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I Gavettoni – Geppi Cucciari

La carriera di Geppi Cucciari è decollata il 16 aprile 2009. Sino a un giorno prima era una delle tante comprimarie di Zelig, che si era pur distinta come testimonial della burrosa donna moderna, ma senza brillare di luce propria. L’aveva lanciata il noto carrozzone comico Comedy Lab su Mtv prima di Zelig Off e

pubblicato 12 Agosto 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:25

La carriera di Geppi Cucciari è decollata il 16 aprile 2009. Sino a un giorno prima era una delle tante comprimarie di Zelig, che si era pur distinta come testimonial della burrosa donna moderna, ma senza brillare di luce propria.

L’aveva lanciata il noto carrozzone comico Comedy Lab su Mtv prima di Zelig Off e poi Zelig, senza cui non avrebbe mai recitato nella sitcom Belli dentro. Da lì allo one woman show “in sordina” il passo è stato breve: prima di G’ Day la Cucciari conduceva nella stessa fascia, qualche anno fa, Geppi Hour sul defunto canale Sky Show.

Vi proponiamo l’estratto di un intervento telefonico nientemeno che di Laura Pausini: vedrete la conduttrice decisamente meno in forma di adesso, ma già promettente in termini di personalità. Certo, inizialmente la sua marcata dizione sarda avrà destabilizzato l’elitario pubblico satellitare.

Dicevamo, il 16 aprile 2009 è decollata la carriera della Cucciari ed è questo il cuore del nostro gavettone. La comica fu “testata” all’impronta da Maria De Filippi, che l’avrà presa in simpatia vedendola altrove, nello speciale in prime time di Amici Lecce, per coronare la vittoria di Alessandra Amoroso.

Il risultato fu un (convincente) provino in tempo reale: da lì a un anno la Cucciari sarebbe stata “assunta” dalla stessa Maria per affiancare Simone Annicchiarico, inizialmente solo, al timone di Italia’s got talent.

Nei panni di un’allieva un po’ speciale, la Cucciari fece leva sulla parodia celebrativa della De Filippi e di Amici, giocando sulle sue comuni origini con la stella Marco Carta e sfotticchiando gli ormai popolari prof. Piccole regine radicalchic crescono… a scuola con Bloody Mary.

Geppi Cucciari