Home Daniele Bossari a TvBlog: “Parole Crociate è un programma che non fa male e da cui si impara molto. Spero di rifarlo”

Daniele Bossari a TvBlog: “Parole Crociate è un programma che non fa male e da cui si impara molto. Spero di rifarlo”

Intervista al conduttore di Parole Crociate ora in onda su Retequattro e prossimamente di nuovo a Mistero su Italia 1

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pubblicato 27 Luglio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:44

Dal 18 luglio 2011 Parole crociate, il quiz realizzato in collaborazione con La Settimana Enigmistica ideato da Davide Tortorella, è passato su Retequattro alle ore 9:55 dopo alcuni mesi di messa in onda sulla rete digitale free Mediaset, Iris all’ora di pranzo. A condurlo Daniele Bossari che abbiamo incontrato direttamente sul set facendoci raccontare come è stata questa esperienza di conduttore in un gioco a quiz. Parole Crociate, da quando è passato alla mattina su Retequattro in una collocazione non certo facile, sta ottenendo ascolti in crescita: partito al 3%, è salito al 4, poi oltre il 5%, venerdì scorso ha toccato il 6,33% di share con, cosa inusuale per la rete, un target commerciale pari al 6,77% e ieri il record del 6,73% sugli individui. Evidentemente il fascino dei cruciverba è prerogativa non solo di un pubblico più maturo ma anche dei più giovani che stanno scoprendo poco a poco il gioco in tv.

Allora Daniele, tracciamo un bilancio di questa tua avventura che sta volgendo al termine.

“Mi spiace stia finendo perchè mi sono divertito tantissimo. Ho trovato un gruppo fantastico e credo che tu, venendo a trovarci in studio, ti sia reso conto come siamo: scherziamo, ridiamo, siamo tutti tranquilli e rilassati. Qui si lavora in armonia e sin da subito mi sono accorto di quanto fossi fortunato poter far parte di un progetto come questo senza pressioni di nessun tipo. Se la produzione e la rete vorrà riproporlo, io ci sono”.

Quando ti avevo intervistato mi avevi detto che non eri particolarmente appassionato di enigmistica e soprattutto di parole crociate. Ora, dopo circa una settantina di puntate di questo quiz, un po’ la passione è cresciuta?

“Dissi che ero appassionato di tutti i giochi e lo sono tutt’ora, ma nel frattempo ho iniziato a scoprire anche questo. Ogni settimana ho comprato La Settimana Enigmistica e mi sono esercitato anch’io come i nostri concorrenti. Mi sto appassionando, mi rendo persino conto che uno schema ti procura quasi un senso di dipendenza perchè vuoi a tutti i costi finirlo e fino a quando non ci sei riuscito, non lo molli. Sto diventando sempre più bravo, ma trovo che la cosa bella delle parole crociate sia quella di imparare tantissimo, attraverso definizioni all’inizio assurde che poi riesci a individuare con gli incroci e poi, per curiosità, vai a cercare nel dizionario. E’ bello sapere che questa storia di 80 anni non sia mai morta, ma anzi sia stata rivisitata grazie ai mezzi moderni come Internet e la televisione”.



Daniele Bossari - Parole Crociate
Tra i concorrenti che hanno partecipato, chi ti è rimasto più impresso?

“Ce ne sono stati diversi. In particolare ce n’è uno, appassionato di origami, che proprio oggi mi ha mandato una scatola, inquietante, quasi da serial killer (me la mostra, è di stile classico e Daniele ci scherza su, ndr) con centinaia di origami di tutti i colori e di tutte le forme. Questo concorrente è stato uno dei vincitori, ha vinto l’Ipad2 e siccome ogni volta in trasmissione mi facevo fare da lui una lezione su come piegare un foglietto e costruire una figura, ha voluto dimostrarmi quanto avesse un’abilità diversa, anche più ricercata. Oltre a lui, sono rimasto impressionato da personaggi molto introversi ma con un genio assoluto. Il mondo dell’enigmistica è fatto di gente bella. E Parole Crociate soprattutto è un programma pulito, che non fa male”.

Qualora venga riproposto, ti piacerebbe magari apportare delle modifiche al gioco? Da telespettatore per esempio credo manchi anche l’apporto del pubblico in studio, sei d’accordo?

“Sì è vero, anch’io a volte mi sono trovato spaesato quando magari con euforia annunciavo una vittoria o un concorrente che azzeccava una definizione, non trovando riscontro dal pubblico in studio, ma questa è stata una produzione a basso costo sin dall’inizio e non era previsto. Mi fido ciecamente di Davide Tortorella, per me è una specie di genio con trent’anni di carriera alle spalle e bene o male tutti i programmi che ha fatto mi sono piaciuti. La mia sensazione è stata di divertimento, pur con alcune puntate più mosce rispetto ad altre. D’altra parte però lo stesso Tortorella mi ha rivelato che anche nel caso della mitica Ruota della Fortuna con il grande Mike capitavano concorrenti poco partecipi ed esilaranti. Io spero che Parole Crociate vada avanti, mi piacerebbe magari velocizzarlo un po’ e magari aggiungere un altro gioco, sempre però che ci diano più tempo a disposizione per puntata perchè 27 minuti sono davvero pochi e sarebbe impossibile fare dell’altro”.

Finito Parole Crociate, in autunno riparti con Mistero.

“Se prima ho detto che Parole Crociate non fa male, Mistero invece è un programma più tosto, può creare inquietudine. Lì trattiamo situazioni oscure, storie di darkside, misteri occulti che tanto ci affascinano ma che possono generare ansia in alcuni spettatori. Te lo confermo, riprendiamo ufficialmente la prossima stagione e proprio in questi giorni sto registrando alcuni servizi che andranno in onda in autunno. Sono felicissimo perchè questa rimane la mia grande passione e non vedo l’ora di tornare in tv con questo programma, anche se l’argomento non ho mai smesso di trattarlo su Internet attraverso i servizi che facevo per Mistero Web“.

Festivalbar, talent show, programmi di intrattenimento, ora quiz. Nella tua carriera hai fatto molto ma c’è un sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato?

“Ce ne sono tantissimi però lo dico sempre, per me è una questione di scaramanzia. Sono ‘terronissimo’ in questo senso, ho imparato a non svelarli troppo in anticipo per paura che poi non si avverino e magari vada sprecata la mia concentrazione. Preferisco tenermeli, ne ho tanti, rimane comunque la televisione uno dei miei grandi obiettivi”.

Venerdì concluderemo il nostro report dal set di Parole Crociate con l’intervista al capo progetto e autore Davide Tortorella.
mb

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