Home Notizie H3G vuole abbandonare la tv sui cellulari, l’AgCom gli nega l’uso per la tv tradizionale

H3G vuole abbandonare la tv sui cellulari, l’AgCom gli nega l’uso per la tv tradizionale

La compagnia telefonica Tre vuole abbandonare la tv sui cellulari e cominciare a trasmettere per la tv tradizionale, ma l’AgCom gli negherebbe questo cambio in corsa

pubblicato 20 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:01


H3G sta provando a pensionare il suo DVB-H, letteralmente Digital Video Broadcasting – Handheld, il protocollo di trasmissione per segnali televisivi su dispositivi mobili. “La tv sul cellulare” è stata un fallimento praticamente in tutte le sue esperienze europee. Il rafforzamento della connettività 3G consente di veicolare immagini e audio in streaming senza bisogna di sintonizzatori di ispirazione televisiva, il servizio non ha mai attecchito e anche gli altri operatori italiani che avevano investito nel settore stanno smantellando. TIM lo ha già fatto lo scorso anno, Vodafone si prepara a fare lo stesso.

La Tre vorrebbe che gli venisse concessa la possibilità di convertire le sue frequenze DVB-H iniziando a trasmettere in DVB-T (il digitale terrestre televisivo). L’operatore telefonico cinese è già titolare di una frequenza DVB-T nazionale, ma questa autorizzazione lo metterebbe nelle condizioni tecniche di irradiare un proprio mux praticamente su tutto il territorio nazionale. La richiesta era stata inoltrata al ministro Romani negli ultimi giorni in cui era in carica prima della caduta del governo Berlusconi e, in attesa del parere di AgCom e Antitrust, gli aveva concesso un’autorizzazione temporanea.

Come ha spiegato l’amministratore delegato di H3G Vincenzo Novari:

Lo scorso 16 novembre il Ministero dello Sviluppo economico ci ha autorizzato a trasmettere provvisoriamente in DVB-T, riconoscendo ancora una volta il nostro titolo, mentre il 23 novembre l’Agcom ha fatto sapere di non aver ultimato il parere chiesto dal ministero, che il giorno dopo confermava l’autorizzazione provvisoria Nel 2008 il ministero delle Comunicazioni ha convertito la licenza di 3lettronica in un’autorizzazione generale, valida sia per il DVB-T che per il DVB-H. Per farla breve, il sistema normativo italiano, sia con Prodi che con Berlusconi al governo, ha riconosciuto in modo inequivocabile che le frequenze acquistate da 3lettronica sono utilizzabili sia per il DVB-T e per il DVB-H.

Ora sembrano essere arrivate brutte notizie per H3G: l’AgCom sarebbe orientata a non concedere il cambio di tecnologia, anche se sul tema manca ancora il parere dell’Antitrust guidata dal nuovo presidente Giovanni Pitruzzella.