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Jimmy Kimmel Live, battuta di un bambino contro i cinesi in uno sketch. Il network si scusa

In uno sketch del Jimmy Kimmel Live, un bambino fa una singolare proposta per ridurre il debito pubblico dell’America. Un’associazione lamenta la messa in onda della scena, e la Abc si scusa

pubblicato 30 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:35

I bambini possono essere la voce dell’innocenza, ma possono anche creare incidenti diplomatici da non sottovalutare: lo ha imparato Jimmy Kimmel nei giorni scorsi. Il conduttore del “Jimmy Kimmel Live”, lo show della seconda serata della Abc, è stato preso di mira per uno sketch in cui un bambino propone un modo per diminuire il debito pubblico americano che ha stupito in molti.

Lo sketch consisteva nello scherzare sulle dichiarazioni infantili di alcuni politici, che spesso parlano senza arrivare ad una vera conclusione e senza proporre nulla di concreto. Kimmel ha deciso così di fingere un talk show con alcuni bambini, pronti a dire la loro su un tema molto discusso in America come il debito pubblico (innalzato proprio qualche giorno fa per evitare il default).

Kimmel osserva come gli Stati Uniti debbano alla Cina 1,3 mila miliardi di dollari. “Come facciamo a pagarli?”, chiede seriamente il conduttore. La discussione, però, arriva ad una proposta che nessuno avrebbe immaginato, fatta da un bambino di sei anni:

“Uccidiamo i cinesi”.

Un po’ drastico, il ragazzino, ma Kimmel non si scompone e porta avanti la discussione cercando di dare spazio anche alle altre idee, come quella di costruire un muro altissimo per permettere agli americani di nascondersi. Ma si torna subito alla prima proposta, con un dibattito sulle possibili conseguenze di uno sterminio: “Se li uccidiamo poi loro ucciderebbero noi”, dice un bambino, mentre una bambina osserva che “se li uccidiamo non ci pagheranno”, pensando forse ad un futuro cambio di favori.

Lo sketch, nonostante la breve durata, ha provocato l’ira del gruppo “80-20”, in difesa dei diritti degli asiatici in America. Una lamentela che la Abc ha preso sul serio, garantendo che nelle repliche della puntata la clip sarà tagliata ed inviando all’organizzazione una lettera di scuse:

“Offriano le nostre scuse. Non avremmo mai trasmesso deliberatamente qualcosa che offendesse la comunità cinese ed asiatica o qualcuno di origini cinesi. Il nostro obiettivo è di divertire. Ci siamo mossi subito per minimizzare la diffusione dello sketch rimuovendolo dalle piattaforme pubbliche ed eliminandolo da future trasmissioni. Speriamo che le nostre azioni e le nostre scuse rispondano ai vostri timori. Grazie per aver portato questa vicenda alla nostra attenzione”.

La Abc ha preferito evitare ulteriori lamentele, al contrario della Fox, che non ha risposto alle critiche della comunità asiatico-americana che chiedeva di rigirare alcune scene della comedy “Dads” accusate di essere razziste nei loro confronti.