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Verdetto Finale, puntata 9 settembre 2013: un talk sull’Italia in crisi (di maturità) – La recensione

Veronica Maya riparte da Napoli con una nuova giuria popolare, un nuovo giudice ma con la solita compagnia. Il risultato è un talk sullo stato della famiglia italiana.

pubblicato 9 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:57

Verdetto Finale 2013-2014, prima puntata

Verdetto Finale 2013-2014, prima puntata Verdetto Finale 2013-2014, prima puntata Verdetto Finale 2013-2014, prima puntata

La prima puntata di Verdetto Finale 2013-14 non ha offerto grandi sorprese, se non un caso che di ‘legale’ aveva molto poco. Un marito, che ha dilapidato i risparmi di famiglia per non rivelare alla famiglia di aver dovuto chiudere la sua attività commerciale, chiede al giudice che la moglie rinunci ad alcuni dei suoi tre lavori per restare accanto ai figli di 10 e 15 anni. Una questione di ‘diritto matrimoniali’ dunque, su cui il giudice togato, la new entry Giuseppe Febbraro, alla fine non sentenzia (è solo uno spunto narrativo, non un caso circostanziato), limitandosi a dire che in casi del genere, sostanzialmente incentrata su coppie in crisi – al di là dei fattori economici – il giudice può cercare di evitare la separazione, ma non può fare miracoli.

Sulla questione si esprime solo la giuria popolare, 13 nuovi ‘protagonisti’, che dà ragione alla moglie ‘wonder woman’, ‘concedendole’ di lavorare 14 ore al giorno. Wow.

In realtà il ‘caso’ di Verdetto Finale resta lo spunto per un talk ‘sociale’, niente di molto diverso da una ‘minifiction’ di Italia sul Due, per intenderci, con due parti contrapposte e i commenti di esperti e opinionisti. Qualcosa di simile a quel che sembra voler offrire la nuova stagione di Forum, almeno stando alla puntata in onda questa mattina, con casi ridotti all’osso e tante parole a contornarli, ma con una differenza sostanziale, un giudice che si esprime.

Insomma, Verdetto finale si presenta come una striscia di costume e di attualità sociale, che oggi ha restituito uno spaccato di società per niente raro da incontrare: due genitori immaturi, non più innamorati, abituati a viziare i figli e per i quali la ‘Crisi’ consiste nella difficoltà di negare ai figli hobby e gadget, dalla minicar ai corsi di danza. Rinunce definite “pesanti” nella costruzione narrativa, viste come sintomi di una crisi economica che morde le finanze delle famiglie: in realtà sono solo lo specchio di un modello di famiglia succube dei figli e incapace di assumersi delle responsabilità e di insegnare la responsabilità ai propri ragazzi. Per fortuna che c’è Barbara Alberti a ridare al racconto la giusta morale…

La formula del programma, intanto, non cambia: il giudice deve ancora prendere le misure del programma, mentre gli avvocati sono sempre indisponenti. La Maya ha garbo, anche “senza pancione” – come scherza in apertura di puntata -, ma se si lasciasse andare un po’ di più, il tutto ne guadagnerebbe di autenticità. Ma questa è una vecchia storia.

A me ha fatto un po’ un effetto à la Quinta Colonna, per intenderci. Sarà solo l’idiosincrasia per l’argomento e per i protagonisti? Può essere, ma tra la mamma pronta a morire pur di non usare i contraccettivi che ha furoreggiato oggi a Forum e la coppia di genitori che non sanno come dire ai figli che bisogna rinunciare a tennis, inglese, minicar e danza, da questi legal show vien fuori un quadretto della famiglia italiana davvero sconcertante.

In ogni caso, in bocca al lupo alla Maya. Con casi del genere ne ha bisogno…

Verdetto Finale, diretta prima puntata: genitori immaturi e figli viziati, ecco l’Italia in crisi

15.20 Con 8 voti contro 5 la giuria è a favore di Patrizia. E quindi? La richiesta di Umberto non può essere accolta e lei può continuare a lavorare. E ci mancherebbe. Ma non c’è nessun aggancio legale in questa sentenza? Nessun riferimento ai Codici?


15.18 E vediamo anche che ne dice la giuria popolare…

15.15 I coniugi separati potrebbero rivolgersi a un giudice, ex Art. 145 C.C., per riprendere il filo del discorso interrotto in una coppia. Vabbè, il giudice parla di ‘amore’, della necessità di riconquistarsi, bla bla bla. Il giudice può indicare delle possibili soluzioni, ma in alcuni casi l’unica risposta è la separazione. Scusate, ma la sentenza dov’è??

15.13 “E’ una puntata difficile perché quando una coppia scoppia e arriva a Verdetto finale vuol dire che la colpa non è solo da una parte. E’ colpa del marito che nega a se stesso un fallimento? E’ colpa della moglie che decide di sopperire le mancanze di un padre e fare in modo che i figli non debbano rinunciare a nulla”. Eh, vediamo che dice il giudice. “Cosa succederebbe in un caso del genere? ” chiede la Maya. Ovvero se tutto questo dovesse avvenire sul serio.

15.09 E siamo al verdetto. O meglio, prima il riassunto della Maya che parla di ‘rinunce pesanti per i figli’ per i problemi economici causati dalla ‘sfortuna’… Problemi pesanti? Il karate negato? La minicar rivenduta? Mamifaccianoilpiacere!


15.04 E beccatevi anche la vignetta, col padre ridotto in stracci e la mamma’ wonder woman’. Pubblicità.

15.01 L’avvocato Cudillo difende l’iperattività della signora sotto accusa perché sta fuori casa, cosa che a lui, uomo, non è mai stato contestato per quel maschilismo che attanaglia l’Italia; accusa che viene da un uomo che ha dilapidato 70.000 euro per nascondere un fallimento venuto comunque a galla. Sì, ma sentire che ai figli è stata stravolta la vita perché non vanno più a tennis, o inglese, o a danza non si può sentire. Per alcuni la Crisi in Italia è solo un problema di abbondanza, l’ho sempre sospettato…

14.59 Ecco le arringhe: l’avvocato di lui attacca la moglie per aver dato del fallito al marito e per aver sacrificato la famiglia per ridare ai figli gli hobby e gli oggetti cui avevano dovuto rinunciare per le ‘difficoltà economiche’.

14.55 Ecco la voce della giuria popolare: “Signora, ma parlando a suo figlio non ha pensato che avrebbe potuto sminuire il padre agli oggi del ragazzo?”. Perché sento in questa domanda il sottile retrogusto di quel modello di moglie che non deve mai mettere in discussione il marito?


14.54 Condivido la Alberti: “Molti non dovrebbero farli i figli! Sono troppo bambini loro!”.

14.52 Vabbè, ma il caso legale dov’è? Il marito vuole la moglie a casa, quindi si tratta di doveri coniugali (come la puntata di Forum di oggi)? Di fatto c’è una triste storia di immaturità genitoriale, un comune caso di genitori incapaci di gestire se stessi e i figli.

14.51 Vabbè, io non sopporto gli interlocutori indisponenti e pur sapendo che è tutto studiato mi domando se sarei capace di rispondere senza usare la violenza fisica di fronte all’atteggiamento degli avvocati (e anche dei protagonisti).


14.46 Come sempre, lo spunto legale serve a distribuire pillole di saggezza al pubblico a casa. Argomento della puntata: come si fa a spiegare ai figli che non ci si può permettere le cose che si avevano prima? Come si fa a insegnare a ‘non desiderare’? La lezione di oggi è triplice: non bisogna promettere ai figli cose che non si possono dare (come SOS Tata insegna), non bisogna essere schiavi dei figli e bisogna insegnare ai figli il valore del denaro e dell’amore. L’abc della famiglia, insomma.


14.42 L’inutile momento dell’interrogatorio: l’avvocato Maria Chiara Caudillo mette ‘sotto torchio’ il marito. “Ma quando lavorava in agenzia non sottraeva tempo ai figli? E lei non ha sprecato i soldi?”. Interrogatorio superfluo, e come sempre irritante: negli USA pioverebbero i ‘mi oppongo’.

14.43 Caustico Corrado Tedeschi: “Da genovese avere una moglie che sta fuori 14 ore al giorno ed è una macchina da soldi a me non dispiacerebbe…”.

14.40 “Suo marito è un debole, lei sta bene fuori lontano da lui, che disprezza e che vorrebbe azzannare al collo… Separatevi e sarete felici”. Amen, sig.ra Alberti.

14.39 “Ma che tragedia è mai questa? Dite che avete tolto ai figli tutto? Ma tutto cosa? State bene. Voi siete due idolatri del benessere! Senza telefonini supersonici e microonde vi sparate un colpo in testa…”: sottoscrivo in pieno la Alberti. Il problema non è solo la mancata comunicazione, è proprio lo stile di vita..

14.36 Posso dire la mia? Altro che crisi economica, perdita del lavoro… a me questi sembrano mettere in scena una storia di ‘abbondanza’. Il marito ora vuole una moglie a casa per i suoi figli e non vuole cose materiali: si lavora tanto per concedersi gli extra, quelli che un tempo erano ‘normalità’ e ora sono ‘extra’. E in effetti parte della ‘crisi’ in Italia è figlia proprio di questo: aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità, non pensando al domani. E così ora si parla di consumi in calo e rubinetti a secco. Patrizia e Umberto non vivono la crisi, sono in crisi: una coppia che non parla bene non sta.

14.34 Ah ecco, il marito spiega perché vuole che la moglie resti a casa: a suo dire sta facendo il suo stesso errore, fare soldi per dare ai figli di 15 e 10 anni qualcosa (il karate, la danza, etc etc), mentre anche loro dovrebbero rimboccarsi le maniche. “E poi quando torni a casa butti due cose nel microonde e bastaaa”, dice lui, che ha ancora il ristorante. Beh, il cibo non lo può portare lui?

14.33 “Papà è stato sfortunato, c’è stata la crisi… Ma mio figlio mi ha aggredito ‘Ma quale sfortuna!!’: meraviglia di monologo.

14.30 Si ma qui metterei in galera tutti e due: dopo il fallimento hanno deciso persino di aprire un ristorante, investendo i soldi residui. E hanno pure dovuto cambiare casa – dal quartiere bene alla periferia – rinunciare agli hobby, vendere la ‘minicar’ che il padre ha regalato al figlio 14enne nonostante le difficoltà economiche. Vabbè, il tema della puntata è la maturità degli uomini…

14.29 Uh, si urla! “Sei un padreee, devi dire ai tuoi figli che sei in difficoltaaa’”.

14.26 Cioè, lui fallisce, non parla, spende 70.000 euro di risparmi per far finta di niente e si lamenta della moglie che lavora troppo e non è mai a casa? Vabbè, ma quanto tempo ci vuole perché lei chieda il divorzio?

14.25 Patrizia, così, si è ritrovata a dover coprire debiti e a guadagnare quanto necessario e per rimettere in banca i soldi che il marito spendeva per non far cambiare lo stile di vita alla famiglia.

14.23 Si scopre anche che l’agenzia è andata sempre peggio e lui non ha mai detto niente alla moglie, pur mantenendo un livello di vita medio alto. E così, per non ammettere il fallimento, non ha detto nulla alla moglie e ai suoi due figli e ha intaccato i risparmi, facendo finta di nulla e di fatto ‘sprecandoli’, secondo la moglie.

14.21 La verità si svela piano piano: Umberto ha dovuto chiudere la sua agenzia di viaggio un anno e mezzo fa. “Noi siamo partiti dal basso, abbiamo sempre lavorato: io facevo il garzone del bar, lei la sciampista…”: mamma mia, come sa di finto ‘sto monologo!

14.18 Umberto cita in giudizio la moglie Patrizia perché lavora troppo: non vuole che faccia tre lavori e che stia fuori per 14 ore al giorno facendo la segretaria, la commessa e la rappresentante di creme. Penserete che si tratti di un marito premuroso che non vuole che la moglie si affatichi? E invece no, si lamenta perché non è mai a casa con la famiglia. Lui è difeso da Lorenzo Radogna.

14.16 Ma veniamo a questa prima puntata. Opinionisti Corrado Tedeschi, Barbara Alberti (che vaneggia subito) e lo psicoterapeuta Luigi De Maio. “La parola è più tagliente di un coltello e più addolcente di una carezza”: ussignor son partiti filosofici.

14.14 Già sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione, Giuseppe Febbraro, riceve il martelletto. La prima domanda della Maya: “Come sta?”. Povero, perché deve star male? Intanto, si scopre che è “napoletano con ascendenze ischitane” e che a breve andrà in pensione. Ha trovato che fare per non perdere la mano e per dare ancora lustro al suo nome.

14.11 La sigla non cambia, lo studio sì, ma non la scenografia. La Maya entra spumeggiante e sorridente di bianco vestita con martelletto di ordinanza.. Saluta subito lo studio di Napoli: si sente a casa, sappiatelo. “Sono tornata senza pancia…”.

14.02 Pochi minuti ci separano dalla prima puntata della stagione 2013-14 di Verdetto Finale: torna Veronica Maya, ma arriva un nuovo giudice, Giuseppe Febbraro. Le toghe ballano in tv: anche Forum ha trovato un nuovo giudice, Nino Marazzita (oltre a una nuova conduttrice). Pronti per commentare live la prima puntata della nuova edizione? Di che si parlerà?

Verdetto Finale, in diretta la prima puntata dell’edizione 2013-14: anticipazioni

Siamo pronti a seguire la prima puntata della sesta stagione di Verdetto Finale, che torna su Rai 1 alle 14.10 con Veronica Maya alla conduzione e che seguiremo live su TvBlog.

Nonostante il trasferimento del format a Napoli – come anticipato nell’intervista alla conduttrice che trovate in coda al post – gli ingredienti del programma non cambiano. A sostenere la difesa delle parti in causa ritroviamo gli avvocati Maria Chiara Cudillo e Lorenzo Radogna, pronti ad ‘arringare’ la giuria popolare e convincere il giudice, questo sì, nuovo: a stabilire ‘torti’ e ‘ragioni’ ci sarà quest’anno il giudice Giuseppe Febbraro.

La formula del programma non cambia: al centro sempre casi incentrati sul diritto di famiglia o su temi vicini al pubblico post-prandiale (rapporto genitori/figli, storie coniugali, parentele difficili…), analizzati e commentati in studio da un terzetto di ospiti Vip – in genere composto da uno psicologo/psichiatra, da un giornalista/scrittore e da un personaggio dello show-biz – e dal pubblico parlante.

La vera novità di Verdetto Finale 2013-14 è, probabilmente, la concorrenza: oggi, infatti, debutta la nuova stagione di Forum, con Barbara Palombelli al posto della veterana Rita Dalla Chiesa. La Palombelli romperà il ghiaccio alle 11.00 su Canale 5 e poi si ripresenterà alle 14.45 su Rete 4 per il canonico Sportello di Forum. Inutile dire che la curiosità per la ‘novità’ c’è tutta: la Maya non ne abbia a male se il pubblico tv si sposterà sulla ‘rivale’…

Noi invece ci prepariamo a seguire la prima puntata di Verdetto Finale 2013-14 live su TvBlog: appuntamento alle 14.10.

Verdetto Finale, Veronica Maya riparte dalla sua Napoli

Lunedì 9 settembre alle 14.10 torna su Rai 1 Verdetto Finale, il tribunale ‘all’americana’ dell’ammiraglia Rai che dal lunedì al venerdì ospita casi ‘fictional’ incentrati sul diritto di famiglia – dalle separazioni all’affido dei figli – e sui temi che stanno a cuore ai genitori, come bullismo, dipendenze, questioni, insomma, che possono riguardare chi è a casa nel primo pomeriggio. E mentre Forum, il principale ‘competitor’, si prepara al cambio di conduzione, con Barbara Palombelli al posto di Rita Dalla Chiesa, Verdetto Finale resta saldamente in mano a Veronica Maya, pronta a tenere ‘a bada’ giudici, avvocati e giuria per la sesta stagione consecutiva. La struttura del programma non cambia, come testimonia la stessa Maya ‘interrogata’ dal Mattino di Napoli:

“Verdetto Finale ha la struttura di un processo all’americana: due contendenti – impersonati da attori – si presentano dinanzi a un giudice e illustrano una controversia che li divide. Scendono in campo gli avvocati con gli interrogatori e le arringhe. Fino alle sentenze, quella del giudice e quella della giuria popolare in studio: un modo per contrapporre le ragioni dei codici e del diritto a quelle del cuore, e alimentare così il dibattito in famiglia. Non a caso andiamo in onda all’ora di pranzo. In forma di fiction giudiziaria, insomma, mostriamo, con un linguaggio comprensibile, senza eccessi e senza volgarità, come funziona il diritto di famiglia”.

L’unico vero cambiamento atteso per la stagione 2013-2014 è il trasferimento della produzione a Napoli. La nuova edizione del ‘legal show’ di Rai 1, infatti, verrà realizzata nello Studio 4 del Centro di Produzione Rai di Napoli, per la gioia della Maya, nata a Parigi da genitori sorrentini e residente nel capoluogo campano (Maya è il suo secondo nome, mentre il cognome è Russo, tipicamente partenopeo) col marito siciliano e i due figli, Riccardo, nato nel gennaio 2012, e l’ultimo arrivato, Tancredi, nato lo scorso giugno. Due gravidanze vissute, in qualche modo, nelle aule del tribunale tv della Rai: con Tancredi fu ‘necessario’ un breve periodo di ‘maternità’, con la Maya sostituita per qualche mese da Tiberio Timperi, mentre per la seconda i tempi sono stati ‘organizzati meglio’, dando alla conduttrice la possibilità di registrare tutte le puntate necessarie a coprire la stagione e permetterle nello stesso tempo di godersi gli ultimi mesi di gravidanza e le prime settimane del suo piccolo lontano dalla tv.

“Guidare un programma è come un gioco”

dice la conduttrice, entusiasta di tornare in pista: il trasferimento a Napoli (dove è stato realizzato anche Reazione a Catena) è una vera manna dal cielo per mamma Veronica, che può così evitare anche le trasferte a Roma.

“Ora vivo a Napoli e non posso farne a meno. Non solo perché non faccio più la pendolare per andare alla Rai di Roma, posso pensare ai miei figli. Non solo faccio meglio la mamma, ma ho il sole, il mare e il cielo della mia terra. Nonostante le sue disgrazie, io ho ancora fiducia in questa città”.

La Rai, intanto, ha ancora fiducia in Verdetto Finale e in Veronica Maya: in bocca al lupo per il debutto della nuova stagione, che seguiremo live lunedì prossimo.