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L’Arena di Giletti – Censurati tre giornalisti anti-Fiorello?

Il conduttore de #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend non ama le critiche

pubblicato 23 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:44


Sulle pagine degli spettacoli di oggi Libero titola “Criticare Rosario? In tv è vietato”. A detta dell’articolista, anonimo non a caso per evitare ripercussioni personali, strane coincidenze confermerebbero un lecito dubbio già qui manifestato, ovvero che non si possa neanche scalfire l’assoluta consacrazione del mattatore.

Peccato che a parlare siano i fatti: ben tre giornalisti che avrebbero voluto criticare la trasmissione di Fiorello sarebbero stati censurati dall’Arena di Giletti. E non stiamo parlando di blogger rosiconi come noi. A spiccare c’è persino Riccardo Bocca dell’Espresso, a sua volta citato da Libero, che scrive:

“Non si spiega affatto il non comune slancio con cui nei giorni scorsi Giletti ha inviato a intervistarmi una giornalista, la quale in buona fede ha chiesto il come e il perché avessi sculacciato lo spettacolone del signor Rosario, pregandomi per giunta di buttar lì consigli al povero Fiorello, ultradopato di ascolti ma indolenzito sul fronte critico. Cos’è successo, signor Massimo, al suo ben noto coraggio? Per quale oscuro impedimento tecnico è sparito il servizio, a me annunciato, sui fuori dal coro?”.

Peccato che non solo non sia stato trasmesso l’intervento preregistrato di Bocca, ma sia stata anche annullata la partecipazione di due noti critici televisivi di Libero: Alessandra Menzani e Francesco Specchia:
La prima era stata contattata per registrare un intervento controcorrente, sulla scia di un suo articolo che apriva con:

“Se certe battute le facesse il bistrattato Pino Insegno (‘Avremo un governo tecno… più free drink per tutti’) l’autore sarebbe condannato a fucilazione sicura da parte della critica, se le fa Fiorello diventano gemme di rivoluzionaria ironia”.

Peccato che l’appuntamento con la troupe di Giletti sia saltato con la scusa che “la puntata sarebbe cambiata”. Sorte simile è toccata anche a Specchia. Quest’ultimo aveva scritto che Fiorello, pur non grandissimo, non aveva elementi di novità e presentava alcune battute banalotte. Anche lui, alla vigilia, è stato chiamato per annullare la partecipazione. Anche in questo caso la motivazione addotta è che “il programma era stato accorciato”.

Stranamente, invece, c’è stato ampio spazio per il coro di lodi unanimi. Su Libero l’articolista anonimo chiosa così:

“Sarà stato Giletti a decidere la linea della trasmissione o gli ordini di scuderia sono partiti altrove? Mah, quel che è certo è che Giletti ama ospitare diverse opinioni nella sua Arena. Fiorello legge tutti gli articoli che lo riguardano e, come si è visto, non ama le critiche”.

Insomma, il sospetto è che la colpa, stavolta, non sia affatto del conduttore, che pure si è divertito a umiliare il Grande Fratello. Giletti si è, infatti, improvvisato aviatore, sorvolando Cinecittà con un aeroplano che informasse i ragazzi di “che cosa si sono persi”. D’altronde, dopo aver avuto l’onore di un intervento telefonico del mattatore, doveva pur sdebitarsi.

Sono piovute anche qui le polemiche sul budget di una sorpresa simile, giudicato troppo esoso per una trasmissione della domenica. Non è escluso, però, che RaiUno – proprio per il botto di ascolti – possa permettersi di questi tempi qualche “follia” di troppo.

I risultati de #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend hanno dato fiato a un intrattenimento Rai in coma, con i benefit della raccolta pubblicitaria che andranno a vantaggio dei colleghi e programmi della tv di stato, all’improvviso carica di credibilità. Solo così si possono spiegare gli acritici entusiasmi generali e una mobilitazione aziendale di massa così scevra da invidie.

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