Home Braccialetti rossi Tinny Andreatta: “Con Braccialetti Rossi i giovani hanno ritrovato la tv generalista”. In arrivo fiction rivolte di Cotroneo e Pif

Tinny Andreatta: “Con Braccialetti Rossi i giovani hanno ritrovato la tv generalista”. In arrivo fiction rivolte di Cotroneo e Pif

In arrivo una fiction su una giovane ragazza incinta, E’ arrivata la felicità di Ivan Cotroneo, una serie scritta da Pif, Limbo, La scelta di Anna ed Il coraggio di Lea

pubblicato 10 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:25

La fiction Rai prova ad allontanarsi dall’idea di una serialità solo per un pubblico adulto, con storie che hanno come protagonisti giovani e, quindi, che possano portare un pubblico diverso su Raiuno: questa è l’intenzione di Tinny Andreatta, direttore di Rai Fiction, che si dice soddisfatta del recente risultato di “Braccialetti Rossi” (ieri seguito da 6 milioni di telespettatori, 22,3% di share), una fiction che ha permesso alla prima rete nazionale di essere seguita da un pubblico di ragazzi che, di solito, non si trovano sulla generalista.

La Andreatta, intervistata dal “Corriere della Sera”, spiega che il successo di “Braccialetti Rossi” ha reso Raiuno, la domenica, una rete “giovane”:

“Raiuno ha avuto il 27% del pubblico 8-24 anni con una valanga di commenti, sui social network. In quelle ore, Italia 1 a parte, Raiuno è stata la rete più giovane del Paese. I ragazzi hanno ritrovato la tv generalista grazie alla Rai”.

Se “Braccialetti Rossi” ha raggiunto l’obiettivo di essere seguita dai giovani, non vale lo stesso per le altre fiction ora in onda. Per questo, la Andreatta pensa ad una serie di produzioni che possano essere gradite da un pubblico eterogeneo:

“Costruiamo per il 2014-2015 un’offerta con voci e punti di vista diversi, temi contemporanei attenti ai giovani, cercando di unire gli spettatori di ogni età. La Tv pubblica come incontro tra generazioni, che racconti il Paese nella sua complessità, nella sua ricchezza di aspetti anche problematici, ma che non perde la speranza”.

L’idea di avere un pubblico giovane che segue le fiction di Raiuno si estende anche ai successi della rete, come “Un medico in famiglia” e “Don Matteo”:

“Inseriamo elementi di novità. Adolescenti e giovani adulti protagonisti, temi come la mancanza del lavoro, il bullismo femminile, il rapporto ossessivo con le nuove tecnologie. Anche registi e sceneggiatori sono più giovani”.

Molti i progetti a cui Rai Fiction sta lavorando, e che puntano a raccontare la realtà di oggi, con le sue difficoltà e punti di forza. Tra questi, una fiction che riprende il tema già trattato dal docureality “16 anni ed incinta”:

“Il bel progetto di Francesca Archibugi, con due serie parallele, per Raiuno e per il web: storia di una sedicenne con genitori giovanissimi che rimane incinta. Quando se ne accorge è troppo tardi pe ripensarci e questo cambia tutti gli equilibri familiari. Lei, musicista, ha una storia d’amore tenera e poetica con un ragazzino sordomuto a cui insegna il senso della musica. E da lui impara a crescere”.

Riguardo gli altri nuovi progetti, la Andreatta annuncia l’arrivo di Pif (che sarà a Sanremo 2014 con un’Anteprima nel suo stile) con una fiction che riprenderà i temi del suo film:

“Da un bell’incontro con Pif, l’autore di La mafia uccide solo d’estate è poi nato il progetto su una famiglia siciliana degli anni ’70, col punto di vista del bambino, come nel suo film, che scopre anche il lato banale della mafia”.

L’obiettivo è, evidentemente, quello di cercare un linguaggio diverso, anche attraverso personaggi che possano rappresentare al meglio il nostro Paese, come in “E’ arrivata la felicità”, la nuova comedy di Ivan Cotroneo, Stefano Bises e Monica Rametta:

“E’ l’incontro da due quarantenni, una vedova con due gemelle ed un uomo abbandonato dalla moglie con due figli. Lei è Angelica, lui Orlando. La migliore amica di Angelica è Francesca, ragazza italiana, con la pelle scura. Ma la sua sarà una storia di totale normalità quotidiana. Il suo problema sarà l’amore, non il colore della pelle. Come sempre con Cotroneo, ciascun personaggio è visto come unico ma Francesca rappresenterà una certa nuova Italia”.

Il tema dell’immigrazione sarà anche al centro di “Con gli occhi chiusi” di Pupi Avati, mentre gli italiani in Afghanistan saranno raccontati attraverso “Limbo”, tratto dall’omonimo libro di Melania Mazzucco. Spazio anche alla cronaca, con due storie di impegno sociale:

La scelta di Anna di Sandro Petraglia ed Elena Bucaccio è la storia di una donna sindaco di un piccolo paese della Locride, dilaniato dai buchi di bilancio e da infiltrazioni criminali. E poi ‘Il coraggio di Lea’ di Marco Tullio Giordana, dedicato a Lea Garofalo, vittima della ‘Ndrangheta. E le due serie ‘La Catturandi’, la squadra speciale di Palermo, ed ‘Il sistema’, storia di un infiltrato del Gico, gruppo d’élite della Guardia di Finanza, in quella malavita d’alto bordo che naviga nell’economia internazionale”.

La Andreatta ricorda anche alcuni film-tv che vedremo a breve:

Il 19 marzo Raiuno trasmetterà ‘Per amore del mio popolo’, la storia di Don Diana, ucciso nel 1994 a Casal di Principe, con Alessandro Preziosi. Presto vedremo ‘Purchè finisca bene’, cinque film ambientati nel Nord Italia ed ancorati alla vita dei giovani adulti di oggi. Tra questi ‘Una Ferrari per due’, sul tema dei licenziamenti dei manager in Italia”.

Una sfida importante, per la Andreatta, che promette di selezionare le fiction seguendo regole che puntino a trovare le storie migliori:

“Ho varato un nuovo metodo di lavoro, presto le linee editoriali saranno per la prima volta online. Il titolo è ‘Nessuno escluso’. Prima verrà la scrittura di un soggetto in trenta cartelle, i suoi elementi innovativi, e poi la capacità del produttore. Quando ho annunciato che cercavamo idee sulla Prima guerra mondiale mi è arrivato uno straordinario progetto di Massimo de Angelis, che lavora come guardia giurata ma ha anche vinto il Premio Solinas. Ci ha proposto l’idea di quattordici film di sei minuti ciascuno per il web, con diversi registi, in cui raccontare quei giorni con gli occhi di oggi. Mi pare un modo nuovo, da tv pubblica aperta, di lavorare”.

Speriamo che questi nuovi progetti possano servire a rendere la fiction italiana più moderna e capace di raccontare la realtà senza troppi luoghi comuni.

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