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Hollywood Game Night e Riot: l’America riscopre il game show con i vip

In America vanno in onda Hollywood Game Night e Riot, due game show in cui i vip giocano e si mettono alla prova, in un genere che l’Italia già conosce

pubblicato 5 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:44

In Italia il game show con partecipanti vip non è una novità: Il gioco dei nove, Il quizzone, Furore e Passaparola sono alcuni dei programmi che, negli scorsi decenni, hanno visto personaggi famosi avere a che fare con giochi per guadagnare punti ed, in alcuni casi, aiutare il concorrente “vero” a vincere il premio in denaro.

L’America, negli ultimi due anni, ha riscoperto questa tendenza, con due programmi (uno che ha debuttato l’anno scorso, l’altro in onda da qualche settimana) che portano le celebrità americane a mettersi alla prova con sfide a volte semplici, altre complesse, ma che cercano sempre di metterli in difficoltà. Si tratta di Hollywood Game Night e Riot.

Hollywood Game Night

Condotto da Jane Lynch e creato da Todd Milliner e Sean Hayes (Will & Grace), questo show propone lo stesso clima delle serate-gioco che chiunque può organizzare con i propri amici. In una scenografia che ricorda un salotto, si sfidano due squadre composte da un concorrente non vip e tre personaggi famosi. Numerose le prove previste, che cambiano a seconda delle puntate: in “Picture Purrfect”, ad esempio, i concorrenti devono indovinare un film vedendone alcune immagini con il volto dei protagonisti però sostituito dal muso di un gatto; in “Timeline”, invece, i concorrenti devono mettere in ordine cronologico (dalla più datata alla più recente) le foto di un attore o di personaggi diversi. In “Triple Draw” (video in alto), i concorrenti devono far indovinare un oggetto o un personaggio disegnandolo su un tablet.

Ogni gioco vale dei punti: alla fine, la squadra che ha raggiunto il punteggio più alto, passa al gioco finale, in cui il concorrente non vip sceglie un componente della sua squadra. Questo deve far indovinare alcuni personaggi famosi descrivendoli. Ogni risposta esatta fa vincere al concorrente mille dollari, e se indovina dieci personaggi entro un minuto e mezzo ne vince 25 mila. Il vip, se riesce a far indovinare dieci personaggi, vince dieci mila dollari, devoluti in beneficienza.

In onda da due stagioni, Hollywood Game Night ha avuto la partecipazione di numerose star dello spettacolo: oltre allo stesso Hayes, hanno giocato Alyson Hannigan, Matthew Perry, Amy Poehler, Kaley Cuoco e Chris Colfer. Lo show è già stato rinnovato per una terza stagione.

Riot

Questo show, in onda da qualche settimana sulla Fox, è la versione americana del programma francese Vendredi tout est permis, ed ha al centro due squadre di attori comici con un capitano (tra cui anche Steve Carell, che produce il programma) alle prese con l’improvvisazione e giochi da svolgere affrontando alcuni ostacoli. In “Mime Sweeper” i concorrenti devono far indovinare alla loro squadra un personaggio stando su un piedistallo, ed ogni volta che non ci riescono vengono colpiti da una palla medica; “Slide Show” (video in alto) è invece il gioco su cui regge il programma: i concorrenti devono improvvisare una gag su un palcoscenico che si inclina fino a 22,5 gradi. Il pubblico, però, vede la scena con una telecamera che la riprende seguendo l’inclinazione e facendo sembrare il palco piano.

Dal talent al game?

Questi show segnano la volontà, in America, di far giocare il proprio pubblico anche attraverso i vip, che si ritrovano in situazioni inedite: se nei talent (come Dancing with the Stars) hanno a che fare con prove a cui si preparano attentamente, qui conta la loro capacità di improvvisare ed il gioco di squadra. Due format facilmente esportabili: Riot è in onda in vari Paesi, tra cui l’Australia, la Spagna, il Portogallo e la Turchia, mentre Hollywood Game Night ha una versione francese ed una greca. L’Italia potrebbe tornare a fare game show con i vip, dopo aver fatti cimentare con svariati talenti? Loro, forse, preferirebbero questi giochi a prove più pericolose e spettacolari.