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Rai 1, Antonio Verro contro Giancarlo Leone: «La rete è un disastro»

Spira vento di cambiamento in Rai, soprattutto in radio. Ma c’è chi, come il consigliere Verro, ‘chiede la testa’ del direttore di Rai 1.

pubblicato 1 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:30

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Il Consigliere Rai Antonio Verro torna a tuonare contro il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Dopo averlo contestato durante il Festival per la scelta di invitare il ‘blasfemo’ Rufus Wainwright, ora Verro chiede al Direttore Generale Luigi Gubitosi di prendere in considerazione un cambio della guardia al vertice dell’ammiraglia Rai.

«Se togliamo gli ascolti della fiction e del calcio, che vanno a prescindere da Leone, la rete è un disastro»

ha dichiarato Verro a Il Velino raccontando quanto discusso nel CdA di giovedì 27 febbraio, nel quale

«io, Rositani e De Laurentiis in particolare abbiamo posto il problema della guida dell’ammiraglia».

L’area di centrodestra del CdA, quindi, è critica nei confronti del direttore di Rai 1. In questo non avrebbe gran peso il risultato di Sanremo 2014, dice Verro, per il quale “il Festival è una ciliegina su una torta che è sempre stata lievitata male”, anche se gli ascolti dello scorso anno non sono stati poi così ‘terribili’ e in fondo quest’anno sembra essere entrato in cassa anche un guadagno.

Ma di questo Verro non parla, puntando piuttosto a far notare che

«[Nella riunione] Leone non è stato difeso da nessuno. Gubitosi lo ha difeso per dovere d’ufficio e non per convinzione profonda».

Fatto sta che, per stessa ammissione di Verro, la questione non è stata ulteriormente approfondita da Gubitosi (e cosa pensi il consigliere del DG,e di Sanremo, lo potete ascoltare nel video di apertura, anche se di un anno fa).

All’ordine del giorno, del resto, c’era un’altra questione, l’ipotesi di sostituzione del direttore di Radio Uno, Antonio Preziosi.

«Ma la mia sensazione è che il dg sia più orientato a procedere su Preziosi»

ha infatti chiosato Verro nella sua intervista a Il Velino, incentrata proprio sul caso del direttore di Radio 1, che per il consigliere di centrodestra potrebbe tranquillamente restare dov’è:

«Io onestamente questa grande esigenza di cambiare Preziosi non ce l’ho. Una decina di giorni fa l’abbiamo ascoltato in cda. Il direttore ha portato dei numeri sugli ascolti, lamentandosi dei nuovi sistemi di rilevazione, ha recriminato per un budget basso, e ha chiesto maggiori risorse umane spiegando che quelle di cui dispone sono un po’ avanti con gli anni. Ha fatto, insomma, una fotografia dello stato dell’arte. Ma non ha convinto Gubitosi e alcuni consiglieri in particolare quelli di sinistra, Tobagi e Colombo».

E Verro aggiunge:

«Che la radiofonia stia attraversando un periodo di crisi e che si debba rilanciare è fuori di dubbio. Io auspico di farlo con Preziosi lì. Ma se proprio il dg vuole cambiare dovrà rispettare tre paletti: la ricollocazione per evitare demansionamenti; poi deve trovare una persona credibile e con un piano di rilancio all’altezza di Radio Rai 1; infine dovrà essere un direttore interno all’azienda».

La sensazione è che per un uomo ‘inviso’ al centrosinistra si debba ‘rispondere’ con uno ‘inviso’ al centrodestra. Per adesso zero a zero e palla al centro

 

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