Home Notizie IL “GOLA PROFONDA” MASSIMO DELLA PENA, UNA FICTION DE PAURA!

IL “GOLA PROFONDA” MASSIMO DELLA PENA, UNA FICTION DE PAURA!

Sono nella mensa di Saxa Rubra, fortino Rai sulla Flaminia. Al piede ho la borsa piena di carte, tra breve devo andare alla Mostra di Venezia e mi sto facendo la bocca con documenti e giornali.Non ho molta fame.Cerco visioni. Mi guardo intorno, volti e volti. Chi sarà Massimo Della Pena? Mi piacerebbe conoscerlo. Chi

25 Agosto 2007 13:38

rai flaminia saxa rubra Sono nella mensa di Saxa Rubra, fortino Rai sulla Flaminia. Al piede ho la borsa piena di carte, tra breve devo andare alla Mostra di Venezia e mi sto facendo la bocca con documenti e giornali.Non ho molta fame.Cerco visioni. Mi guardo intorno, volti e volti. Chi sarà Massimo Della Pena? Mi piacerebbe conoscerlo. Chi è? Lo chiamano “Il gola profonda”; ma con Linda Lovelace,papille gustative,preziose corde vocali,non ha nulla da spartire. Ma è di sesso maschile? Lo chiamano così perchè da tempo frequenta il forum di un quotidiano nazionale dove racconta le sue storie d’azienda sotto pseudonimo.
Vorrei conoscerlo, parlargli, perchè anch’io in passato ho scritto lettere dall’interno e le lo pubblicate in un libro intitolato “I massmediocri”; da Biagio Agnes a Fede e a Vespa ci sono proprio tutti. Massimo della Pena è un dipendente Rai. Manda al forum brevi messaggi e letterine per documentarne lo stato di pena. La pena che lui come tanti,come noi scontano a Saxa Rubra, villaggio di cemento e vetro costruito sul modello di un carcere venezuelano che non si è mai fatto. I vecchi dirigenti Rai una opportunità così non se la sono fatta scappare: hanno comprato il progetto e hanno costruito la struttura di pena e di Pena. Massimo è uno dei reclusi che riga dopo riga denuncia magagne e soprusi a spese di reclusi e di spettatori del servizio pubblico anch’essi schiavi del sistema carcerario.
Messaggi e letterine sono parsi a un noto soggettista, sceneggiatore,regista, professore universitario, enciclopedista, attore specialista in one man show tali da poter diventare il copione di una fiction estiva. La fiction che appunto si intitola “Il gola profonda”.
E’ un modello. Prende molto dallo stile delle fiction italiane d’oggi: incantesimo, orgoglio, contenutismo esasperato, indignazione, denuncia, capri e lacrime. Prende tanto dal reality: non solo per la struttura claustrofobica che racconta (Saxa Rubra) con un occhio al genere carcerario tipico del grande cinema (ricordate “Forza bruta”?) ma anche per la scelta di proporre il testo di MDP (ma ti pagano i diritti?) dentro una sorta di confessionale con trespolo, dove il soggettista-sceneggiatore-regista-eccetera è soprattutto il Guru, parola bassa e carismatica, mani espressive, sguardo diretto e luciferino. Prende infine dal telefilm americano di cui il Guru è un profondo conoscitore: velocità del racconto, spigliatezza, dotta incisività, fisicità dell’azione (sorprendente perchè suggerita da una immobilità assoluta), occhiate o occhiatacce fulminanti sottolineate da una sapiente ombreggiatura sotto le palpebre.
Il trucco è sapiente, affidato ad un allievo del maestro di “Blade Runner”, simboleggia disgrezione e impegno socialpolitico nonchè audiovisionario. La scenografo ha corredato il Guru di un ambiente che pare uscito dal film di Ridley Scott, traboccante di abbagliante squallore postmoderno.
Se MDP scrive raccontini utili e tutto sommato minimalisti- che il Guru rende metafore potenti-lo stesso Guru segue un procedimento di sottrazione espressiva e nello stesso tempo di personale moltiplicazione registico-interpretativa. Si nota insomma una cura particolare posta nel dire e non dire, in un equilibrio miracoloso e razionale, tra moralismo pietistico (per noi della Pena) e foga giustizialista, tra didascalismo didattico, perorazione omeliastica, suggerimento erotico onanistico. Un capolavoro. Una fiction de paura.
Tre puntate finora. Solo. Ma c’è da sperare che l’appuntamento offra altre puntate. Anche perchè ci sono cose da scoprire. Il Guru ha spiegato che MDP è un nick name e che lui stesso, il Guru, ha chiesto ai dirigenti della Rai se il mittente potesse essere attendibile e gli hanno risposto di sì. Ma “il gola profonda” è un anonimo o no? Il Guru ha poi sentito il bisogno di dire che questi dirigenti sono suoi amici, boss che lo apprezzano e lo aiutano in questa sua fatica provvidenziale.
Per il momento mi fermo qui. Questa storia si racconta in due puntate, non una in più.
Chi indovina fiction, autore e canale che trasmette?
ITALO MOSCATI