Home Rai 1 Maurizio Battista a TvBlog: “Fare tv non è determinante per la vita artistica; a me piacciono i programmi buoni” (VIDEO)

Maurizio Battista a TvBlog: “Fare tv non è determinante per la vita artistica; a me piacciono i programmi buoni” (VIDEO)

Il comico romano sarà protagonista di Tutte le strade portano a‘, show in quattro puntate in onda su Rai2 a partire da giovedì 21 novembre alle ore 21.10

pubblicato 18 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:45

Da giovedì 21 novembre sarà il protagonista di Tutte le strade portano a, il nuovo show di Rai2 (conferenza stampa live) in cui racconterà i suoi viaggi in grandi metropoli come Berlino, Buenos Aires, Miami e Londra, alternando monologhi a filmati.
TvBlog ha realizzato una videointervista con Maurizio Battista.

A primo impatto il programma Tutte le strade portano a, così come è stato annunciato, ricorda Te la do io l’America (o Te lo do io il Brasile) di Beppe Grillo…

E invece non c’entra niente…

La prima domanda che ti avrei fatto è: tra quanti anni entri in politica?

No, non c’entro nemmeno in politica perché non ho né preparazione né cultura. Manco la voglia. Io sono una persona per bene.

Dunque perché non c’entra niente con gli spettacoli di Grillo?

Perché quello era un programma di 31 anni fa fatto in maniera più semplice. Noi, non so se sia un bene o un male, abbiamo fatto più cose. Abbiamo fatto 80 ore di girato, anche scene rischiose per la mia pelle e per il fisico mio, che non sono atleta. Insomma, è stata una cosa molto più ricca. È pieno di video divertenti, ma anche commoventi… io piango con facilità. E poi… ti immagini me a Miami in costume? Ti immagini me nella pampa col cavallo? E poi in studio tanta ilarità; qui si ride. Speriamo che la cosa piaccia nella sua difficoltà ma anche semplicità. Noi cerchiamo di capire se veramente dall’altra parte del mondo si sta meglio che in Italia. Sarà vero? Lo scopriremo. Ve lo anticipo: TvBlog, vi voglio bene, ma secondo me non sono la stessa cosa.

Tra le quattro località visitate qual è quella che sconsiglieresti?

Sconsigliare no perché pare brutto. Mi è piaciuta di meno Berlino. Forse può andare di moda come Amsterdam qualche anno fa.

Perché?

Perché… non vedo il motivo (di andarci, Ndr). Poi vedendo il programma lo capite. Se è bella non mi costa niente a dirlo, ma il clima è quello che è, le facce ‘so quelle che so’, la storia è quella che è…

Il tuo atteggiamento è scettico già in partenza o sei aperto?

No, a me piace. Faccio il turista per strada, perché non ho la cultura per andare a vedere i musei, non me ne intendo. Vedo il tempo, vedo l’organizzazione, vedo le facce, vedo i monumenti… e dico ‘non mi convincete più di tanto’. Londra l’ho vista 18 anni fa quando mi sono separato, ero triste. Oggi l’ho rivista ed è una bella città, anche se col problema del tempo.

Il programma è stato girato la scorsa estate?

Sì, però dove siamo andati – questo è un segreto che dico a TvBlog – era fuori stagione. Noi siamo partiti ad agosto, qui era estate mentre in Argentina era inverno, così come a Miami. Sempre fuori stagione, forse si spendeva meno.

Nei tuoi spettacoli hai spesso preso in giro la televisione italiana. Oggi, cercando di fare un discorso serio, qual è il tuo giudizio sul piccolo schermo?

Rimane quello che avevo. Lo so che è una contraddizione: uno la fa certe volte perché è un percorso, però si può anche bloccare a un certo punto. La tv non è determinante per la tua vita artistica, lo è il teatro. E il cinema per certi versi. Certo, se fai la televisione ti vede un po’ di gente; se non la fai ci metterai forse più tempo ma fai una cosa più sana. Non mi piace di più. Tu dici ‘ma la stai facendo’, vabbè, ma la sto facendo in un modo diverso. Vedetelo, non è comune, è un modo semplice, popolare, come sono io. Ah, una parentesi: se non facevamo ‘sto programma non cambiava niente per il mondo, eh.

Già, l’importante è non prendersi troppo sul serio…

Abbiamo fatto del nostro meglio, ci abbiamo messo il cuore, ci abbiamo messo tanta fatica… mi commuovo quando dico ‘ste cose. È stato un orgoglio farlo. Se va bene sono felice, se va così e così non è che mi strappo i capelli per una serie di motivi che avete capito.

I progetti futuri di Maurizio Battista per la televisione quali sono?

C’ho una bella idea… poi ti lascio il numero e te la dico. È una cosa ancora più bassa di questa, ma di una bontà… A me piacciono i programmi buoni, che facciano uscire qualcosa dalla persona; che sia l’umiltà, il saper chiedere una scusa…

È un’idea già proposta a qualcuno?

Sì, è una cosa semplice, quando costa poco va bene sempre. No, scherzo. Io faccio cose che mi piacerebbe vedere in televisione e non quello che in molti casi vediamo. Speriamo che Tutte le strano portano a vi piaccia. Sono felice che passate otto ore in quattro settimane divertendovi e dicendo ‘hai capito?’ in un modo molto leggero. Non abbiamo approfondito, altrimenti diventerei Alberto Angela, che io non sono. Non ho nemmeno la preparazione, né di Alberto, né del padre.

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