Home Ascolti TV #WIDG – 4 marzo 2012: una domenica senza Auditel

#WIDG – 4 marzo 2012: una domenica senza Auditel

Una giornata senza numeri, per parlare soltanto di qualità in tv.

pubblicato 2 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 22:54

Domenica 4 marzo 2012 sarà l’ultimo giorno di WIDG – La tv che vorrei. E si chiuderà con un evento un po’ particolare: Una domenica senza Auditel.

Il 4 marzo 2012: blog e siti che abitualmente informano i propri lettori su tutto quel che accade in tv, e quindi anche sui dati d’ascolto, dopo una settimana dedicata alla qualità in tv, sospenderanno la pubblicazione dei numeri per un giorno, oscurando i dati. Anche TvBlog aderisce a questa giornata senza numeri: non verranno dunque pubblicati gli ascolti di sabato 3 marzo.

Perché? L’iniziativa è simbolica e provocatoria e arriverà al termine di una settimana in cui la piattaforma di WIDG si è occupata di qualità in televisione. L’Auditel scatena il tifo e fa perdere di vista il senso più profondo della qualità in televisione. Tutto è sottomesso alla logica degli ascolti.

Qual è lo scopo? Uscire dalla schiavitù degli ascolti, dalle diatribe, dalle lotte che rendono l’Auditel l’unico parametro per valutare la tv italiana. Pensiamo che si possa vivere anche senza percentuali di share e valori assoluti: l’Auditel è una convenzione, una misurazione statistica che nel tempo, complici anche i programmi e gli uffici stampa, ha assunto un valore che non dovrebbe avere. E’ diventato l’unico parametro di riferimento per chi fa tv. E decreta, senza motivo, anche i successi qualitativi.

Ecco perché abbiamo deciso di proporre una domenica senza l’Auditel. Per parlare di tv senza numeri e per restituire ai numeri il loro significato.

Chi può partecipare? L’invito è esteso a tutti. Anche alla stampa mainstream o ai semplici lettori, che possono aderire semplicemente divulgando l’iniziativa. Se decidete di supportarla, comunicatecelo e pubblicate questo post o un suo estratto sul vostro blog o sulle vostre pagine Facebook o dove preferite.

***
Fra le testimonianze raccolte durante WIDG – “La tv che vorrei”:

Gianni Boncompagni: «L’Auditel è una bufala, equivale a credere all’oroscopo».
Marco Travaglio: «L’Auditel ha evidentemente un campione tarato sulla vecchia televisione generalista; una società di Rai e Mediaset non può essere attendibile per giudicare la concorrenza».
Carlo Freccero: «L’Auditel è il mio guru, il mio feticcio, il mio incubo. Ma in futuro non si potrà prescindere dal commento su internet».
Renzo Arbore: «Ormai al giorno d’oggi non c’è più spazio per la sperimentazione, c’è poco rispetto per le avanguardie. Tra i format esteri già pronti e la paura di fare cose nuove non si fa quasi più nulla in Tv. Ahi ahi, Auditel Auditel… quanti delitti si compiono in tuo nome».
Pippo Baudo: «Ho avuto sempre un rapporto molto difficile con l’Auditel, è una cosa che non ho mai stimato».

***

WIDG, la tv che vorrei è

su Facebook, su Twitter con l’hashtag #WIDG, su Storify.

Aderiscono allo “sciopero dei dati”: TvBlog.it – CineTivu.com – Televisionando.it – Chic o Choc – Chimachimera – Chissenefrega – Digital Sat – Gossiplandia – InsideTv – Isa & Chia Mag Series – MatteoBlog – MondoReality.com – Pubblicodelirio – TvBlog.Girlpower – TvGlobo.it – TvZoom.it – UnDueTre e tutti coloro che desidereranno aggiungersi alla lista.