Home Notizie Minzolini sfiduciato dal Cdr (anche) per gli ascolti risponde: “Il Tg1 perdeva già prima di me”

Minzolini sfiduciato dal Cdr (anche) per gli ascolti risponde: “Il Tg1 perdeva già prima di me”

Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato nuovamente sfiduciato dal suo Cdr, ma risponde con lo stesso leitmotiv alle polemiche

pubblicato 20 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:28


Bufera, permanente, al Tg1. Il direttore Minzolini, anche ieri protagonista dell’ennesimo editoriale pro-Berlusconi a cui ha fatto seguito un Giuliano Ferrara sulla stessa linea d’onda, è stato nuovamente sfiduciato dal Comitato di Redazione che parla di “emergenza aziendale” dopo il risultato auditel dell’edizione delle 20 di domenica scorsa che è rimasta sotto la soglia psicologica del 20% di share:

Il Comitato di Redazione ha il dovere di esprimere allarme e forte preoccupazione a tutela del lavoro di tutti i colleghi, che costituiscono ancora un patrimonio di passione e professionalità da salvaguardare. Il Tg1 sotto il 20% è una vera e propria emergenza aziendale, la direzione generale e il consiglio di amministrazione non possono più nascondersi. Per questi motivi il comitato di redazione chiede un incontro urgente al direttore generale e al presidente per capire quali iniziative l’azienda intenda adottare per rilanciare la nostra testata.

La riposta di Minzolini è sempre sullo leitmotiv del “non è vero” con polemici riferimenti vittimistici al fatto che per nella valutazione dei dati auditel del suo TG si sfruttano le “poche occasioni” in cui ci sono dei cali:

Quando ne ho assunto la direzione il Tg1 aveva accumulato decine e decine di sconfitte dalla concorrenza, e nessuno diceva niente. Adesso sembra quasi che debba essere per forza una notizia. Senza contare che domenica scorsa c’era in contemporanea la partenza di Che tempo che fa su RaiTre e il calcio (ndr Napoli – Milan).

Inutile insistere: con questo CDA in carica Minzolini manterrà certamente l’impegno preso con se stesso e con i suoi fan, non mollare finché “Berlusconi resta dov’è“.