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Mafalda di Savoia, il film-tv con Stefania Rocca su Rete 4 per il Giorno della Memoria

Su Rete 4 Mafalda di Savoia-Il coraggio di una principessa, il film-tv con Stefania Rocca trasmesso in occasione della Giornata della Memoria

pubblicato 24 Gennaio 2012 aggiornato 5 Settembre 2020 00:01


Nella settimana del Giorno della Memoria, continuano le riproposizioni delle tv generaliste di fiction legate a quest’argomento. Dopo la trasmissione, ieri, di “Mi ricordo Anna Frank” su Raiuno, oggi tocca a Rete 4, che stasera alle 21:10 manda in onda “Mafalda di Savoia-Il coraggio di una principessa”, il film-tv andato in onda nel 2006, tratto dal libro di Cristina Siccardi e diretto da Maurizio Zaccaro.

Protagonista della fiction (originariamente in onda in due puntate, ma la rete le accorperà entrambe in un’unica serata) è Stefania Rocca, nei panni della secondogenita di Vittorio Emanuele III, anche lei coinvolta nei fatti della Seconda guerra mondiale e della persecuzione dei tedeschi. Mafalda, infatti, fu accusata di alto tradimento del regime tedesco, dichiarandosi avversa alle idee di Hitler.

La fiction segue la vita della protagonista, nata nel 1902 e diventata moglie del tedesco Filippo d’Assia (Johannes Brandrup), da cui ebbe quattro figli. Credendo all’importanza della famiglia e di altri valori molari, Mafalda iniziò a catturare l’antipatia del regime per via di alcune sue iniziative diplomatiche. Nel settembre del 1943, quando ci fu l’armistizio con gli alleati, Mafalda si trovava a Sofia, per sostenere la sorella Giovanna (Clotilde Courau) in lutto per la perdita del marito. Viene informata dei fatti solo mentre fa ritorno in Italia (Badoglio ed il Re erano già fuggiti al Sud) ma, nonostante questo, decise di tornare in patria.

Con un tranello, però, viene catturata e portata nel campo di concentramento di Buchenwald, dove verrà rinchiusa sotto falso nome e con condizioni migliori rispetto agli altri internati. Nonostante, questo, però, la sua fine sarà comunque drammatica: Mafalda morì nel 1944, per le ferite riportate dopo un bombardamento che colpì la sua baracca, e che la portarono all’amputazione di un braccio.

“Quando mi hanno proposto di interpretare Mafalda di Savoia, sono rimasta perplessa: non sapevo niente di lei”, aveva commentato la Rocca in un’intervista a “Repubblica”. “Ho scoperto che non esiste quasi niente, a parte il libro di Cristina Siccardi, sul quale è basata la fiction. Niente, o quasi, sul suo carattere, la sua personalità. Perciò sono rimasta ancora più colpita quando ho letto la frase che disse prima di morire: ‘Ricordatemi non come una principessa ma come una sorella’. Da lì ho ricostruito la ‘mia’ Mafalda: allegra, amante della musica, romantica, testarda e non formale”.

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