Home Festival di Sanremo Festival di Sanremo 2012 – Gianmarco Mazzi ammette tutto: «La Lei dice: Celentano è fuori». La Rai (non) risponde con un comunicato

Festival di Sanremo 2012 – Gianmarco Mazzi ammette tutto: «La Lei dice: Celentano è fuori». La Rai (non) risponde con un comunicato

Il direttore artistico del festival, a sorpresa, risponde a Celentano e ammette tutto. Il comunicato ufficiale della Rai non chiarisce nulla.

pubblicato 24 Gennaio 2012 aggiornato 5 Settembre 2020 00:00


    Aggiornamento 17:46: arriva un comunicato stampa ufficiale della Rai, che sembra del tutto asincrono rispetto a quanto dichiarato da Celentano e dal direttore artistico del Festival di Sanremo. Ne diamo conto, riportandolo integralmente, per dovere di cronaca, ma incapaci di esprimere giudizi in merito, se non evidenziare come, evidentemente, da Viale Mazzini non arrivi alcuna risposta soprattutto alla lettera di mazzi. Al lettore ulteriori valutazioni.

    La Rai è in attesa di ricevere la bozza di contratto definitiva relativa alla partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo.La bozza, come concordato nella tarda serata di ieri, doveva pervenire entro la mattinata. A questo e all’apporto artistico di Adriano Celentano al Festival, la Rai era e resta fortemente interessata. Nessuna attenzione, invece, l’Azienda intende prestare ai pettegolezzi che sembrano inspiegabilmente prevalere in queste ultime ore.

Arriva a stretto giro di posta la risposta di Gianmarco Mazzi ad Adriano Celentano. E, clamoroso, il direttore artistico del Festival di Sanremo ammette tutto. E a fugare i dubbi delle voci – mai ufficiali – che avrebbero voluto il molleggiato e i suoi giocare al rialzo nella trattativa.

Tanto per cominciare, rispondendo alla missiva di Celentano, diffusa via web, Mazzi si rivolge anche alla Rai. Chi l’avrebbe mai detto? Con queste missive pubbliche che imperversano sul web, Saremo sta diventando davvero Social. Ma in un modo che nessuno poteva immaginare.

Ecco cosa scrive Mazzi:

Caro Adriano, mi sono molto impegnato in questi mesi per la tua partecipazione al prossimo Sanremo. A questo punto capisco che mi devo impegnare per difendere qualità e quantità del mio lavoro e mi rivolgo alla RAI. Rivedere, dopo otto anni, Adriano Celentano in tv e sul palco di Sanremo, anche con Gianni Morandi, rappresenta per la RAI e per me un successo artistico, professionale e commerciale. Se penso agli appelli fatti, tra gli altri, da un grande come Fiorello per avere Adriano nella sua trasmissione e al giusto sostegno dato dalla RAI, dico che da parte dell’azienda per cui sto lavorando mi sarei aspettato più entusiasmo.

Poi il racconto dei primi intoppi (e un po’ di chiarezza sul compenso del molleggiato, che La Stampa, duramente attaccata da celentano, riportava come pari a un milione e duecentomila euro. Cifra che pare nient’affatto veritiera).

Fino a un certo punto le trattative parevano indirizzate nel verso giusto, gli accordi sul compenso chiusi in linea con il mercato attuale, addirittura al di sotto di compensi erogati negli anni scorsi per un evento importante come Sanremo (in ottemperanza alla corretta politica di contenimento dei costi imposta dalla crisi e voluta dal direttore generale Lei) e Celentano ha potuto iniziare a lavorare. Poi sabato scorso mentre mi trovavo con lui, in attesa delle prove con Morandi, qualcosa si è inceppato. Primo segnale, il direttore di Raiuno mi comunica per iscritto che la RAI ha bloccato la programmazione dei promo su Celentano (già, a mio avviso, stranamente sotto tono, cosi’ come quella su Sanremo in generale rispetto allo scorso anno e a campagne viste di recente). Mi sembrava una decisione platealmente ostile e autolesionista, in una fase di trattativa ormai avanzata.

Quindi, ecco il dictat di Lorenza Lei – che ieri era stato categoricamente smentito dalla Rai, come ricordavamo:

Poi mi comunica, sempre per iscritto e in modo inequivocabile, “la Lei dice Celentano è fuori”, fatto confermatomi telefonicamente dall’avvocato Fiorespino che riferisce dell’invito della direzione generale a cercare “un’alternativa a Celentano”. Rispondo all’avvocato con un silenzio costernato.

E ancora, la questione della libertà editoriale di Celentano:

E inizio a parlare con Adriano per rimontare, per cercare di capire la situazione e provare a ricomporla. Le questioni apparivano sostanzialmente due e riguardavano le interruzioni pubblicitarie (su cui abbiamo individuato presto una soluzione accettabile da Celentano e proponibile alla Rai) e la libertà autoriale, tema su cui mi sentivo particolarmente sicuro avendo avuto rassicurazioni dai vertici RAI e nessuna smentita alle dichiarazioni fatte in occasione dell’annuncio di Celentano. A questo punto ho letto la bozza del contratto, mostratami da Claudia Mori, e in particolare l’art. 8: “Noi (ndr Rai) garantiamo che avete discrezionalità ed autonomia sui contenuti dell’intervento delle performances del Sig. A. Celentano, che saranno concordati, unitamente alle modalità della partecipazione dell’artista alla manifestazione in oggetto, con i competenti uffici. Pertanto tutte le decisioni inerenti la impostazione e strutturazione degli interventi del Sig. A. Celentano, relativamente alla fase preparatoria spetteranno a Voi.” Celentano mi ha guardato e mi ha detto “secondo te, che dice questo contratto, sono libero o non sono libero?”. Non ho saputo rispondere.

E’ libero, chi deve concordare i propri interventi con “uffici competenti”? No. Non lo è. Anche perché ciascuno è responsabile di quello che dice, fino a prova contraria. Ed è surreale, il controllo preventivo.

Foto | © TM News

La lettera prosegue così:

Il seguito è cronaca recente di colpi e contraccolpi e io sono molto irritato perche’ tutto questo danneggia anche il mio lavoro di direttore artistico che ha a cuore il successo della manifestazione. Sono pagato per quello e quello voglio raggiungere, cosi’ come ho sempre fatto negli anni. Per il resto non esprimo giudizi anche se mi piacerebbe tanto sapere quali uffici, e quali ufficiali, dovrebbero concordare i contenuti dell’intervento di Celentano. Non mi fido, preferisco che Celentano (lo conosciamo tutti da sempre) dica quello che vuole, anche perché in diretta può farlo liberamente, e a me (come a chiunque altro) sia data la possibilità di rispondergli se non sarò d’accordo. Il che e’ anche probabile.

Se fino a questo momento le dichiarazioni “dure” provenivano solo dal clan Celentano, l’esternazione di Mazzi mette la Rai spalle al muro e costringe Viale Mazzini a rispondere in maniera congrua e puntuale a tutte le questioni sollevate dal cantante e dal direttore artistico del Festival. Ci aspettiamo che la cosa avvenga, non più attraverso voci ma attraverso comunicati ufficiali.

Adriano CelentanoFestival di Sanremo