Home Festival di Sanremo Festival di Sanremo 2012 – La conferenza stampa del 16 febbraio. Domani in sala stampa Celentano. Marano: «Svolgo il ruolo che già svolgo in Rai. Nessuno vuole censurare Celentano»

Festival di Sanremo 2012 – La conferenza stampa del 16 febbraio. Domani in sala stampa Celentano. Marano: «Svolgo il ruolo che già svolgo in Rai. Nessuno vuole censurare Celentano»

In diretta dall’Ariston, la seconda conferenza stampa da quando è in onda il Festival.

pubblicato 16 Febbraio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 23:21


Festival di Sanremo 2012 – Seconda serata
Festival di Sanremo 2012 - Seconda serata
Festival di Sanremo 2012 - Seconda serata
Festival di Sanremo 2012 - Seconda serata
Festival di Sanremo 2012 - Seconda serata

Dall’Ariston, la conferenza stampa del 16 febbraio del Festival di Sanremo 2012, che, almeno sulla carta, si preannuncia più tranquilla di quella di ieri, devastata dalla notizia del “commissariamento” da parte di Antonio Marano. L’inizio avviene con un po’ di ritardo, alle 13.26 (c’erano le prove in corso e il ritardo era stato annunciato), e si comincia, naturalmente, con la lettura dei dati Auditel della puntata del 15 febbraio 2012.

«La media delle due serate è la migliore dal 2005 a oggi»

è il dato che viene divulgato (c’è un calo rispetto alla seconda serata del 2011). Se lo streaming di Rai.tv e di Corriere.it funziona, quello del Tg1 salta per un po’.

Il direttore di RaiUno Mauro Mazza continua a sottolineare i successi dei suoi Festival. L’Auditel e gli ascolti sono un ottimo paravento per qualsiasi spettacolo. E’ così, è una retorica che è sempre stata cavalcata da tutti, in qualsiasi contesto. Una convenzione, ahinoi, “universalmente” accettata.

Per la serata di oggi, 16 febbraio 2012, visto che per ragioni tecniche non meglio precisate non si potrà stabilire mediante televoto quale sia l’opera migliore, Mauro Mazza chiede alla stampa una mano perché siano i giornalisti accretitati al Festival a stabilire quali saranno le migliori esecuzioni della serata che vede in scaletta i cantanti (tutti) in duetto con stranieri per eseguire “grandi classici” della canzone italiana. Ci sarà, inoltre, una raccolta fondi via sms per gli alluvionati della Liguria.

Gianmarco Mazzi elogia gli ascolti e i Soliti idioti.

Ivana Mrazova: «E’ stata una serata bellissima per me, sono molto contenta che riuscivo ad andare, dopo quello che è successo su mio collo […] Sono emozionata».

Gianni Morandi ringrazia tutti, saluta Antonio Marano.

Rocco Papaleo: «Ueeeee». E basta.

Gianmarco Mazzi dice che la perdita di 700mila euro in termini di raccolta pubblicitaria (è un dato Sipra, non una boutade non è imputabile a Celentano e dice che Gianni Morandi è stato bravo a gestire l’imprevisto nella prima serata.

Qualcuno (Radio Salerno Un Minuto) fa notare che sono scesi di 1 milione gli ascolti rispetto alla seconda serata dell’anno scorso e che ci sia una tentazione di ostentare i buoni risultati. Ma Morandi difende tutto. Come Mazza: «Se c’è qualcosa che nel complesso abbiamo perso, siamo contenti che RaiDue abbia fatto un buon risultato, perché i diritti delle partite li compriamo». E come Gianmarco Mazzi, che addirittura dice al giornalista: «Informati bene».
Morandi: «RadioSalerno, parla di musica, dai».

Fare Sanremo è difficile, rende nervosi.

Morandi canterà «Gli uomini non cambiano», «Dio come ti amo» e «More», di Riz Ortolani. Questa sera non è previsto un intervento di Celentano («Almeno, credo», dice Mazzi).

A proposito di quanto anticipato dal Corriere, come riportavamo oggi, si è confermata la nascita di una struttura che effettivamente si occuperà anche del Festival di Sanremo. Gianmarco Mazzi precisa di non aver chiesto alcun rinnovo di contratto. E Mauro Mazza chiarisce che non si è autosospeso, «figuriamoci se penso di dimettermi».

Morandi non sa come commentare le polemiche delle associazioni gay per la sua frase «Non ho niente contro gli omosessuali». Non capisce che la frase è indice di un sottobosco che non si sradica.

Antonio Marano Rocco Papaleo e la Sony hanno inserito la canzone di Papaleo nella compilation.

Mazzi non vuole commentare le dichiarazioni di Verro e afferma di avere nostalgia della Cavani.

Antonio Marano: «Devo semplicemente svolgere il ruolo che già svolgo in Rai. Qual è la cosa che serviva per cui il direttore generale e, diciamo, il Presidente, mi hanno mandato a Sanremo – non era previsto che venissi neanche una volta, per impegni che avevo già, fra cui il cda? Per una situazione che si era creata, c’erano cose da decidere».

«Il mio unico interlocutore è il direttore di Rai1. Celentano aveva piena libertà, nel rispetto del codice etico».

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