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Centovetrine – TvBlog intervista Barbara Clara: “Viola Castelli è finalmente più tranquilla”

TvBlog intervista Barbara Clara, che da quasi tre anni interpreta Viola Castelli nella soap italiana

pubblicato 24 Maggio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 18:06

Nel nostro spazio dedicato alla soap, ospitiamo oggi Barbara Clara, l’attrice che in Centovetrine dà il volto a Viola Castelli. Nata in Venezuala da padre friuliano e mamma portoghese, Barbara arriva in Italia alcuni anni fa, dopo aver vinto nel 2000 il titolo di Miss Italia nel Mondo. Al lavoro di attrice, la Clara ha sempre alternato quello di modella, cantante, conduttrice. Questo, e tanto altro, ci ha raccontato in questa intervista, svelando anche che la sua Viola Castelli riuscirà finalmente nelle prossime puntate a trovare un suo equilibrio e un po’ di serenità. Volete saperne di più? Non vi resta che continuare nella lettura.

Tre anni fa arrivi a Centovetrine. Ci racconti come è successo? Ti aspettavi di essere scelta?

Due anni prima di questo provino cercavano una dottoressa, era una comparsa parlante, feci il provino e alla fine non fui selezionata. Un giorno la produzione cercava Viola Castelli e rivedendo questo ed altri provini, hanno pensato di richiamarmi. Ero all’estero, in Spagna, lì per lì non ero molto entusiasta, perché avevo sempre lavorato come presentatrice. Poi, invece, le persone vicine mi hanno consigliato di andare e di farlo. Ho avuto poco tempo per studiare la parte, infatti sapevo poco e niente, ed ho fatto un provino vergognoso. Sono stata esaminata da Daniele Carnacina, il quale ha fatto di tutto per tranquillizzarmi, mi diceva di non fare l’animatrice, di non fare la presentatrice, e così, poi, è andato tutto per il verso giusto.

All’inizio di questa esperienza quali sono stati i momenti più difficili sul set?

I momenti più difficili sono stati sicuramente quelli delle prime scene di Viola. Non sapevo davvero come mi dovevo comportare, mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ad esempio, ricordo la scena in cui entro per la prima volta nella mia casa con Damiano.

Il tuo personaggio in un primo momento è forte e spavaldo, tutto pistole e malavita. Ora è una donna fragile e piena di insicurezze. Come hai vissuto questa cambiamento così marcato?

Io credo che Viola si stia evolvendo rispetto all’inizio. Gli autori all’inizio si sono sbizzarriti, ma ad un certo punto è arrivata una parte più tranquilla, anche se comunque in evoluzione, con i piedi per terra. Prima era più istintiva ora vuole creare, lasciare traccia, sposarsi e creare insieme a suo marito qualcosa. Devo dire che questa evoluzione mi piace. Ora forse non è evidente come prima, però comunque c’è. In futuro mi sarebbe piaciuto inserire nella storia un po’ più di serenità: la formazione di una famiglia, un bambino per Viola e Brando da crescere insieme. Un qualcosa che rifletta un po’ quello che ho vissuto io. Però si sa bene che la serenità spesso annoia.

Sequestri e sparatorie, storie d’amore più o meno tormentate, tradimenti e naufragi. Quale è stata la linea narrativa del tuo personaggio che più ti ha appassionato?

A me personalmente è piaciuta tutta la linea narrativa iniziale che è stata data a Viola, quella più movimentata. Ora invece è molto più tranquilla, si è data, diciamo così, “una calmata”. Diciamo che la preferivo un po’ di più all’inizio.

C’è in te qualcosa che ti accomuna a Viola?

Si, ci sono delle caratteristiche che mi accomunano a lei, più che altro oserei dire che gliele ho date io. Per esempio io ho un temperamento forte, sono riuscita a trovare un giusto compromesso, senza esagerare, e l’ho dato anche a lei.

Quale credi sia il motivo del successo di Centovetrine nonostante il trascorrere degli anni?

Credo sia il fatto che è un appuntamento quotidiano. Noi entriamo nelle case, c’è continuità, c’è una certa fidelizzazione. Le storie riflettono e trattano temi che sono attuali: problemi, storie d’amore, amori che nascono e finiscono. Penso sia il fatto dell’avvicinarsi ed entrare nelle case della gente e portare fatti reali e che possono facilmente accadere che ci aiuta in questo.

Tra i tuoi colleghi ce n’è qualcuno con cui si è creato un rapporto speciale?

Con tutti ho un rapporto bello. Sto bene con tutti. Lavoriamo insieme tutti i giorni e si crea quindi un legame. Finito il lavoro facciamo anche delle cose insieme: si mangia insieme, si fanno insieme dei weekend, andiamo a prendere il sole. Si crea questa amicizia, ma nulla di più.

Come hai vissuto i mesi di chiusura forzata del set della soap? Eri preoccupata che non si potesse ripartire?

Preoccupata no, ero dispiaciuta. Mi dispiaceva tantissimo per le persone che lavorano ogni giorno con passione mettendoci tanta professionalità. Ho vissuto nelle loro facce il dispiacere, però avevo una speranza, per me era impossibile che chiudesse definitivamente. Lo è anche adesso, anche se abbiamo i contratti fino ad ottobre. Sono cosciente, però, che anche se un domani il mio personaggio non dovesse essere riproposto, a me va bene cosi. Sono preparata al fatto che una cosa che inizia può avere una fine.

Ci puoi anticipare qualcosa sulle prossime vicende che vedranno Viola protagonista?

Non posso dare anticipazioni. Diciamo che Viola adesso sarà molto più tranquilla, dopo averne combinate di cotte e di crude. La storia sarà bella, sarà una donna serena. Una donna che ama e che è amata.

Hai preso parte anche al film Un’insolita vendemmia, uscito nelle sale ad aprile. Che esperienza è stata? Ti piacerebbe continuare a lavorare per il grande schermo?

È stata un’esperienza bellissima condivisa con persone fantastiche. Anche il tour di promozione è stato molto bello, anche se pesante. Ho incontrato e conosciuto molti fan della soap che venivano al cinema solo per vederci. Voglio continuare come attrice, voglio studiare e migliorarmi. So quali sono i miei punti deboli e quindi lavorerò su quelli.

Cosa ti auguri per la tua carriera artistica?

Avrei tantissimi progetti. Vengo anche dalla televisione e quindi sono sempre in evoluzione ed alla ricerca. Anche quando sto a casa non sto mai ferma, ho sempre qualcosa in mente, progetti da realizzare. Sono sempre stata poliedrica e spero di esserlo sempre. Nel mio lavoro poi mi sono sempre divertita. Quello che voglio fare è continuare a mettermi alla prova e a essere felice di quello che faccio.

Si ringrazia Katya Marletta Press Agent

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