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Costamagna, Telese, Porro, Il Giornale e Il Fatto: la polemica In Onda

Continuano le polemiche fra Telese e la Costamagna. Lei: «Telese mente».

pubblicato 17 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:34


Polemiche a non finire accompagnano la nuova messa in onda di In Onda, e l’argomento è di quelli interessanti e che suscitano anche curiose reazioni da parte dei lettori. Non solo: ci pensano anche i diretti interessati a farsi vivi online, con qualche supporter imprevisto sulla carta stampata.

Comincia Luca Telese, ad accendere la miccia: il conduttore e giornalista non ha gradito l’atteggiamento di alcuni telespettatori che gli hanno fatto sapere che non avrebbero più seguito il programma dopo l’epurazione di Luisella Costamagna. Così, li rimbrotta e si sfoga sul suo blog personale su Il Fatto quotidiano. Scrive, fra l’altro:

Ho ricevuto una decina di messaggi come questo [di lettori che non vedranno più “In Onda”, ndR]. Pochi, in proporzione alle tante mail che ricevo ogni giorno, ma troppi rispetto all’idea bella che ho del pubblico, alle intelligenze che incontro per strada, nella vita di tutti i giorni, e che mi danno un feedback importantissimo su quello che diciamo e facciamo in tv. Dietro l’anonimato di Internet, invece, proliferano i piccoli integralismi, le invettive apocalittiche e i veti e gli ultimatum.

Poi esalta le possibilità di confronto con qualcuno (Nicola Porro) che ha un’idea diversa dalla sua – questo almeno quel che si racconta insistentemente negli spot promozionali del programma -, dice che la Costamagna ha ricevuto un’altra offerta da La7 e infine scrive, di un pezzo sul Giornale che oggi parla della vicenda:

La cosa che può divertire i cultori della lotta anti-censura é che oggi c’è un quotidiano che titola in prima pagina sull’”epurazione” di Luisella, e che esalta – giustamente – le sue doti, annunciando che potrebbe approdare nei Comizi d’amore di Santoro. É il Giornale. Avete capito bene. Il Giornale di Nicola Porro su cui Laura Rio fa un bell’esercizio di scrittura a schiena dritta, come direbbero su questo blog, senza nessuna reverenza per il suo vicedirettore.
Meditate, gente, meditate. L’informazione in Italia é una questione complessa, che non si risolve con l’estetica della Curva sud.

In realtà, il taglio del pezzo della Rio è altro e lo si evince fin dl titolo: Anche la Costamagna epurata: non sarà su La7 Ma il Cavaliere non c’entra e nessuno s’indigna. E la Rio non è certo particolarmente ficcante nei confronti del suo vicedirettore. E non ci sembra che faccia molti complimenti alla Costamagna. Anzi, è piuttosto ironica quando chiude:

Ci aspettiamo che ora Luisella si metta a strepitare, a gridare allo scandalo e raggiunga veloce il suo mentore Santoro (con cui mosse i primi passi a Moby Dick) per realizzare il nuovo network «più libero che ci sia».
Se no, scusate, il mondo è proprio capovolto.

Se questo è fare un complimento “a schiena dritta” alla giornalista, forse non l’abbiamo colto. Infine, interviene la Costamagna stessa. Seria, affatto prolissa e difficilmente criticabile. Per dire che Telese sta mentendo sul suo conto.

E’ lo stesso Fatto Quotidiano a pubblicare la replica della Costamagna, che vale la pena di leggere integralmente:

L’aspetto più sgradevole di quanto scrive Luca Telese sul blog de “Il Fatto” riguarda i telespettatori che – legittimamente – esprimono dissenso e malumore per la mia sostituzione con Nicola Porro, vicedirettore de “Il Giornale”, a “In Onda” (telespettatori che basta farsi un giro in rete, o fra gli stessi commenti al post, per rendersi conto che sono assai più numerosi della “decina” cui tenta di ridurli Telese). Secondo lui si tratterebbe di invasati, di integralisti, di apocalittici che vedono censura dappertutto. In realtà, censura o non censura, sono innanzi tutto e semplicemente persone che mostrano affetto e stima nei confronti miei e del programma com’era prima. Ora, si sa che il piano umano non è il piatto forte del nostro Luca, dunque fin qui nulla di strano.

Quando però parla dei miei rapporti attuali con La7, Telese mente. Su quali siano questi rapporti parlerò quando deciderò che è il caso e non quando decide Telese (sarebbe bello sapere chi sono le sue fonti…). L’unica cosa che ora voglio dire è che ciò che ha scritto è falso. Non sono arrabbiata, ma semplicemente seria; e non sto riflettendo su un’offerta de La7, ma sto aspettando (a contratto scaduto e stipendio zero) che La7 mi faccia un’offerta degna di questo nome. Diversamente farò altro. Ciascuno parli per sé e – se ne ha una – per la sua coscienza.

Inutile girarci intorno: c’era un programma che andava bene. Una conduttrice è stata sostituita ed era molto amata, una fetta del pubblico ha reagito come facilmente comprensibile, l’altro conduttore, quello rimasto – cui già la conduttrice non andava a genio -, non ha gradito e vuole uscirne a tutti i costi a testa alta, essere il più amato, il più bravo, quello da cui dipende il successo del programma.

Non è detto che questo successo vada scemando, per carità. Ma la Costamagna ha dimostrato, ancora una volta, di avere uno stile che altri non hanno.

In OndaLa7