Home Flavio Insinna Raffaella Carrà “fa l’amore” col pubblico di ogni tempo. Ma la Corrida di Insinna finisce malinconica

Raffaella Carrà “fa l’amore” col pubblico di ogni tempo. Ma la Corrida di Insinna finisce malinconica

Raffaella Carrà è una delle poche che riesce a emozionare il sottoscritto a ogni sua apparizione. Come si scriveva qui ieri nel liveblogging, è una numero uno perché non vuole esserci a tutti i costi, ma quando c’è è sempre un evento. Peccato solo per l’ingenerosità di regalare un bellissimo momento di televisione, come il

pubblicato 17 Aprile 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:11


Raffaella Carrà è una delle poche che riesce a emozionare il sottoscritto a ogni sua apparizione. Come si scriveva qui ieri nel liveblogging, è una numero uno perché non vuole esserci a tutti i costi, ma quando c’è è sempre un evento. Peccato solo per l’ingenerosità di regalare un bellissimo momento di televisione, come il suo dividersi tra il revival in bianco e nero e l’house di nuova generazione, in un marchio geriatrico e dall’appannato respiro popolare (forse perché i dilettanti allo sbaraglio sono ovunque e altrove si prendono ancora più sul serio).

Per una Corrida finita nella più totale malinconia, di chi sa di aver fatto un ottimo lavoro non consacrato dal trionfo di ascolti, la ventata di novità portata dalla Carrà ha fatto il picco (e non solo quantitativo). La Raffa remixata da Sinclar alla sua veneranda età, artistica quanto personale, è l’ennesima conferma di un mito intramontabile, che riesce a “far l’amore” col pubblico di tutti i tempi.

In particolare, ha colpito il momento in cui tre testimoni di una tv fatta (ancora) col cuore, Flavio Insinna, Antonella Elia e la stessa Raffaella, hanno sbattuto il sedere in faccia alla telecamera. Era successo, l’ultima volta, a Pomeriggio Cinque e il ribattezzato fenomeno del Gf 11, Guendalina Tavassi, aveva dato prova di estrema maleducazione e volgarità. Invece, in questo caso il gesto è stato sinonimo di una leggerezza straordinaria, di chi è abbastanza professionista per vivere l’intrattenimento in modo scanzonato e autoironico.

Ieri Mediaset ha preso gloriosamente il posto del servizio pubblico, nel far rivivere la memoria di Corrado anche attraverso contributi della tv in bianco e nero. La Carrà, che deve tantissimo al compianto presentatore, non solo è andata a onorarlo in casa sua, ma ha tributato il giusto riconoscimento al suo meritevole erede. Peccato solo che Flavio Insinna, con la sua disarmante bontà e delle qualità da mattatore indiscusse, ieri sera sia apparso ingiustamente “sconfitto”.

Raffaella Carrà e Bob Sinclar alla Corrida (foto)
Raffaella Carrà e Bob Sinclar alla Corrida (foto)
Raffaella Carrà e Bob Sinclar alla Corrida (foto)
Raffaella Carrà e Bob Sinclar alla Corrida (foto)
Raffaella Carrà e Bob Sinclar alla Corrida (foto)

Nonostante il notevole impegno da lui profuso, il suo approccio “preparato” di chi non lascia nulla al caso e la sua estrema dedizione alle prove – premura che ormai si è persa in una tv improvvisata – la Corrida ha via via perso consensi. E si è percepito un sapore agrodolce nel suo ringraziamento finale all’implacabile padrona di casa, la vedova Marina Donato:

“Ha cercato di farmi impazzire, ma io sono già pazzo di mio e non ci è riuscita. Ma mi ha insegnato che le idee che hai le devi difendere tutti i giorni. A volte ti rendi conto che non vale la pane difenderle, torni indietro e cambi idea”.

Che si sia pentito di aver “sopravvalutato” uno show da lui stesso definito, in una battuta, degno di una tv privata? Insinna ha comunque portato il varietà del sabato sera Mediaset a livelli di una teatralità impareggiabile, trasformando una gara tra principianti in una sublimazione delle ingiustizie della vita:

“Trovo straordinaria una cosa che fa la Corrida, che alla volte la vita non fa. C’è spazio per tutti: stonati, imbranati, capaci”.

Peccato che tutto questo non basti, in una rete che vede il segreto del suo successo nella menzogna inculcata a valore dal Gf. Flavio, scappa prima che ti condannino a fare Ciao Darwin. La pecoreccia e urlata Canale 5 non merita l’ingenua saggezza autenticamente popolare dei tuoi aforismi:

“Sono beati quelli che sanno ridere di loro stessi, perché non smetteranno mai di divertirsi”.

Flavio Insinna