Home Davide Tortorella a TvBlog: “Parole crociate è un quiz in evoluzione, una via di mezzo tra la Battaglia Navale e i cruciverba”

Davide Tortorella a TvBlog: “Parole crociate è un quiz in evoluzione, una via di mezzo tra la Battaglia Navale e i cruciverba”

Intervista all’ideatore e capo progetto di Parole Crociate, Davide Tortorella, in onda su Retequattro e condotto da Daniele Bossari

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pubblicato 29 Luglio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:42

Dal 18 luglio su Retequattro alle 9:55 e prima su Iris alle 13:00 va in onda il quiz Parole Crociate, co-prodotto da La Settimana Enigmistica e condotto da Daniele Bossari. Siamo stati di recente nello studio dove si registra il gioco e abbiamo intervistato il conduttore (qui l’intervista) e l’ideatore capo progetto, Davide Tortorella. L’autore storico di Mike Bongiorno e ideatore di moltissimi giochi che hanno fatto la storia della tv degli ultimi anni ci ha raccontato come è stata l’esperienza di Parole crociate, ha ricordato i tempi in cui lavorava con Mike e svelato i giochi che vorrebbe portare in tv nel prossimo futuro.

Come nasce l’idea di creare un quiz sui cruciverba, di cui bene o male tutti sono appassionati?

“E’ stato un input da parte de La Settimana Enigmistica che co-produce il programma. Abbiamo cercato un gioco che potesse in qualche modo riassumere lo spirito di questa storica testata e naturalmente non si è potuto non pensare alle Parole Crociate. Curiosità: questo nome è un copyright della Settimana Enigmistica e nessun altro periodico o testata, può usarlo. Poi un altro cavallo di battaglia è Il bersaglio e quindi abbiamo strutturato il gioco, che non volevo fosse solo di bravura, bilanciandolo con un elemento fortuna come il colore delle caselle che bisogna trovare per vincere. In qualche modo quello che vedete in tv è una via di mezzo tra la Battaglia Navale e i cruciverba”.

Un gioco interattivo poichè la gente da casa può tentare di indovinare le definizioni e, soprattutto, imparare.

“Assolutamente. La forza delle parole crociate, che è completamente diverso da qualunque tipo di game visto in televisione, è che mentre negli altri giochi o hai una mupliple choice o tiri ad indovinare, qui con una definizione che prima non sapevi risolvere, ad un certo punto la conosci grazie agli incroci. E’ un quiz in evoluzione perchè la difficoltà delle domande decresce con il prosieguo del gioco”.

Come sono stati effettuati i provini per i concorrenti?

parole crociate
Come sono stati effettuati i provini per i concorrenti?

“Siamo andati alla ricerca ovviamente della bravura anche se non è stato l’unico elemento caratterizzante. Fondamentale per il bravo concorrente è stata la simpatia, l’estroversione, soprattutto il mettersi in gioco. Direi che in una graduatoria al primo posto c’è stato questo, poi la bravura e in fondo, in piccola parte, anche un fattore estetico. Le selezioni le abbiamo fatte mandando dei crawl in sovraimpressione e pubblicando un annuncio sul sito Aenigmistica della Settimana Enigmistica, attraverso il quale abbiamo trovato alcuni interessanti concorrenti”.

Da sempre lei è un appassionato di giochi. Il sottoscritto per esempio ha partecipato come concorrente ad uno curato da lei, Doppio Slalom, molti anni fa. Ma ricordiamo invece gli altri che hanno caratterizzato la sua carriera.

“Sicuramente Doppio Slalom è stato molto importante perchè è andato avanti per sei anni, più di 1000 puntate con Corrado Tedeschi e poi nell’ultima edizione con Paolo Bonolis. Poi ho fatto Babilonia con Umberto Smaila, Urka! con Bonolis nel quale è nata la sua collaborazione, che continua tutt’ora, con Luca Laurenti; Vinca il migliore con Gerry Scotti, una sorta di pre-Milionario dove si sperimentava il primo meccanismo, nel 1996, della multiple choice, con il pubblico che man mano si assottigliava ad ogni risposta sbagliata come avviene in quiz che sono arrivati dopo. Poi ho fatto tutti i giochi con Mike Bongiorno, da La Ruota della Fortuna, a Genius, Il Migliore e anche un varietà, Momenti di Gloria“.

la ruota della fortuna Come ha detto lei stesso, ha lavorato moltissimo con il grande Mike. Che ricordi ha del re del quiz?

“Bellissimi ricordi. Devo dire che, lavorandoci insieme, abbiamo litigato in dieci anni una sola volta. Si diceva che avesse un caratteraccio, io non l’ho mai conosciuto da questo punto di vista, anche se spesso ti spiazzava perchè talvolta faceva considerazioni che nessuno si sarebbe mai aspettate. Per me è stato divertente lavorare con lui e non è stato mai noioso e mai banale. Con il passare del tempo mi sento un po’ in colpa verso di lui, perchè quando non lavoravamo, mi ricordo che mi chiamava rimproverandomi perchè a mia volta non mi fossi fatto sentire. Gli ho voluto molto bene e mi manca come credo manchi a tutti”.

Dopo Mike, oggi lavora con giovani conduttori come nel caso di Bossari o Ossini. Come si trova?

“Molto bene. Io poi con Daniele avevo già lavorato a Top of the pops. Sono bravi tutti perchè fanno parte di una generazione di giochi, quando invece con Mike non era così poichè si era lui inventato conduttore di game. Si nota che in loro c’è il divertimento e la passione del gioco: se vogliamo, a parte Gerry Scotti e in parte Amadeus che ora ha smesso di fare quiz, nessuno è emerso. Personaggi televisivi legati così fortemente ai game finora non ce ne sono stati e credo si stia formando una nuova generazione in questo senso”.

sei più bravo di un ragazzino di 5 Oggi Parole crociate va in onda su Retequattro ma ha iniziato la sua programmazione su Iris. La differenza tra tv generalista e tv digitale tematica la percepisce come autore?

“Ho un’esperienza anche in questo senso, avendo fatto per Sky il gioco “Sei più bravo di un ragazzino di 5°“. Diciamo che c’è più tranquillità nel lavoro, meno assillo degli ascolti e per un autore c’è meno stress”.

Questo gioco termina tra poche settimane e sta ottenendo ascolti anche se altalenanti, in crescita. Si parla di una nuova edizione?

“Se ne parla, ci sono voci ma ancora non è arrivata nessuna conferma. Io lo spero perchè la critica è stata ampiamente positiva, i riscontri di ascolto prima su una rete digitale e poi su Retequattro sono incoraggianti quindi perchè non riproporlo? Teniamo le dita incrociate”.

Per concludere, Parole Crociate a parte, c’è un altro gioco che le piacerebbe proporre in televisione?

“Sarebbe bello fare un contenitore di un’ora aggiungendo altri giochi. La Settimana Enigmistica ne ha un’enormità che potrebbero essere trasposti in televisione. Si potrebbe giocare per esempio su La Pista Cifrata e su Cosa apparirà con un meccanismo legato alle domande. Anche se, bene o male, molti di questi giochi sono stati un po’ saccheggiati da molti game in onda tutt’oggi. Anzi, provate voi insieme ai vostri lettori a pensare a quante trasmissioni abbiano preso spunto dai giochi della Settimana Enigmistica: ce ne sono davvero tante. Non per nulla è un’istituzione che dura da 80 anni e che fino ad oggi non aveva mai messo a disposizione il proprio know how e i propri marchi in una trasmissione televisiva. Di questo andiamo molto orgogliosi”.

mb

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