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Paura di amare, Giorgio Lupano sulla terza stagione: “Sappiamo già che non si farà”

Giorgio Lupano su Facebook ha scritto che la terza stagione di Paura di amare non si farà, e ringrazia i fan che hanno seguito la serie tv

pubblicato 24 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:49

Ieri parlavamo della possibilità che “Paura d’amare” non tornasse con una terza stagione. Se la Rai non ha ancora confermato niente, a dire che la fiction non avrà nuovi episodi è stato Giorgio Lupano. L’interprete di Stefano ha annunciato sulla sua pagina Facebook che la serie tv si è conclusa martedì sera:

“E così ieri sera abbiamo chiuso in bellezza la lunga avventura di PdA2, ancora una volta grazie a tutte per i commenti, l’attenzione, i complimenti, le critiche… ma sopratutto per l’affetto! Da una parte mi fa piacere leggere che molta gente si auspica una terza serie, dall’altra mi dispiace perché già sappiamo che non si farà: purtroppo in tv i dati d’ascolto (ma non solo quelli…) dettano legge, e con i numeri che abbiamo fatto non c’è nessuna possibilità di proseguire con PdA3. È un peccato, perché chi ha seguito la serie l’ha molto apprezzata… ma non è il caso adesso di tornare sul discorso, più volte affrontato, dell’auditel: è andata così, punto.”

Lupano, insomma, conferma che i bassi ascolti ottenuti dalla seconda stagione, con una media intorno ai tre milioni di telespettatori (l’ultima puntata, martedì, è stata vista da 4,2 milioni di persone, 15,7% di share), non bastano per produrre una nuova stagione. Ma l’attore lascia intendere anche che dietro la decisione di chiudere la serie possa esserci dell’altro. Sempre lui, a TvBlog, aveva ammesso che la fiction non sarebbe dovuta andare in onda così in ritardo (la prima stagione è del 2010), anche se non sa i motivi di questa scelta:

“Immagino sia stato per questioni tecniche. Non è un segreto dire che la prima serie non era un prodotto di punta; è stata una sorpresa un po’ per tutti, nessuno si aspettava quei numeri: una serie senza nomi di grande richiamo, con la protagonista femminile sconosciuta e io che avevo fatto poche cose… Quindi, secondo me, il via alla seconda serie ha colto tutti alla sprovvista.”

Per l’attore, però, è già momento di pensare al futuro, come dice nello stesso status:

“Come sempre il confronto col pubblico è il momento più difficile, ma anche bello, del nostro lavoro, e devo dire che mai come in questo caso è stato istruttivo: ho avuto la misura del vostro gradimento, ho capito come avete seguito le storie dei vari personaggi, cosa ha fatto breccia e cosa no… cosa abbiamo fatto bene e dove invece abbiamo sbagliato… cosa di noi è riuscito ad arrivare fino ai vostri cuori. È stato bello ‘frequentarci’ per qualche settimana, e come si dice in questi casi: non perdiamoci di vista! (…che tradotto in termini di auto-promozione significa: vi aspetto presto a teatro!!!)”.

Anche se il dispiacere per non poter tornare sul set con Erica Banchi (su cui l’attore si è espresso anche al di là del lavoro), interprete di Asia, si fa notare:

“Ieri sera commentavo con Erica (grazie Erica: te l’ho già detto ma te lo ripeto, sei stata eccezionale) la fine della puntata ed il senso di vuoto che ci ha lasciato, che ogni fine ci lascia, ma è stata la sensazione di un minuto: è finita una storia, ne seguiranno tante altre.”

Per “Paura d’amare” sembra dunque essere arrivata la conclusione. Certo, se la seconda stagione fosse stata collocata prima si sarebbe potuto catturare il pubblico curioso di conoscere il seguito della vicenda, ma evidentemente si è preferito scegliere una strategia che non ha pagato. La seconda stagione ha provato a riportare lo stesso clima da teleromanzo della prima stagione, risultando però in certi punti abbastanza lento. Una combinazione di scelte che ha portato ad un risultato tale da dover fare chiudere la fiction.