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Valerio Scanu porta Pupo in tribunale

Dopo le accuse, nemmeno troppo velate, lanciate da Pupo a proposito di irregolarità nelle votazioni del Festival 2010 il vincitore lo querela.

pubblicato 14 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:15


Aggiornamento: Ci giunge una rettifica da parte del legale di Valerio Scanu. Al momento è stata semplicemente inviata una lettera che invita Pupo a ritrattare quanto dichiarato nell’intervista, Paola Castiglione si riserva dunque di risolvere la controversia pacificamente senza adire le vie legali.

Pupo, si sa, ama il rischio. In passato la sua passione per il gioco gli ha causato diversi guai economici, ma questo non lo ha certamente reso più prudente, nemmeno nelle dichiarazioni ai giornali. La sua ultima uscita, con accuse nemmeno troppo velate di irregolarità nella procedura di televoto del Festival di Sanremo 2010, ha scatenato la reazione delle fan del vincitore di quell’edizione, l’ex “Amici” Valerio Scanu.

Pupo a Panorama ha detto:

Nel 2010 sono stato vittima di un’ingiustizia pazzesca. La mia canzone Italia amore mio, cantata con Emanuele Filiberto e Luca Canonici, aveva stravinto, lo sanno tutti. Poi, a un quarto d’ora dalla fine, come per magia, tutta Italia s’è messa a votare per Valerio Scanu. Un trionfo scippato. La Guardia di finanza sta ancora indagando.

Accuse pesanti, non circostanziate, ed in qualche modo persino auto smentite in un’altra parte della stessa intervista:

Fino a 10 anni fa ci si compravano e vendevano le posizioni fino a 5 minuti dalla fine. Oggi forse si usano trucchetti diversi, si modifica la scaletta per avvantaggiare qualcuno, si tenta di condizionare il televoto, ma non di più. Di Sanremo non importa più niente a nessuno. Se oggi la gara è pulita, è solo perché non girano soldi. E dove non ci sono soldi non c’è neanche corruzione.

Insomma, la gara non è truccata, però lui si è sentito scippato di una vittoria sicura. Mah.

Ad ogni modo la reazione di Valerio Scanu è stata quella di affidarsi ad un legale per sporgere querela per diffamazione. L’avvocato del cantante ha innanzitutto smentito che sia in corso un’indagine da parte della Guardia di Finanza su quello specifico televoto, ma soprattutto ha esplicitato l’intenzione di tutelare il buon nome del suo cliente di fronte ad un tribunale chiedendo conto di un’accusa così pesante.

Paola Castiglione, il legale del cantante sardo, ha anche voluto sottolineare un’evidente anomalia: se Pupo pensa che Sanremo sia truccato perché non si è rifiutato di partecipare al monologo di Adriano Celentano nella prima serata dell’ultima edizione del Festival?

Foto | © TM News

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