Home Salvo Sottile: “In Onda avrà due prime serate. Poi torno alla cronaca con Servizio pubblico”

Salvo Sottile: “In Onda avrà due prime serate. Poi torno alla cronaca con Servizio pubblico”

Salvo Sottile condurrà in Onda da lunedì 30 giugno alle 20.30 su La7. E ogni lunedì e giovedì allunga in prima serata sino alle 22.30

pubblicato 24 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:05

Salvo Sottile è ormai un fedele impiegato di La7. Gettatosi alle spalle il flop della scommessa personale di Linea Gialla, che ha visto naufragare la cronaca nera su La7, ora Sottile è a disposizione della rete per brand già consolidati.

Da lunedì 30 giugno condurrà tutte le sere alle 20.30, tranne la domenica, In onda. In un’intervista a Vero Tv ha svelato le novità di questa edizione (non una parola sulla partner alla conduzione, Alessandra Sardoni), che a dire il vero avrebbe meritato la conduzione del più esperto Andrea Scanzi:

“In Onda avrà due versioni: una più breve (della stessa durata di Otto e mezzo) dove ci concentreremo sui fatti politici o economici del giorno, e una che occuperà l’intera prima serata (ogni lunedì e giovedì fino alle 22.30), in cui racconteremo l’attualità in generale. La paura di poter annoiare il pubblico in piena estate c’è, ma non abbiamo fretta. Il tempo per tarare bene il programma c’è”.

Sottile continua a mostrarsi grato a Enrico Mentana, che per lui “è una figura di riferimento da cui posso solo imparare”. Ma Sottile ha pensato bene di legarsi alla squadra di un altro potente a La7:

“Ora l’obiettivo è sperimentare un nuovo programma il prossimo autunno. Avevamo pensato a un formar con la squadra di Michele Santoro. A partire da settembre, vi proporremo una specie di spin-off di Servizio Pubblico, ma incentrato sulla cronaca”.

Insomma, a squadra che vince Salvo si aggrega, non intendendo per alcun motivo lasciare La7:

“Sto bene dove sono. Dopo Linea Gialla, ho ricevuto proposte da altre reti (Verdetto finale su Rai1, ndr?), non da Mediaset, ma ho rifiutato: voglio restare a La7”.

Per il resto continua a non pentirsi della sua scelta:

“A Mediaset si era esaurito un ciclo. Non mi venivano offerte prospettive, se non restare a Quarto grado, magari per altri quarant’anni. Mi sono rimesso in gioco. Sapevo che non sarebbe stato semplice proporre al pubblico di La7 un programma dedicato solo alla cronaca. Inoltre, abbiamo subito la controprogrammazione di Ballarò, che io stesso seguo. Comunque, non mi pento di aver accettato questa sfida”.

Salvo subito?

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