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Il volume degli spot

Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, a margine di un convegno in cui sono stati presentati i risultati di un’indagine dell’Iscom, aveva affermato: “la pubblicità che alza la voce è una forma di mancanza di rispetto nei confronti dei telespettatori e non credo che, di per sè, aiuti a tenerne desta l’attenzione: si tratta di

21 Gennaio 2007 11:54


Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, a margine di un convegno in cui sono stati presentati i risultati di un’indagine dell’Iscom, aveva affermato: “la pubblicità che alza la voce è una forma di mancanza di rispetto nei confronti dei telespettatori e non credo che, di per sè, aiuti a tenerne desta l’attenzione: si tratta di un comportamento illecito, prepotente e credo anche inefficace rispetto all’obiettivo che si propone”. Infatti secondo quella ricerca l’83% degli spot in onda sulle emittenti ha un volume più alto rispetto al programma in cui è inserito.
A tal proposito dagli Usa arriva una notizia interessante. Si chiamerà Dolby Volume e ci garantirà che il volume della televisione sarà sempre uguale e non subirà degli aumenti durante gli spot. La tecnologia è stata presentata al Consumer Electronic Show tenutosi a Las Vegas qualche settimana fa.

Il costo che dovremo affrontare sarà quello di cambiare il nostro televisore ma il guadagno che avremo sarà appunto quello di avere sempre e comunque il volume prescelto. Una tv con il Dolby Volume sarà in grado, una volta che abbiamo deciso il livello del volume con il quale vogliamo ascoltare le nostre trasmissioni, di mantenere uguale la pressione sonora scelta in ognuno dei canali in visione mantenendo inalterato il timbro del messaggio sonoro.
Mentre in Italia Mediaset ha lanciato da poco la pubblicità split screen, dagli Usa arriva un’altra arma contro la pubblicità: non si fa in tempo a introdurre una novità relativa agli spot che già ti trovano il rimedio per non restarne vittima.