Home Serie Tv Faccio un affare, su Dove l’ex ‘libanese’ Montanari svuota cantine

Faccio un affare, su Dove l’ex ‘libanese’ Montanari svuota cantine

Nuova serie tv dedicata ai rigattieri ‘in erba’.

pubblicato 12 Maggio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 04:37

Debutta oggi, lunedì 12 maggio, alle 22.00 su Dove (Sky, 412) una nuova serie al grande mondo del riciclo e del recupero: si intitola Faccio un affare e nella parte del segugio troviamo Francesco Montanari, noto al grande pubblico come Il Libanese di Romanzo Criminale – La serie.

Il programma, tutto italiano, rientra nel prolifico genere degli ‘affari’ che ha ormai esondato su ogni tipo di settore e di ambientazione: dalle aste al buio allo svuotamento cantine, dall’acquisto di container abbandonati alla perlustrazione dei robivecchi, il ‘rigattiere’ ha acquistato una sua piena legittimazione tv.

A colpire di più, in questo caso, è trovarsi Montanari a fare da ‘intenditore’ ed è un po’ come scoprire il pollice verde di Andrea Lo Cicero in Giardini da Incubo e sapere che ha un’azienda agricola. E’ proprio l’attore a seguire le quattro fasi della ‘caccia’, o meglio ad essere protagonista dei quattro atti della narrazione. Si parte, ovviamente, dalla perlustrazione dei ripostigli delle famiglie che hanno chiesto l’intervento del programma, per disfarsi della roba vecchia e magari guadagnarci anche qualcosa (Fase Deal); segue acquisto degli oggetti che il fiuto di Montanari avrà riconosciuto e invio al laboratorio di restauro per verifica e recupero (Fase Restyling); a questo punto l’investimento fatto deve trovare un riscontro economico (Fase Vendita) e infine si valuterà se il gioco sia valso la candela (Bilancio). Dubito che si possa assistere a un fallimento: sarebbe un’interessante violazione del racconto.

Il robivecchi, insomma, fa trendy: da quando in Italia è sbarcato Affari di Famiglia non c’è stato più scampo; tutti a guardare con occhi diversi gli oggetti nascosti nelle proprie cantine. E guai a non produrre qualche ‘nuovo’ format a tema (che nel titolo abbia rigorosamente una qualsiasi declinazione della parola ‘affare’).

E comunque con Montanari io un affare lo farei…