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TvBlogger per l’estate 2007 /12

Oggi per il nostro TvBlogger per l’estate vi proponiamo l’articolo di Paolino che analizza il palinsesto estivo della Rai evidenziando una inusuale tendenza alla sperimentazione, fatto che sembra essere gradito anche ai telespettatori.La strana estate della Rai di Paolino Il titolo di questo post è ironico, in relazione all’argomento che stiamo per trattare. Si dice

6 Luglio 2007 10:15

Oggi per il nostro TvBlogger per l’estate vi proponiamo l’articolo di Paolino che analizza il palinsesto estivo della Rai evidenziando una inusuale tendenza alla sperimentazione, fatto che sembra essere gradito anche ai telespettatori.

La strana estate della Rai
di Paolino Il Monoscopio Rai a colori

Il titolo di questo post è ironico, in relazione all’argomento che stiamo per trattare. Si dice sempre, nell’ambito televisivo, che l’estate sarebbe il periodo migliore per sperimentare nuovi contenuti, testare nuove idee e proporre nuovi conduttori, al fine di allargare e rinnovare la scuderia invernale di ogni canale.
Da qualche tempo a questa parte, però, la tendenza a sperimentare sembra sopita: tra repliche, “meglio di“, e premi letterari tappabuchi, in tv non c’è davvero molto.
Quest’anno, però, si sta verificando un piacevole cambiamento di abitudini.

Tralasciando la qualità delle varie produzioni (a cui dovrebbe esser dedicato un post per ciascuna trasmissione) in Rai pare che abbiano deciso, per quest’estate, di sperimentare. Da qui, la “stranezza” citata nel titolo.
Su RaiUno, oltre all’ennesima messa in onda de “La signora in giallo” (il cui giallo del titolo ormai è scolorito da anni), stanno andando in onda diverse nuove produzioni: prima tra tutte l’access prime time di Fabrizio Frizzi, quei “I Soliti Ignoti” che sta ottenendo un notevole successo contro l’armata Ricci di “Cultura Moderna” (in sofferenza dopo le modifiche apportate), e si appresta così a diventare l’ideale sostituto di “Affari Tuoi” nel periodo invernale non di garanzia.

La prima serata vede, a mio parere, il gradito ritorno dello show estivo “Stasera mi butto”, fucina di nuovi talenti comici, condotto da Biagio Izzo, affiancato da una nuova leva come Caterina Balivo che, nonostante le critiche, è pur sempre una faccia nuova.

Da lunedì, inoltre, ci accompagna all’ora di cena “Reazione a catena” forse meno coinvolgente de “L’Eredità”, con un Pupo ancora incerto se voler fare il conduttore o no, ma che non lascia di sicuro la porta del pre-tg totalmente vuota, a vantaggio dell’ormai rodato “1 contro 100” di Amadeus.

La seconda rete, più vicina ai giovani, si avvicina a loro con nuovi telefilm: “Jericho”, di cui è stata confermata la produzione di nuovi episodi, procede, è vero, senza tanti clamori di audience, ma è pur sempre una buona prima tv, mentre “Ghost Whisperer” , già in onda su Fox mostra delle buone potenzialità che, se ben sfruttate daranno i loro frutti.

Da non dimenticare le produzione interne “Matineè” e “Soiree”, che di sicuro non fanno strappare i capelli alle nuove generazioni (ed in questo la rivale Italia1 è molto più avanti, vedi il trio del Festivalbar di quest’anno), ma sono una valida alternativa a chi la mattina non ne può più delle repliche di “Forum”, o la sera è stufo di rispondere alla domande di Amadeus e Pupo. In seconda serata, invece, l’occasione è per i comici semi-emergenti di “Tribbù” (il lunedì) o il gradevole “Giù al Nord” (di cui è stata annunciata una seconda serie dal titolo “Su al Sud”)

RaiTre, infine, punta la sperimentazione verso il martedì, giornata di solito dedicata a “Ballarò” con un altro programma di attualità condotto da Riccardo Icona, già apprezzato sulla stessa rete per le inchieste di “W l’Italia”, con un nuovo formato dal titolo W l’Italia Diretta.

A riempire il palinsesto estivo della terza rete, tornano i garbati e professionali Michele Mirabella e Corrado Augias, uno con “Cominciamo bene estate” (in co-conduzione con Arianna Ciampoli), l’altro alle prese coi misteri di “Enigma”, ogni venerdì.

Tralasciando i “classici” che mamma Rai ci propone ogni estate e che ormai abitano nella dependance estiva della tv pubblica da anni (leggi “SuperQuark”, “Overland”, “Il Circo”), pare che sotto il cavallo di Via Mazzini qualcuno sia rimasto a lavorare, pensare e cercare di non farci pentire di aver pagato il canone.
Che questo sia l’inizio per la nascita di una nuova Rai?