Home Festival di Sanremo Sanremo 2014: la Littizzetto si ricicla, Dergin Tokmak balla e c’è pure la finta contestazione (Video)

Sanremo 2014: la Littizzetto si ricicla, Dergin Tokmak balla e c’è pure la finta contestazione (Video)

Luciana Littizzetto prende pezzi scelti del suo repertorio per il suo monologo, ma ci ‘salva’ la (finta) contestazione…

pubblicato 20 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:55

 

Siamo alla terza serata di Sanremo 2014 e la stanchezza inizia a farsi sentire… Un uomo prende la parola dalla platea di fronte all’ennesimo discorso sulla bellezza di Fazio e la platea del teatro, e anche quella di casa, prova per un istante un brivido. Possibile? Un’altra contestazione in diretta? Per quanto, a dirla tutta, stavolta l’omino barbuto e corpulento avrebbe pure un po’ ragione a lamentarsi del fiume di parole che invade il Festival.

Almeno questo canta, avrà pensato il pubblico sentendolo intonare un brano, anche con una bella voce. Poi inizia a cantare anche l’omino della sicurezza, l’omino dei popcorn, il barista, gli accreditati sparsi un po’ per tutto il teatro e ti sembra di essere per un momento in un frammento di Glee, tutto cori a cappella e mash-up ‘a cura’ di Shai Fishman and The ‘A cappella’ All Stars

Ok, non bestemmiamo più di tanto: non siamo certo a Lima, ma a Sanremo e questo basta a tarare le differenze. Se non fosse che anche per questo numero si finisce per andare un po’ troppo lunghi – tutto quello che è stato asciugato l’anno scorso è comparso qui – la cosa sarebbe anche caruccia. Niente di che, ma almeno per 5 minuti si vede qualcosa di diverso dal solo proscenio.

“Tanto per chiarire, questa volta era tutto organizzato”

sottolinea Fazio giusto per ‘evocare’ il debutto di Sanremo 2014. E mi sa che questa cosa non è stata pensata dopo il minacciato suicidio: peccato.

L’esibizione del coro a cappella All Star ha chiuso un blocco che si era aperto con uno dei monologhi meno ispirati (e più riciclati) che la Littizzetto abbia offerto negli ultimi anni. In basso la puntata di Quello che (non) ho nel quale Luciana aveva già presentato il pezzo su Cerrie Burnell, presentatrice della BBC contestata nel 2009 perché ha un braccio solo (andare a 1.06.50). Repetita juvant.

Solita retorica sulle rughe e sulla bellezza della diversità (mancava che cantasse “Angelo Negro” con un Leali che spuntava dal golfo mistico) che almeno è servito a introdurre Dergin Tokmak, il ‘ballerino volante’ che con le sue stampelle ha creato uno vero e proprio stile. Ammalatosi di polio da bambino ha deciso che la malattia non l’avrebbe fermato. E lo vediamo in basso.

Dopo di lui un passaggio di Flavio Caroli che parla di Van Gogh e l’effetto Che Tempo che Fa è completo.

A questo punto è più facile capire l’effetto ‘realtà’ che la protesta del (finto) contestatore barbuto ha suscitato a casa: in effetto qualcuno che dicesse a Fazio che quest’anno sta parlando troppo ci voleva…

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