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Tv Talk – Da Travaglio a Mentana, tutti su Giuliano Ferrara

Gustosa anteprima, oggi, per i lettori di TvBlog a proposito della puntata di Tv Talk che andrà in onda domani, sabato 26 marzo. Sul ritorno di Giuliano Ferrara a Raiuno con il programma Qui Radio Londra, il popolare talk che parla di tv in tv ha sentito i pareri di otto autorevoli esponenti del mondo

pubblicato 25 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:42




Gustosa anteprima, oggi, per i lettori di TvBlog a proposito della puntata di Tv Talk che andrà in onda domani, sabato 26 marzo.
Sul ritorno di Giuliano Ferrara a Raiuno con il programma Qui Radio Londra, il popolare talk che parla di tv in tv ha sentito i pareri di otto autorevoli esponenti del mondo giornalistico e televisivo italiano. Ne riportiamo alcuni stralci in anteprima assoluta.

Bruno Vespa: “la prima puntata è stata una magnifica, intelligente, spettacolare finta; finta nel senso che uno si aspettava la palla a destra e se l’è ritrovata a sinistra”

Gianluigi Paragone: “Giuliano Ferrara mancava alla televisione, lo spazio che gli è stato dato, quello dell’approfondimento dopo il tg gli è idoneo […] il fatto di essere imponente nelle tesi è dato dall’imponenza del fisico. Ha capito il valore aggiunto del suo volto e delle sue manone”

Andrea Vianello: “ il pluralismo del servizio pubblico è importante, Giuliano Ferrara è portatore di una sua visione con cui spesso non sono d’accordo, ma trovo la sua intelligenza stimolante […] è uno squalo del teleschermo, uno squalo nel senso che lo azzanna”

Maurizio Costanzo: “Ferrara sa fare la televisione, sa fare la televisione di commento. Mi si dirà, ma è schierato, sì, è schierato, ma lo è sempre stato, da una parte o dall’altra […] è provocatorio, ma vogliamo negare che la provocazione sia utile in tv? […] Ferrara parla a testa e a pancia, a pancia e a testa”

Luca Telese: “non fa Radio Londra, fa Radio Tirana […] il fatto di essere imponente nelle tesi è dato dall’imponenza del fisico. Ha capito il valore aggiunto del suo volto e delle sue manone”

Marco Travaglio: “E’ fazioso per contratto. Ha fatto ascolti quando strillava, quando usciva dal bidone della spazzatura con le lische di pesce in testa e le bucce di banana. Ora che si dà un profilo da vecchio saggio è di una noia mortale. Ciò è provato dagli ascolti che, già bassi, precipitano dopo il TG1 per poi risalire ad Affari Tuoi, dimostrando che la gente non lo può vedere”

Luisella Costamagna: “la miglior recensione al programma di Giuliano Ferrara l’ha scritta lui stesso nell’aprile 2002 sul Foglio rivolgendosi al consiglio d’amministrazione della Rai: ‘propongo di abolire il conduttore unico. Il conduttore unico è un conduttore di coscienze, figura mediatica molto pericolosa per sé e per gli altri’”

Enrico Mentana: “era peggio la sua assenza di quanto a qualcuno dia fastidio la sua presenza”

In più, ne parlano in studio Giovanni Floris, conduttore di Ballarò e Maurizio Caverzan de Il Giornale.

Gli altri temi di questa puntata di Tv Talk:
con Giovanni Floris un bilancio dell’annata di Ballarò e un affondo sulle copertine satiriche di Maurizio Crozza (in studio anche uno dei suoi autori Federico Taddia); la polemica di Antonio Ricci sul corpo delle donne in tv, con la presenza di Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta; un backstage sul Premio Regia Tv; con Barbara Serra di Al Jazeera English si discute del ruolo degli inviati e dei talk show nel racconto della Libia. Infine un approfondimento su Twitter e sull’uso del web nella gestione dell’emergenza in Giappone.