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Lucignolo Bellavita: inconcludente o irriverente?

Più che Bellavita, bel dilemma. Non riesco a capire perchè Lucignolo riesca a generare sentimenti così contrastanti, che spaziano dal disgusto alla curiosità morbosa. Ogni anno, immancabilmente, ritorna con la versione estiva, una sorta di speciale vacanziero consacrato alla gnocca già ricorrente nei servizi di Studio Aperto. E’ un tripudio di seni, scollature, ammiccamenti, corpi

21 Luglio 2006 09:09

simona ventura lucignolo Più che Bellavita, bel dilemma. Non riesco a capire perchè Lucignolo riesca a generare sentimenti così contrastanti, che spaziano dal disgusto alla curiosità morbosa.
Ogni anno, immancabilmente, ritorna con la versione estiva, una sorta di speciale vacanziero consacrato alla gnocca già ricorrente nei servizi di Studio Aperto. E’ un tripudio di seni, scollature, ammiccamenti, corpi ben oliati, curve mozzafiato.
Eppure, la formula nevrotica che lo contraddistingue, fatta di sensazionalismi e promesse snervanti che il più delle volte si rivelano deludenti, ha delle perle a cui non si può rinunciare: le interviste ai vip.
Voi direte: che c’è di nuovo, visto che le interviste le fanno tutti, dai talk show ai giornali?
C’è che Lucignolo, definito da una telespettatrice via mail la nuova frontiera del giornalismo contemporaneo, ha coniato un nuovo modo di raccontare i vip facendone emergere un aspetto raramente apparso prima: la vacuità. Grandi spot promozionali, anticipazioni nei titoli del telegiornale, spasmodiche attese puntualmente smentite al momento della visione.
Dopo una Valeria Marini messa a nudo in tutta la sua stupidità e una Sabrina Ferilli ripresa nei soliti clichè della romanità, ieri sera è toccata a Simona Ventura che, stando alle news divulgate dai settimanali, avrebbe dovuto parlare del declino della Costa Smeralda. E invece niente di tutto questo.
Il montaggio nevrastenico che spezzetta e fagocita in modo irrazionale i frammenti più insulsi della chiacchierata con la brava Elena Guarnieri ha messo in evidenza, anzichè le verità nascoste, le sbavature più irritanti del personaggio.
Quel che Lucignolo ha voluto rappresentare non è il contenuto delle sue parole, ma ciò che c’è dietro, la futilità dei lustrini e dei preparativi, le egocentriche frivolezze, i meticolosi accorgimenti del make-up per nascondere le rughe e rendere la propria immagine idealmente perfetta (e costruita).
Ne è emerso il ritratto di una donna che non ha più niente da dire, dopo aver esaurito i tormentoni Mora e Bettarini, ma in compenso ci tiene a mettersi in mostra e strafare.
Ora, l’amletico dilemma che vi sottopongo è questo. Tutto questo è meramente inconcludente o straordinariamente irriverente? Lucignolo ci fa o ci è?
E, soprattutto, perchè i vip ci cascano ogni volta a essere demoliti in questo modo (non bastava a Supersimo l’imbarazzante reportage dello scorso anno in versione telemarkettara)?

Italia 1Simona Ventura