Home Notizie #Nonèunasitcom, sciopero lavoratori di Alice, Marcopolo, Nuvolari, Leonardo

#Nonèunasitcom, sciopero lavoratori di Alice, Marcopolo, Nuvolari, Leonardo

La società ad aprile scorso ha annunciato 74 esuberi su un totale di 94 dipendenti.

20 Giugno 2014 10:49

È in corso a Roma, di fronte alla sede in via tiburtina 924, lo sciopero proclamato dalle lavoratrici e dai lavoratori di Sitcom. La protesta è contro i 74 licenziamenti annunciati dall’azienda. A lanciare l’iniziativa erano stati ieri con una nota stampa Dino Oggiano e Stefano Cardinali della Slc Cgil Roma e Lazio. A raccontarlo sono i nostri colleghi di 06blog.

Sitcom è una società che opera dal 1997 nel settore dell’emittenza privata e dal cui scorporo delle attività editoriali è nato il Gruppo LT Multimedia di cui è amministratore unico Valter La Tona (del quale abbiamo trattato ai tempi del fallimento di Sportitalia (recentemente tornata a trasmettere) e che è editrice dei canali televisivi Alice, Alice Kochen, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari. Canali che dal gennaio 2014 hanno lasciato la piattaforma Sky per ‘retrocedere’ sul digitale terrestre.

Il 14 aprile la società in questione ha annunciato 74 esuberi su un totale di 94 dipendenti (cioè a rischiare il posto è circa l’80% della forza lavoro) a causa della generale crisi del settore e del mancato rinnovo dei contratti con Sky.

#nonèunasitcom

I manifestanti raccontano che la trattativa tra azienda e sindacato non ha portato ad alcun accordo in quanto “l’azienda non ha voluto considerare nessuna misura alternativa al licenziamento, pur dichiarando di voler continuare a produrre i suoi canali televisivi. Il suo obiettivo è quello di cambiare modello produttivo, ripiegando solo su contratti per le singole produzioni, magari richiamando in servizio i medesimi ex dipendenti che ora vuole licenziare”. Secondo i sindacalisti si tratta di “un’operazione suicida che porterà a una discontinuità occupazionale per i lavoratori e a un grave danno per la qualità del prodotto, introducendo un modello basato sulla precarietà. Una deriva inaccettabile a cui la Cgil continuerà a opporsi, anche attraverso questa giornata di mobilitazione”.

Da parte di La Tona pare non ci sia l’intenzione di incontrare i manifestanti, almeno a giudicare dai tweet appena scritti.