Home Rai 1 Tangenti in Rai, Di Lorenzo (Ldm) ribadisce le accuse e attacca Gubitosi: “Ha dichiarato guerra a me” (VIDEO)

Tangenti in Rai, Di Lorenzo (Ldm) ribadisce le accuse e attacca Gubitosi: “Ha dichiarato guerra a me” (VIDEO)

Il dg della Rai avrebbe persino tentanto di impedire che Di Lorenzo tenesse una conferenza stampa per ribadire le sue accuse ai “delinquenti” che lavorano nell’azienda pubblica.

11 Ottobre 2013 12:56

A maggio scorso su TvBlog avevamo dato conto della denuncia fatta da Piero Di Lorenzo in merito a presunte tangenti a lui richieste in Rai. Bene, il fondatore della Ldm Comunicazione due giorni fa ha tenuto una conferenza stampa a Strasburgo presso il Parlamento europeo. In questa sede, affiancato dall’onorevole Carlo Fidanza (di Fratelli d’Italia), l’imprenditore (così si è definito, precisando di non essere un produttore televisivo in quanto il settore delle produzioni tv corrispondono solo al “15% del mio guadagno”) ha ribadito le sue accuse raccontando la richiesta di tangente da parte di un dirigente Rai e la successiva reazione estorsiva dello stesso (i fatti risalgono a più di 5 anni fa). Di Lorenzo ha criticato fortemente il direttore generale Rai Luigi Gubitosi che è stato informato di tutti i fatti con una lettera inviata il 22 ottobre scorso e indirizzata, oltre che al dg, al presidente Rai Anna Maria Tarantola.
Di Lorenzo accusa Gubitosi di non aver approfondito la questione e anzi di aver reagito “facendo la guerra alla Ldm”. Secondo l’imprenditore tale atteggiamento da parte del manager di Viale Mazzini avrà una conseguenza “devastante”:

Nessuno più parlerà in Rai quando saranno chieste tangenti.

L’imprenditore, che ha ricordato che dopo il suo no alla richiesta di tangenti (“100 mila euro”) la sua società ha perso per un solo programma “74 mila euro a puntate per 10 puntate”, ha raccontato di aver ricevuto molte testimonianze simili alla sua:

Uno sceneggiatore è venuto da me dicendo che pagava le tangenti sull’emolumento delle sceneggiature. Dopo 20 giorni questo signore mi ha chiesto in ginocchio di non fare il suo nome perché si era diffusa la voce che Gubitosi aveva dichiarato guerra alla Ldm.

Di Lorenzo non le ha mandate a dire a Gubitosi, reo di aver reagito con assoluta indifferenza e “arroganza” alle sue denunce:

Il senso etico del direttore generale un minimo di coraggio avrebbero consigliato ‘fammi capire’ e invece no, “queste cose non mi interessano”. (…) Il risultato è che il nemico di Gubitosi ora sono io (…) Queste cose Gubitosi non le capisce o forse è troppo distratto.

Poi ha svelato il clamoroso tentativo da parte del dg di impedire che la conferenza stampa si svolgesse:

Si chiama il vicepresidente della Commissione Europea, del Parlamento europeo per chiedere di far saltare la conferenza stampa. Ma dove campano? Li fanno pure direttori generali della Rai.

Di Lorenzo ha fatto notare che nonostante le sue nettissime accuse (è da mesi che definisce i protagonisti della vicenda ‘delinquenti’) non ha ricevuto alcuna querela.

Il fondatore di Ldm, che ha ammesso di avere paure delle eventuali conseguenze (“Se accade qualcosa che mina al mia credibilità state certi che è inventata”, “l’altro giorno in aeroporto ho chiesto che un cane fiutasse la mia valigia”), ha raccontato di aver inviato una lettera al Quirinale per porre in luce il caso, ma l’unica risposta indiretta ricevuta è stata che “15 giorni dopo i vertici Rai sono stati ricevuti dal Capo dello Stato”.

Infine, il fondatore della Ldm ha denunciato che da un anno la sua società è stata di fatto esclusa dal panel dei fornitori Rai. E tutte le proposte di format avanzate ai direttori delle reti generaliste (Leone e Teodoli) e della Fiction Rai (Andreatta) sono sempre puntualmente ignorate o rifiutate.

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