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Masterpiece, format copiato? Un autore Bompiani rivendica l’idea

Il concept di Masterpiece sarebbe stato creato da un collaboratore della Bompiani nel 2009 e presentato a Mieli in tempi non sospetti: lo scrive Il Giornale.

pubblicato 19 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:43

L’idea di Masterpiece sarebbe stata presentata già quattro anni fa all’attuale Ad di Fremantle Media, Lorenzo Mieli e a proporla sarebbe stato uno scrittore e collaboratore della Bompiani: è quanto pubblica oggi Il Giornale, che ‘sembra’ raccogliere la testimonianza di Sergio Claudio Perrone, l’autore che rivendicherebbe la paternità del talent letterario che ha debuttato domenica sera su Rai 3.

Stando a quanto pubblicato dal quotidiano milanese, l’idea per il programma non sarebbe arrivata dal direttore di rete Andrea Vianello, come invece dichiarato in conferenza stampa, ma da un collaboratore della casa editrice partner del programma che l’avrebbe concepita già nel 2009:

“Già quattro anni fa a Sergio Claudio Perroni, scrittore, traduttore ed editor Bompiani, viene l’idea di un format di scrittura creativa. Una cosa fin troppo d’avanguardia. Ma perché non parlarne a Mieli? Il titolo potrebbe essere Pen Academy oppure Pulitzer Show

si legge su Il Giornale. Si chiama, quindi, in ballo il produttore Mieli, che nel 2009 era a capo della Wildside, società di produzione essenzialmente cinematografica e fictional, e solo dal 2010 AD di Fremantle Media.

Ma come sarebbe stata strutturata questa prima ipotesi di programma?

“Si tratta di un concorso basato sulla costruzione dal vivo di testi narrativi e poetici proposti da gruppi di 3/5 esordienti, senza limiti di età”

si legge sul quotidiano, che parla anche di un coinvolgimento di Gigi Proietti, che avrebbe dato la propria disponibilità per la presidenza della giuria, formata da esperti e scrittori sempre diversi.

Illustrata la proposta a Mieli, Perroni si sarebbe sentito dire di no: per il format nulla da fare. Ora che Mastepiece ha debuttato, però, lo scrittore avrebbe già dato mandato all’avvocato Carlo Melzi d’Eril, specializzato in diritto di autore, di scrivere alla Rai per far valere le proprie ragioni, ‘allegando’ la traccia di quell’idea targata 2009.

Non ci sono però ulteriori conferme e al momento non vi sono comunicazioni ufficiali di Mamma Rai. Di certo c’è solo che non c’è niente di più volatile e di più impalpabile di un’idea progettuale. In fondo anche TvBlog, grazie a Mr_Odo, ha proposto delle idee per nuovi talent: chissà che qualcuno un giorno non le realizzi davvero….