Home Serie Tv Distretto di Polizia, vent’anni fa il primo episodio. Dall’avvio in sordina al boom con la Pandolfi. Fino al lento declino

Distretto di Polizia, vent’anni fa il primo episodio. Dall’avvio in sordina al boom con la Pandolfi. Fino al lento declino

Distretto di Polizia esordiva il 26 settembre 2000. Dalla Ferrari alla Pandolfi, passando per Memphis e Tirabassi. Undici stagioni e uno spin off

25 Settembre 2020 17:02

La scritta blu, il simbolo rosso del bersaglio al posto della ‘o’ di ‘polizia’ e, come accompagnamento, la colonna sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi. Il 26 settembre del 2000 andava in onda per la prima volta Distretto di Polizia. Era un martedì e all’epoca il giorno di messa in onda rappresentava ancora un punto fermo, quasi sacro.

In un’Italia distratta dai Giochi Olimpici di Sydney e dalla primissima edizione del Grande Fratello inaugurata dodici giorni prima, Distretto di Polizia si intrufolò nel palinsesto di Canale 5 sfruttando la scia fortunata della miniserie Ultimo. Da lì provenivano Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi, Simone Corrente e soprattutto Raoul Bova che concesse un rapidissimo cameo in apertura. E’ lui infatti ad interpretare Ferdinando, marito di Isabella Ferrari, assassinato dalla mafia nei primissimi minuti del primo episodio, intitolato non a caso ‘L’agguato’.

Da qui comincia l’avventura di Giovanna Scalise (la Ferrari), che si trasferisce a Roma nel commissariato del X Tuscolano. La affiancano Roberto Ardenzi (Tirabassi), Mauro Belli (Memphis) e Walter Manrico (Lorenzo Flaherty), del quale si innamorerà.

L’avvio è in sordina con una media del 20% e poco più di 5 milioni di spettatori. Il 5 dicembre, giorno del gran finale, diventeranno 7 milioni e 300 mila e questo spingerà Mediaset alla conferma. Decisione azzeccata, con la Taodue di Pietro Valsecchi che replicherà l’esperimento per undici stagioni.

Nel 2001 al timone della serie c’è ancora la Scalise, che innesca uno scontro frontale con Vito Tonnara, interpretato da Toni Sperandeo. L’epilogo coincide però con i saluti della Ferrari, che passa il testimone a Claudia Pandolfi.

Giulia Corsi copre la terza, quarta e quinta stagione per poi rientrare eccezionalmente nella decima. Con la Pandolfi – alla quale si aggregano Giorgio Pasotti e una giovanissima Giulia MicheliniDistretto vive il periodo di maggiore luce, sfondando negli ultimi appuntamenti della terza serie il muro dei 10 milioni. Numeri oggi riservati solo al Commissario Montalbano.

Distretto 6 combacia con l’uscita di scena di Belli, ucciso in un conflitto a fuoco. L’episodio tocca gli 8,2 milioni e si porta con sé il mistero sul congedo di Memphis. In ospedale giungono gli uomini della Dia che impongono al chirurgo di dichiarare il poliziotto deceduto a prescindere dall’esito dell’operazione. Un escamotage narrativo che lascerà aperta per molto tempo la speranza di un rientro a sorpresa. Mai avvenuto.

La gloria di Distretto di Polizia si conclude di fatto qui. Alla settima stagione arriva Massimo Dapporto (Marcello Fontana). Resta solo un anno. Intanto gli ascolti calano, ma si cerca ugualmente di mantenere alte le aspettative con nuovi innesti, che al contrario alimentano nel pubblico la nostalgia dei tempi che furono.

Si affacciano Max Giusti, Enrico Silvestrin, Giampaolo Morelli, Giulia Bevilacqua, Paolo Calabresi, Dino Abbrescia, Maria Amelia Monti. Nel frattempo la Pandolfi riappare alla decima, non regalando la riscossa auspicata in termini di Auditel. I titoli di coda giungono nel 2011-2012: pronti via e l’unico superstite del cast originario – Luca Benvenuto – se ne va. Il suo omicidio raccoglie il 13,5%. Poco, ma paradossalmente rappresenterà il picco di una undicesima stagione che scenderà addirittura sotto la soglia dei 3 milioni.

Trama svuotata, temi esauriti e soprattutto l’avvento di Squadra Antimafia (che seguirà una simile parabola) celebreranno il funerale di Distretto. Non mancherà tuttavia il ritorno di fiamma, nel 2015, attraverso uno spin off – Squadra Mobile – tutto incentrato su Roberto Ardenzi. La prima stagione va così e così, la seconda decisamente male. E’ l’ultimissimo atto.

Tra protagonisti e guest star, il vero pilastro di Distretto ha le sembianze di una seconda linea: Ugo Lombardi. Dalla guardiola all’agognata carica di sovrintendente, il personaggio di Marco Marzocca è l’unico ad aver preso parte a tutte le puntate della serie. Recordman.