Tgcom24, il debutto con Gianfranco Fini ed Emma Bonino all’insegna della (eccessiva?) sobrietà dello studio ed una grafica “lenta”
Il debutto di TgCom24 è all’insegna delle interviste a Fini ed alla Bonino, oltre che alla sobrietà dello studio
E’ partito Tgcom24, il nuovo canale all-news Mediaset, dopo una lunga campagna promozionale (ed una messa in onda speciale di qualche settimana fa in occasione della crisi di governo). Nasce, così, un canale che vuole dare filo da torcere ai suoi diretti competitor, RaiNews24 e SkyTg24, fin dai primi minuti di messa in onda.
L’esordio di Tgcom24 è stato infatti affidato, dopo un rapido collegamento-lancio col Tg5, ad Annalisa Spiezie, che ha così affrontato con stile, oltre alla curiosità del debutto del canale da parte dei telespettatori, anche la prima intervista del canale, fatta a Gianfranco Fini, Presidente della Camera. Curioso, potrebbe pensare qualcuno: per il lancio del nuovo canale Mediaset è stato scelto uno dei più ferrei contestatori, nell’ultimo anno, di Berlusconi. A succedergli, poi, è arrivata un’altra persona lontana dall’ex premier, Emma Bonino, rimasta in onda più a lungo del suo predecessore. Che si tratti di una strategia per evidenziare la libertà di cui il canale gode rispetto all’editore o di una semplice esclusiva, lo facciamo decidere a voi.
Fatto sta che, i primi minuti di Tgcom24 sono stati segnati anche da alcune incertezze tecniche, comprensibili nei primissimi minuti di lancio ma che forse non ci si aspettava da un canale il cui rodaggio era già stato testato, come detto, due settimane fa e la cui partenza era programmata da tempo. Ma a non convincere, per ora (è troppo presto per commentare i contenuti), sono alcune scelte di scenografia e di grafica.
Tgcom24, il debutto con Gianfranco Fini ed Emma Bonino
I conduttori di Tgcom24
Spiace vedere, ad esempio, che il debutto del canale sia stato relegato ad una parte dello studio decisamente povera, rispetto al resto delle immagini che erano state fatte circolare nei giorni scorsi e che mostravano uno studio molto più ampio. In questo caso, possiamo immaginare che abbia prevalso la volontà di evidenziare i contenuti rispetto all’estetica, ma forse si poteva tentare qualcosa di più. Neanche la parte dedicata ai collegamenti con le notizie dal web che ha ospitato Federico Novella non stupisce.
La grafica, invece, non prevede particolari sorprese. Chiara e precisa per l’ultim’ora, un po’ più lenta, invece, per le notizie che scorrono nel sottopancia, e che scorrono per genere. Piuttosto che prediligere un flusso continuo e ritmato di news, la rete ha deciso di mostrare i titolo a seconda del genere, attraverso una selezione grafica, appunto, più lenta rispetto alle grafiche da all news che già conosciamo.
Queste le prime considerazioni che si sentiamo di fare verso TgCom24. Ora non resta che capire, nelle prossime settimane, se l’approfondimento news di Mediaset merita davvero tutto l’investimento effettuato o se le reti tematiche concorrenti non hanno da temere. Intanto, la prima ora di messa in onda del canale ha segnato qualche spot pubblicitario di troppo, per una rete all-news, con tanto, in uno solo cano fino ad ora, di countdown per il ritorno alla diretta.
