Home Notizie Minzolini: “Il Tg1 non va male. La carta di credito? Benefit legittimo”

Minzolini: “Il Tg1 non va male. La carta di credito? Benefit legittimo”

Augusto Minzolini, direttore del Tg1, rilascia una lunga intervista a Il Giornale nella quale respinge tutte le accuse

pubblicato 18 Luglio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:57


Augusto Minzolini, “direttorissimo” del Tg1, è nell’occhio del ciclone. I malumori per l’inchiesta della Procura di Roma sull’uso della carta di credito aziendale e le polemiche di parte dei consiglieri d’amministrazione che hanno lanciato l’allarme per gli ascolti ritenuti troppo bassi si accumulano. Lui, che già qualche settimana fa aveva dichiarato “resto al Tg1 finché resta Berlusconi“, sembra assolutamente imperturbabile.

In un’intervista fiume a Il Giornale ribatte colpo su colpo, con le stesse tesi che ha già utilizzato per difendersi negli ultimi mesi. In sintesi: gli ascolti sono in calo, ma…

Quando sono arrivato io il 95% degli italiani aveva la possibilità di vedere non più di 30 canali. Oggi più dell’80% ne può vedere 250: la concorrenza è aumentata più dell’800%. È un’altra era televisiva.

La concorrenza del Tg5 non è affatto così temibile…

Lo scorso anno ho perso solo una volta. Bisogna tornare al ’99 per ritrovare una performance del genere. Quest’anno il Tg1 ha perso due volte col Tg5. Quando sono arrivato aveva perso 25 volte. Riotta prima perdeva 4 volte l’anno e i suoi predecessori chi 12, chi 80, chi addirittura, credo nel 2002, 120.


E ancora, l’uso della carta aziendale (i famosi 65 mila euro spesi in pochi mesi) era un benefit riconosciutogli dall’azienda.

Le cose stanno così. Arrivo al Tg1, solo dopo l’accordo mi dicono che non posso più scrivere per Panorama, mi danno la carta per compensare solo che poi ci ripensano, dicono che non era un benefit ma una facility e mi chiedono i soldi indietro. Gli ho già restituito tutto, 65mila euro. Alla Stampa avevo la stessa carta di credito e spendevo più che in Rai. Non da direttore, ma da inviato infatti glieli ho restituiti con riserva. E ora di nuovo vorrebbero rimettere in discussione la mia collaborazione con Panorama… Comunque il punto è un altro: mi dai un benefit, a fine anno chiudi il bilancio, fai passare altro tempo e solo dopo 18 mesi mi dici che non ne avevo diritto?

La ragione di tanto accanimento? Ovviamente è politica, qualcuno nel Cda (il riferimento è all’odiato Nino Rizzo Nervo), rema contro di lui e contro la stessa Rai.

Guarda caso hanno tirato fuori questa storia a poche settimane dal famoso 14 dicembre in cui secondo qualcuno sarebbe dovuto cadere il governo. è possibile che un consigliere di amministrazione possa dire in pubblico che la Rai è fallita e che il futuro è su La7?

La guerra continua e Minzolini non ha intenzione di mollare.