Home Porta a porta E Bruno Vespa perse la pazienza: “Chiudete questi cavolo di microfoni”

E Bruno Vespa perse la pazienza: “Chiudete questi cavolo di microfoni”

Bruno Vespa a Porta a porta fatica a contenere le discussioni tra Rocco Buttiglione, Ignazio La Russa e Stefano Fassina, e perde la pazienza

5 Luglio 2012 11:03

Perde la pazienza, Bruno Vespa, nello speciale di Porta a porta intitolato L’italia da tagliare e dedicato alla spending review. Nella puntata andata in onda ieri sera su Raiuno, il giornalista abruzzese si è trovato a combattere con l’intemperanza verbale di Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico, Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc, e Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa. Dapprima i continui battibecchi tra Fassina e La Russa, con il pidiellino che afferma

“Accusateci pure per la Grecia, la Germania, la Spagna, Obama. E’ ingrassata per colpa nostra pure la Merkel”

inducono Vespa a confessare

“Sono in difficoltà”

Poi il presentatore vorrebbe coinvolgere il segretario del pubblico impiego della Cisl Giovanni Faverin, ma non ci riesce.

“Volevo fare una domanda, se mi permettete, al segretario del pubblico impiego della Cisl, vi prego… vi prego, chiudete i microfoni, per favore, da questo lato, per piacere, chiudete i microfoni per piacere”

supplica Vespa, prima di venire interrotto nuovamente da Buttiglione.

“Chiudetelo anche a Buttiglione il microfono per favore”

è la richiesta vana del presentatore. Mentre il sottosegretario all’Economia Gianfranco Paolillo invoca un break pubblicitario, Vespa si rivolge direttamente alla telecamera, evidentemente arrabbiato:

“Li avete chiusi? Li avete chiusi? Mi date un cenno? Mi date un cenno, li avete chiusi questi cavolo di microfoni?”


Poi Vespa conclude, dopo aver recuperato a fatica il polso della trasmissione,

“Signori scusate, per favore, io vi ringrazio, siete ospiti: comportatevi bene”.

Ma d’altra parte, se si invitano degli elefanti in una cristalleria, non si può pensare che niente venga rotto.

Insomma, chi sperava che con l’avvento del governo tecnico saremmo riusciti a liberarci dei “soliti noti”, politici che passano da un salotto televisivo all’altro con l’unico scopo di mettersi in mostra – possibilmente litigando -, guardando la puntata di Porta a porta di ieri sarà rimasto deluso.

Ma la tv italiana ha ancora bisogno di La Russa & co.?

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