Home Pechino Express Costantino della Gherardesca: “Barbara d’Urso è solo un capro espiatorio, Santoro il migliore”

Costantino della Gherardesca: “Barbara d’Urso è solo un capro espiatorio, Santoro il migliore”

Costantino della Gherardesca difende a sorpresa Barbara d’Urso e parla della crisi dei talk show politici.

di grazias
pubblicato 16 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 13:08

Son tempi duri per Barbara d’Urso: se le soddisfazioni lavorative non le mancano, molti suoi colleghi (o aspiranti ospiti a cui ha dato il benservito) la stanno attaccando su più fronti e la conduttrice deve vedersela ogni giorno (ma sempre col cuore) con le critiche più disparate che spesso nascono quasi spontaneamente guardando anche solo dieci minuti a caso di Pomeriggio Cinque o Domenica Live. Ma da oggi Barbarella ha un tanto nuovo quanto inaspettato “difensore”: Costantino della Gherardesca.

Il conduttore di Pechino Express 2, intervistato da Il Fatto Quotidiano, non perde occasione per sparare a zero sul Festival di Sanremo, sulla musica italiana in generale e su tutto il vecchiume che nota in tv. Ma quando gli viene chiesto un parere su Nostra Signora di Cologno, proprio non se la sente di infierire. Scopriamo perché:

Barbara d’Urso è additata da tutti e questo la rende un’innocente. È criticata da quella cultura tipica di centrosinistra che si propone come controcultura ma in realtà è più collusa di Emilio Fede. Sinceramente non me la prendo con lei: è meno peggio di molti altri. Almeno non pretende di fare una televisione culturale. Ecco, per me è solo un capro espiatorio dei media di centrosinistra

Se non si tratta di una vera e propria apologia d’ursiana, di certo il nostro poteva dire ben di peggio. Parole di lode, invece, arrivano dalle sue nobili corde vocali nei confronti di Michele Santoro, cioè colui che, a suo avviso, dimostra che per i talk politici ci sia ancora spazio in tv, malgrado il periodo non esattamente brillante che stanno attraversando:

I talk politici ormai rappresentano un genere dell’intrattenimento televisivo, come il varietà o il poliziesco. E poi alimentano nello spettatore l’illusione della democrazia. Però Michele Santoro è bravo. E se fai un bel programma, non c’è crisi del talk show che tenga.

Infine, una piccola stoccata anche al Gianni Morandi Live in Arena, motivo per cui Pechino Express 2 ha saltato una puntata di programmazione e contro il quale il nostro aveva promosso una vera e propria forma di boicottaggio tramite social:

Non ho niente contro Gianni Morandi in particolare, ma non ho mai amato quei programmi sui grandi palchi, dove un cantante viene glorificato dai giornalisti istituzionali. È una televisione retriva. Anni fa, in prima serata su Rai Due ci andava Luciano Berio. Oggi, invece, i giornalisti ci dicono che Morandi e compagnia rappresentano il meglio della musica italiana. No, non è vero.

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