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Junior Eurovision Song Contest: l’Italia parteciperà per la prima volta nel 2014

Rai Gulp si occuperà dell’evento.

pubblicato 8 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:39

Dopo essere ritornati a gareggiare all’Eurovision Song Contest dopo una lunga assenza durata precisamente dal 1997 al 2011, la Rai ha deciso di mandare un artista rappresentante dell’Italia anche per quanto riguarda la versione junior del famoso concorso canoro continentale, il Junior Eurovision Song Contest.

Come riporta il sito Eurofestival News, infatti, la partecipazione dell’Italia all’edizione 2014 del Junior Eurovision Song Contest, che si svolgerà il prossimo 15 novembre a Malta precisamente al Malta Shipbuilding di Marsa, è stata ufficializzata oggi.

Il canale che si occuperà dell’evento non poteva non essere Rai Gulp e la Rai, molto probabilmente, sceglierà il proprio rappresentante tra i cantanti che hanno partecipato a Ti lascio una canzone.

Vadislav Yakovlev, supervisore esecutivo della manifestazione, ha accolto l’ingresso dell’Italia con le seguenti dichiarazioni, sottolineando il legame tra il nostro paese e la Repubblica di Malta, vincitore dell’edizione 2013 con la cantante Gaia Cauchi:

E’ meraviglioso dare il benvenuto nella famiglia dello Junior Eurovision a RAI Gulp. L’Italia e Malta hanno una speciale amicizia musicale, sia Gaia Cauchi che Federica Falzon (la prossima cantante che rappresenterà Malta, ndr) hanno preso parte a Ti lascio una canzone quindi è una conseguenza naturale che l’Italia scelga di debuttare allo Junior Eurovision che si terrà a Malta il prossimo novembre.

Per chi non conosce questa manifestazione che esiste ormai da dodici anni, è doveroso sottolineare una serie di differenze che la distinguono dall’ESC.

Gli artisti che partecipano allo Junior Eurovision Song Contest, che devono avere un’età compresa dai 10 ai 15 anni, infatti, devono presentare una canzone assolutamente inedita, dalla durata non maggiore di 2 minuti e 45 secondi e in una delle lingue ufficiali del proprio paese. Non sarebbe affatto male, provare a trasferire queste regole, anche solo per un anno, nell’edizione dedicata ai big.

L’Italia, nella fattispecie la Rai, inoltre, può partecipare allo Junior Eurovision Song Contest con maggior serenità e distensione e può tranquillamente puntare decisa alla vittoria finale perché, differenza più interessante, la nazione vincitrice non ha l’obbligo di organizzare l’edizione successiva.

C’è una punta di sarcasmo in questa osservazione?

Sì, c’è una punta di sarcasmo.

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