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Censurati anche Tom e Jerry

Dove andremo a finire, cari lettori? Ormai la tv è allo sbaraglio. Vengono censurati programmi e pubblicità che non fanno “del male” a nessuno, ma non vengono toccate scene di guerra o di violenza che potrebbero realmente nuocere alle persone psicologicamente immature (passatemi il termine).Mi è capitato proprio qualche giorno fa di assistere in un

21 Agosto 2006 22:07

Tom e Jerry Dove andremo a finire, cari lettori?
Ormai la tv è allo sbaraglio. Vengono censurati programmi e pubblicità che non fanno “del male” a nessuno, ma non vengono toccate scene di guerra o di violenza che potrebbero realmente nuocere alle persone psicologicamente immature (passatemi il termine).

Mi è capitato proprio qualche giorno fa di assistere in un tg a delle scene raccapriccianti: una macchina completamente distrutta dopo un incidente stradale, un paio di corpi – morti – di ragazzi giovanissimi coperti alla bell’e meglio da un lenzuolo insanguinato, pozzanghere di sangue sull’asfalto umido e i soccorritori che cercavano di estrarre dall’auto l’ultimo cadavere. Tutto questo in un tg, alle 20.
Quello che va censurato (o perlomeno mostrato con un po’ di cautela) però non è questo…è il fumo nel cartoon Tom e Jerry.

Ofcom, l’ente britannico che vigila sui programmi tv, ha messo sotto inchiesta il cartone Tom & Jerry per alcune scene in cui si fuma. Nel mirino una scena in particolare nella quale Tom si accende una sigaretta per fare colpo una gattina dagli occhi languidi

L’Ofcom, come avrete capito, è una sorta di organo equivalente al nostro Moige, ma con maggiore potere.

Prima questione: è giusto censurare le scene di fumo in Tom e Jerry? Probabilmente sì. Un bambino può captare la scena come un qualcosa di positivo, da imitare.
Seconda questione: è giusto censurare le scene di fumo in Tom e Jerry, lasciando che un bambino veda sangue e cadaveri durante il tg? Certamente no. Un incidente stradale non provoca in un ragazzino lo stesso desiderio di emulazione del fumo, ma può generare altri tipi di reazione, le cui conseguenze potrebbero essere ancor più negative.
Parlare di censura equivale ad entrare in un terreno minato, pericoloso. Abbiamo già trattato in parte l’argomento parlando di Bisturi e delle proteste del Moige: in quell’occasione avevamo concluso che censurare ad ogni costo non protegge il bambino, ma lo isola dalla realtà con cui prima o poi dovrà inevitabilmente scontrarsi. Questo vale anche per il fumo e – seppure sia solo un esempio – per i cadaveri al tg? Ammetto di essere in difficoltà nel dare una risposta.
Credo però sia innegabile il fatto che si debba trovare una direzione univoca in tema di censura, sia essa totalmente libertaria o repressiva; fino ad ora l’unità di misura utilizzata dalle associazioni per giudicare ciò che è “bene” e ciò che è “male” è cambiata con troppa facilità.