Home Hell’s Kitchen Italia, Carlo Cracco: “Non sarà facile sostituire Gordon Ramsay”

Hell’s Kitchen Italia, Carlo Cracco: “Non sarà facile sostituire Gordon Ramsay”

“E’ il programma più iconico, essendo molto legato a Ramsay e questa volta sono solo”, dice Cracco, che sarà alla guida della sfida tra chef più infernale della tv. E ribadisce che in cucina non c’è spazio per la tenerezza.

pubblicato 6 Agosto 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 15:50

Carlo Cracco anticipa qualche ingrediente della prima edizione di Hell’s Kitchen Italia, in onda su SkyUno nel 2014, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. Oddio, più che anticipare, ci anticipa qualcosa sul suo ruolo, e sul suo ‘atteggiamento’ verso i concorrenti

Per lo ‘chef degli chef tv’, l’estate è stata faticosa e l’autunno si presenta caldo: terminate le riprese di MasterChef Italia 3 (che ha avuto delle esterne a Napoli e a Comacchio e che dovrebbe debuttare il 19 dicembre), Cracco si concentra sulla prossima stagione tv, che lo vedrà addirittura nel ruolo di diabolico giudice (unico e insindacabile) della sfida più infernale tra aspiranti ‘chef’, ruolo da anni incarnato dal luciferino Gordon Ramsay.

“E’ una bella responsabilità. Hell’s Kitchen è il programma di cucina più conosciuto e iconico, avendo il volto di uno chef mitico come Ramsay. Non sarà affatto facile, perché questa volta sarò solo”

confessa Cracco a Sorrisi. Ma guai a parlare di ‘cattiveria’ nello show: è una semplificazione da profani, anche perché, come in un qualsiasi training professionale che si rispetti, la severità e la disciplina sono fondamentali:

“I concorrenti di Hell’s Kitchen sono chef professionisti. E’ sì uno show, ma è molto reale. In quell’ambito nessuno è tenero. Essere rigorosi e precisi fa parte del mestiere. Se sbagli un piatto, poi il cliente si lamenta. Devi pretendere sempre il massimo”.

Insomma, avete presente il sgt. Foley di Ufficiale e Gentiluomo, no?

Ma più gli anni passano, più i programmi di cucina si moltiplicano. Cracco, però, non teme la concorrenza di The Chef, che parte su La5 in autunno con Davide Oldani e Filippo La Mantia:

“Ben vengano queste rivalità, significa che c’è ancora spazio per queste trasmissioni. Il problema di chi arriva dopo è che arriva dopo”,

commenta lo chef dallo sguardo torvo, che fa invece i suoi complimenti allo ‘chef rivelazione dell’anno’, l’ormai mitico Antonino Cannavacciuolo, che condivide con Cracco l’impegno di ‘sostituire’ Ramsay in tv:

“Una trasmissione che mi è particolarmente piaciuta? Cucine da incubo. Cannavacciuolo è stato bravo a realzizare un programma così difficile. Oltretutto su una rete ‘diversa’, come Fox Life. E’ stata una vera sfida”.

Ma la sfida è il sale dei cooking show, non solo per i concorrenti, ma anche per i giudici/capitani, come dimostra l’attenzione che ormai viene data ai protagonisti stellati della tv. E a proposito della tv, qual è il rapporto cdi Cracco con il mezzo e con la notorietà?

“Con questi smartphone tutti vogliono un ricordino, ma non mi dà fastidio, fa parte dell’esperienza. La tv è un’attività collaterale, gestibile perché tutti i programmi sono registrati. Il mio lavoro è un altro. Il cuoco non sta più solo in cucina: ci sono congressi, convegni, presentazioni. La tv è la continuazione di quel che facciamo”.

Comunque sia, resta una bella vetrina anche per uno stellato come Cracco, diventato il sogno proibito delle signore.

Intanto chef Carlo non sarà l’unico a sdoppiarsi in questa stagione tv visto anche l’amico e collega di MasterChef Bruno Barbieri sarà protagonista della versione Junior. Bastianich, invece, si ‘accontenta’ per ora del titolo di ‘cuoco dei due mondi’, diviso tra Italia e Usa (lasciando però Mamma Lidia ‘in ostaggio’ dei piccoli chef). In attesa che Joe diventi ‘uno e trino’, ci concentriamo su Cracco a Hell’s Kitchen. Abbiamo già l’acquolina in bocca.

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