Home Georgia Luzi e le donne in Tv: “Fare televisione significa lavorare sodo non solo sgambettare e mostrare dieci centimetri in più di pelle”

Georgia Luzi e le donne in Tv: “Fare televisione significa lavorare sodo non solo sgambettare e mostrare dieci centimetri in più di pelle”

Georgia Luzi e l’immagine delle donne nella televisione italiana

di Hit
pubblicato 18 Luglio 2012 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:31

Discorso programmatico quello di ieri del nuovo presidente della Rai Anna Maria Tarantola con alcuni punti fermi : “Nell’immediato il nostro compito è di individuare con chiarezza e tempestività le azioni da intraprendere, di risolvere in modo strutturale e duraturo i problemi economico/finanziari dell’azienda mettendo ordine nei conti, dal lato dei costi e dei ricavi perché senza risorse la Rai non ha futuro“. Ma non solo di conti si è parlato nell’allocuzione della signora Tarantola ma anche di ridare “forza ed ulteriore significato alla dignità ed alla presenza della donna in televisione”.

A proposito di quest’ultimo tema, c’è un intervento oggi di una donna che sta lavorando in televisione in questi ultimi anni, senza sgomitare e dopo una lunghissima gavetta nella televisione dei ragazzi, parliamo di Georgia Luzi, di cui vi abbiamo annunciato il prossimo impegno in “Pongo e Peggy” e che oggi interrogata dal Messaggero a proposito di ciò che ha detto la Tarantola ha voluto dire :

“Sono molto contenta di un programma come questo. Oggi l’immagine femminile in tv è quello che è. C’è davvero bisogno di risalire la china. Ascoltare una frase di questo tipo riaccende le speranze. La donna in televisione deve riacquistare la propria dignità, deve avere la forza di dire no e rispecchiare le italiane che vanno avanti lavorando il doppio, tirando su figli e in tanti casi, cercando pure di fare carriera compiendo salti mortali per conciliare i tempi famigliari”

A proposito del fatto che anche in Rai l’immagine femminile risulta essere compromessa, Georgia Luzi dice :

Non è un mistero, anche se in giro ci sono professioniste vere che sanno essere brave, anzi molto brave. Penso alla Cuccarini, alla Carlucci, ma l’elenco è lungo

Sul Velinismo, sul suo possibile crepuscolo e sulle raccomandazioni per avere un posto al sole in tv dice :

Mi auguro sia finito il velinismo, anche se questo è un termine vago. Bisogna dire basta con il rappresentare la donna solo in modo superficiale. Per catturare l’attenzione dei telespettatori non c’è bisogno di accorciare il vestito. Fare televisione significa lavorare sodo, non solo sgambettare e mostrare dieci centimetri in più di pelle. E’ un mestiere che richiede preparazione e non ci si improvvisa. Serve la gavetta, iniziando dalle tv locali per imparare a governare il mezzo altrimenti si finisce per essere sbattuti in prima serata a fare le belle statuine mute. Un po’ poco.

Rai 1