Home Notizie Annozero, Michele Santoro e Rai assolti dall’accusa di diffamazione per la frase di Vendola (VIDEO)

Annozero, Michele Santoro e Rai assolti dall’accusa di diffamazione per la frase di Vendola (VIDEO)

“Quelli che organizzano il Family Day e contemporaneamente festini a base di prostitute e cocaina sono segno di una classe dirigente malata” aveva detto Vendola ad Annozero.

21 Gennaio 2014 14:05

Michele Santoro, la Rai e Nichi Vendola sono stati assolti dall’accusa di diffamazione a mezzo televisivo dalla prima sezione civile del tribunale di Roma. La causa era nata dopo la dichiarazione rilasciata dal Governatore della Puglia durante la puntata di Annozero del 10 febbraio 2011. In quell’occasione Vendola, nel contesto di una discussione che riguardava l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, aveva pronunciato la seguente frase:

Quelli che hanno organizzato il Family Day e contemporaneamente festini a base di prostitute e cocaina sono segno di una classe dirigente malata.

Il professor Giovanni Giacobbe, che 4 anni prima era stato organizzatore del Family Day, aveva presentato querela, chiedendo un risarcimento di 100 mila euro per offesa all’onore e alla reputazione. Anche il Forum delle famiglie aveva protestato per la frase di Vendola.

Tre anni dopo il giudice ha però ritenuto che Giacobbe non potesse sentirsi danneggiato in quanto risulta evidente che unico obiettivo della polemica fosse Silvio Berlusconi e che Vendola con le sue parole “intendeva segnare la distanza tra lui e l’avversario politico Berlusconi, descritto come paladino dei valori della famiglia nella sfera pubblica e autore di condotte licenziose del tutto in contrasto con quei valori nella sfera privata”.

Nella nota diffusa dallo staff di Santoro si legge ancora che “è noto, infatti, che Berlusconi non solo aveva sempre appoggiato pubblicamente l’evento del Family Day, ma vi aveva anche partecipato”.

Di conseguenza il professor Giovanni Giacobbe è stato condannato a rifondere a Santoro, Vendola e la tv pubblica per le spese processuali.