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Il Commissario Zagaria: Lino Banfi arriva su Canale 5 (e conferma l’addio a Nonno Libero)

Su Canale 5 Il Commissario Zagaria, la miniserie con Lino Banfi

pubblicato 12 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:45


Risale al film del 1973 di Luca Davan “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” il protagonista de “Il Commissario Zagaria”, la miniserie in due puntate in onda stasera e domani alle 21:10 su Canale 5. Un personaggio interpretato, oggi come allora, da Lino Banfi, che ha puntato molto sul progetto, tanto da averne scritto il soggetto (con Edoardo Bechis e Leopoldo Pescatore) e produrlo con la sua Alba Film 3000.

Rispetto al film, ovviamente, sono tante le differenza: intanto Zagaria non è più brigadiere ma Commissario, un uomo tenace, testardo, che si fida tantissimo del proprio intuito al punto da rinnegare ogni strumento all’avanguardia che la Polizia potrebbe fornirgli nelle sue indagini. Esperto del Salento, i cui luoghi fanno da sfondo non solo ai casi, ma anche alle riflessioni del protagonista (che si rifugia spesso a casa degli amici Felice ed Alice per trovare un po’ di pace davanti al mare), Zagaria è un Commissario affidabile ma difficile da capire.

Ne saprà qualcosa il Vicequestore Stefano Amato (Marco Cocci), trasferito da Firenze per mettere su una squadra scientifica, e che dovrà lavorare proprio con Zagaria. Lo scontro tra i due modi di lavorare e di pensare alle indagini sarà inevitabile, ma Stefano e Zagaria dovranno imparare a sopportarsi l’un l’altro non appena un difficile caso gli si presenterà davanti.

Il Commissario Zagaria
Il Commissario Zagaria Il Commissario Zagaria Il Commissario Zagaria Il Commissario Zagaria

Il ritrovamento di un corpo fa pensare subito al protagonista che ci sia dietro l’omicidio il notabile Rocco Matera (Antonio Stornaiolo), uomo molto conosciuto e di cui si dice abbia a che fare con affari loschi con la malavita, di cui tiene all’oscuro la figlia Nicoletta (Ana Caterina Morariu). Zagaria da sempre prova ad incastrarlo ma invano, e questa potrebbe essere la volta buona.

Le cose si complicano quando scompare Sara, figlia di Pagano (Manrico Gammarota), uno degli uomini di Matera ma anche caro amico di Zagaria. Il timore è che la ragazza sia stata presa dai calabresi, contro cui Matera stava lottando per avere il controllo del Salento. Zagaria, quindi, si troverà in mezzo ad una storia molto più grossa di quanto pensasse.

Il gruppo di lavoro del protagonista, oltre al Vicequestore, è composto però anche da altri personaggi, simpatici ma anche bravi nel loro mestiere: Anna (Isabelle Adriani), giovane poliziotta che Zagaria tiene sotto controllo e mette alla prova tenendone a bada l’entusiasmo; il sovrintendente De Simone (Sandro Ghiani), fidato del Commissario da trent’anni, con cui ha un rapporto di amore/odio ma che aiuta sempre, sia nel lavoro che nella vita quotidiana. Alla squadra si aggiunge Emma (Rosanna Banfi), sostituto procuratore e nuora di Zagaria.

Anche la famiglia del Commissario ha un ruolo importante, almeno nel definire il personaggio ed il rispetto che tutti hanno nei suoi confronti: il figlio, Enrico (Luigi Santamaria), è un insegnante di liceo con cui suo padre divide la casa, un uomo colto e capace di riprendere il padre e la moglie troppo assenti per lavoro dalla famiglia, dove c’è anche Giulia (Giulia Reali), figlia di Enrico ed Emma.

Un altro poliziesco con tinte comiche per la tv italiana: una sfida che potrebbe cadere nel già visto, fin da quel “Commissario” del titolo e che lo stesso Banfi ha ammesso di non volere inizialmente:

“Diciamo che inizialmente, sia come protagonista che come produttore, la parola commissario non la volevo nel titolo: ci sono già tanti commissari, anche molto più bravi di me sia come attori che come poliziotti! (…) Ma sia gli sceneggiatori che i dirigenti Mediaset mi hanno fatto notare, giustamente, che nel mio caso solo di un commissario si può trattare, anche se oggi il termine è stato sostituito con vicequestore.
Mi hanno detto: ‘Caro Lino, hai fatto il Brigadiere Zagarìa che ama la mamma e la polizia nel 1970, il Commissario Lo Gatto di Dino Risi, il Commissario Auricchio di Neri Parenti, il Commissario Bellachioma di Giorgio Capitani, tutti più o meno diventati personaggi cult. E ora non puoi fare il Commissario Zagarìa? Con tutto il rispetto per gli altri commissari, il grande Montalbano su tutti, ma a te il titolo spetta di diritto!’.
E visto che la stessa cosa l’ha detta anche il Dottor Manganelli, capo della Polizia (quella vera), mi hanno convinto e abbiamo dato vita a questo personaggio che in qualche modo mi assomiglia: anche lui ama la buona cucina; non rispetta molto le forme e, anzi, appena può fa a modo suo; ha un grande cuore ma se gli vengono i cinque minuti si inchèzza come faccio io.”

Commissario o meno, si vede che Banfi punta molto su questa produzione (sette settimane di riprese, a Lecce, con 600 comparse ed un troupe di 70 persone, per la regia di Antonello Grimaldi e la sceneggiatura di Piero Bodrato, Edoardo Bechis e Leopoldo Pescatore), tanto da arrivare quasi a rinnegare il ruolo a cui deve il rilancio, anni fa, in televisione, quel Nonno Libero che per sua stessa volontà non vedremo più a casa Martini, come ha detto a “Il Tempo”:

“Non ci sarà più. Non so neanche se continueranno a fare proprio ‘Un medico in famiglia’. Io lo ho abbandonato due serie fa: l’ultimo anno non ci sono stato per niente. Non per colpa mia. Loro volevano che facessi solo una o due puntate. Io gli ho risposto di ‘no’. Anche perché prima mi avevano detto che la mia figura era stata inglobata da quella di mio figlio (Lele, ndr). Poi si sono pentiti e io non sono tornato indietro sui miei passi.”

Segno che Banfi crede molto in Pasquale Zagaria (che, per chi non lo sapesse, è il vero nome dell’attore) è stato anche il rifiuto del cine-panettone, miniera d’oro per gli incassi del cinema italiano e per la popolarità:

“Mi hanno proposto un grosso ruolo nel film di Natale. Ma non ho accettato. Il produttore, di cui non faccio il nome, Aurelio De Laurentiis, si e’ incazzeto’ e mi ha detto ‘torna fare la tv’: non e’ stato bello.” (fonte: Ansa).

Di fronte ad un Banfi così sicuro di sè e di questa produzione, c’è la curiosità di vedere se “Il Commissario Zagaria” otterrà la fiducia del pubblico, che ultimamente non ha mai deluso l’attore barese. Intanto, la fiducia l’ha ottenuta da Mediaset, che ha deciso di realizzare una serie da sei episodi da mandare in onda il prossimo anno.



Il Commissario Zagaria
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