa da Gemma (Katey Sagal), madre di Jax. Il protagonista deve superare l’evento ma, ha spiegato Hunnam, non sarà facile:

“Jax è in uno stato schizofrenico. E’ ovviamente molto triste e vulnerabile con un grosso senso di vendetta e raggia nel suo cuore”.

Più assurdo è il fatto che non sappia che ad uccidere Tara è stata proprio Gemma. “La [loro] relazione è simile, se non migliore che mai”, ha detto l’attore, che ha aggiunto che Jax non si fiderà più di nessuno oltre le persone che conosce:

“Questo tradimento finale ha completamente demolito ogni potenziale di fiducia verso chiunque fuori dal suo giro. In tutte le scene, ho provato ad instillare un po’ questa sensazione che ‘se non sei mia mamma, uno dei miei figli o uno dei Sons of Anarchy, è meglio che stia attenti’ “.

Gemma, dal canto suo, agisce per il bene della famiglia, ha detto la Sagal:

“Ha un qualcosa di ipocrita. Non è neanche qualcosa. Ciò che le esce dalla bocca e ciò che ha in mente sono due cose diverse. Fa dei cambiamenti a seconda del suo istinto, che è sopravvivere e tenere unita la sua famiglia”.

La serie conterrà ancora scene violente, ma Sutter non crede di aver esagerato:

“Non credo che nulla di quello che abbiamo fatto sia stato poco adatto o credibile alle circostanze ed ai personaggi coinvolti. Il mio obiettivo non è inquietare la gente, ma voglio quella reazione quando personaggi apprezzato se ne vanno. Voglio che la gente sia arrabbiata. Quando Opie (Ryan Hurst) è stato ucciso, la gente mi odiava. Questo significa che sto scrivendo che personaggi che sono apprezzati. Il che significa, abbastanza francamente, che sto facendo il mio lavoro”.

Nella settima stagione continueranno ad arrivare personaggi interpretati da artisti noti in altre specialità, come Marilyn Manson e Courtney Love:

“Io e Manson siamo diventati amici tramite conoscenze musicali, ed è un grande fan dello show. Mi stava assillando, ed ho trovato un grande ruolo. Non conosco molto bene Courtney. L’ho incontrata un paio di volte -ero un fan dei Nirvana- e sapevo che aveva detto di voler lavorare nello show. Quindi avevamo questo ruolo di un’insegnante, ed ho pensato ‘Chi meglio di Courtney Love?’ “.

La serie promette ancora di stupire, nonostante non abbia ricevuto alcuna nomination agli Emmy Awards. Hunnam si dice poco deluso:

“Non importa. C’è questa percezione come se fossimo arrabbiati. Posso parlare solo per me stesso, non me ne frega un cxxxo. Faccio questo lavoro per la gente che guarda lo show… Se la gente non lo apprezza, non puoi vincere tutto”.

Infine, Sutter ha ammesso di non aver ancora in mente come sarà precisamente il series finale, sebbene un’idea ce l’abbia:

“Sono indietro una settimana e mezza sul settimo episodio. Avevo un’idea su come volevo che finisse lo stagione, che sarà il finale dello show, e stiamo andando in quella direzione. Ma le idee cambiano, stiamo andando sempre nella stessa direzione, ma ci sono dei cambiamenti continuamente”.

Sutter ha ancora tempo per scrivere il finale di serie, e per decidere se rispettare la sua idea iniziale o lavorare ad un altro colpo di scena.