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Il delitto di via Poma, su Canale 5 il film-tv “che non cerca il colpevole”

Su Canale 5 Il delitto di via Poma, il film-tv sul delitto di Simonetta Cesaroni

pubblicato 6 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:24


Ne “Il delitto di via Poma”, la fiction in onda stasera alle 21:10 su Canale 5, non si cercherà di trovare risposta ad uno dei misteri di cronaca nera che hanno interessato l’Italia dal 1990, quando il 7 agosto venne uccisa in un palazzo di via Poma, a Roma, Simonetta Cesaroni. A garantirlo sono stati Roberto Faenza, regista e sceneggiatore con Antonio Manzini del film tv prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi.

“E’ una tipica storia italiana”, ha detto il regista alla presentazione della fiction. “Un caso sconcertante dove mentono tutti, anche per cose che non c’entrano niente con il delitto. E’ un piccolo Peyton Place dove l’unica a farne le spese è la ragazza. Credo che sia un caso che resterà irrisolto. Il processo di appello alla prima udienza ha messo in discussione le perizie fatte. E’ sconcertante, significa che stiamo ricominciando tutto da capo”.

Il film-tv va in onda proprio durante il processo d’appello, iniziato il 24 novembre (il giorno prima sarebbe dovuto andare in onda, ma il legale di Raniero Brusco ha presentato un esposto contro la data di trasmissione, poi ritirato con la decisione della rete di posticipare la messa in onda) ed in cui, ieri, è stata nominata una maxiperizia che porterà tre esperti a riesaminare alcuni elementi chiave della vicenda, da presentare all’udienza di fine marzo. Ma tutto questo, alla fiction, non importa. Quello su cui si è puntato, invece, è la mancanza di verità che, a ventuno anni di distanza, addolora ancora la famiglia di Simonetta.

Il delitto di via Poma
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“La verità è molto scomoda”, ha detto Valsecchi, “da Ustica a Piazza Fontana, in Italia non ci sono mai colpevoli”. “Tutti mentono anche per motivi che non c’ entrano niente con il delitto: una sorta di piccolo Peyton Place in cui l’ unica a farne le spese è Simonetta”, gli fa eco Faenza, che per raccontare questa storia si è servito di due punti di vista, uno reale ed uno immaginario.

Quest’ultimo è rappresentato dal commissario Niccolò Montella, interpretato da Silvio Orlando, personaggio mai esistito ma che viene inserito all’interno della storia per meglio raccontare le indagini di questi anni e l’indignazione pubblica di fronte ad una soluzione ancora non raggiunta. Così Orlando ha parlato della sua partecipazione al film-tv:

“Io mi sono sempre trovato al centro di grandi casini, dal Portaborse ad oggi. Apprezzo il coraggio di Faenza di sputtanare tutti. Io da piccolo ho fatto l’errore di leggere Kafka, ho sempre paura di trovarmi in una galera senza poterne più uscire, è una paura da piccolo borghese “.

Montella sarà affiancato dall’ingenuo ispettore Chillemi (Michele Alhaique), che porrà al protagoniste domande ovvie ma dalla difficile risposta, mentre Massimo Popolizio sarà il commissario Del Frate, ispirato all’allora capo della squadra mobile Nicola Cavaliere. Montella dovrà districarsi tra bugie, prove mancanti ed inquinamenti della scena del delitto, e diventerà ossessionato dal caso, fino a continuare a lavorarci anche in pensione.

L’altro punto di vista è invece rappresentato da Paola, sorella di Simonetta, interpretata da Giulia Bevilacqua, che ha permesso al regista, come ha detto, di trovare lo spunto per raccontare non solo la storia di un fatto di cronaca, ma anche del dolore dei familiari di fronte alla scomparsa della ragazza:

“Ha creduto in noi e nella nostra buona fede. Ci ha raccontato il dolore della famiglia, le telefonate anonime spaventose che ha ricevuto. L’aspetto umano della storia è stato praticamente scritto da lei”.

Cronaca e privato, dunque, si uniscono nel racconto di una fiction che ha già fatto parlare, che non mancherà di raccontare i vent’anni di indagini coinvolgendo i protagonisti del caso: vedremo quindi Fabrizio Traversa nei panni di Raniero Busco, Giorgio Colangeli sarà Pietrino Vanacore, Luca Cimma interpretetà Federico Valle, Imma Piro ed Alessio Caruso saranno i genitori di Simonetta. A dare il volto alla giovane ragazza uccisa, infine, sarà Astrid Meloni.

[Dichiarazioni via Ansa]



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