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Il monologo in diretta, la stand up comedy e George Carlin

George Carlin nella prima parte di “It’s Bad For Ya”, il suo ultimo monologo trasmesso live dalla HBO.

6 Ottobre 2011 08:26

Il video che vedete (si astengano animi sensibili e perbenisti) è l’ultima performance per la tv di George Carlin: è stata mandata in onda in diretta dalla HBO il primo marzo del 2008. E’ un video perfetto, per la giornata di oggi.

Perché, tanto per cominciare, è un monologo in diretta e capita a proposito, visto che ieri sera si parlava del monologo in diretta di Enrico Brignano a Le iene Show. Ecco. Carlin è (era) uno straordinario interprete della stand up comedy. Faceva satira. Sapeva fare i monologhi. Ed è il caso di proporlo qui su TvBlog, esattamente come ho fatto qualche tempo fa con Bill Hicks, per la gioia di chi lo conosce già e per tutti coloro che vorranno conoscerlo per capire, una volta di più, la clamorosa superiorità della stand up comedy americana.

Dalla visione, tuttavia, dovrebbero astenersi anche tutti coloro che si prendono troppo sul serio. E anche qui, in questo periodo che qualche giorno fa provavo a raccontare, e soprattutto in un blog in cui si parla di tv, il monologo di Carlin calza alla perfezione. Perché la tv è quel mondo, tutto sommato superfluo – ma che ci intrattiene – dove tutti si prendono sul serio e gridano alla libertà propria e degli altri per poi risentirsi se vengono criticati. Il monologo di Carlin, oltre a ridare un senso alle cose e a impedirci di prenderci troppo sul serio, è dissacrante come può esserlo solo un grande attore e autore, con uno straordinario spirito di critica sociale e una clamorosa verve comica, che è arrivato a settant’anni suonati: ottimo cibo per il cervello. Che fa ridere e scardina pensieri e pregiudizi. Fa persino riflettere.

Sono stanco di sentirmi dire chi devo ammirare in questo paese. Non siete stanchi di farvi dire chi dovrebbero essere i vostri eroi? Farvi dire chi dovete rispettare? Scelgo da solo i miei eroi, grazie.

Questo è Carlin.

E’ satira pura, ma è anche analisi sociale. E dimostra, fra le altre cose, l’assurdità di quel clamoroso comma dell’atto di indirizzo Rai in votazione, in cui si vorrebbe il contraddittorio per la satira. Pura follia.

Infine. E’ un monologo che dissacra anche la morte – il grande tabù, la grande paura dell’umanità – oggi, che è morto Steve Jobs, che è una di quelle notizie che ti lasciano lì per un po’ perché è chiaro che lo stimavi, Steve Jobs, per certe cose. E poi uno guarda Carlin e ridimensiona tutto e riesce persino a ridere di quel cordoglio retorico che inonda il web ogni volta che muore qualcuno di famoso (che poi è lo stesso cordoglio che si riversa al bar o nel cortile o in strada o in ufficio ogni volta che muore qualcuno senza troppo clamore mediatico).

Si astengano dalla visione, si diceva, animi troppo sensibili, perbenisti e moralisti, persone che si prendono troppo sul serio. E anche tutti coloro che pensano che ci siano limiti alla satira. Per tutti gli altri, il video in questione è solo la prima di cinque parti dello spettacolo, dal titolo It’s Bad For Ya, trasmesso integralmente dalla HBO: si trova tutto su YouTube, sottotitolato in italiano.